Il primo cittadino di Mongiana, Bruno Iorfida, ha scritto una lettera indirizzata all'Aterp e, per conoscenza, anche alla Prefettura di Vibo Valentia, «al fine di poter risolvere un grave problema», relativo agli alloggi Aterp del comune delle Reali Ferriere.

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mini mongianaAccolta da parte del Consiglio di Stato la richiesta di sospensione dell'interdittiva antimafia, adottata dalla prefettura di Vibo Valentia, nei confronti dell'attività “Ristorante degli amici” (il cui proprietario è Vincenzo Vallelonga), con sede a Mongiana (VV). Secondo quanto comunicato in una nota dal legale Antonio Fazio, nella prima fase è stato presentato il ricorso al Tar Calabria, il quale ha rigettato la richiesta di sospensiva con condanna alle spese. L'appello cautelare, presentato sempre da Fazio e dall'avvocato Marcello Greco, infine è stato accolto in data 29/8 dal Consiglio di Stato.
«Ritenuto che - si legge nell'ordinanza - alla luce della modesta incidenza economica che l’interdittiva sembra comportare, al momento, sulla situazione dell’appellante, le sue esigenze cautelari possono essere soddisfatte mediante il motivato aggiornamento del provvedimento, alla luce dei motivi di ricorso, ad opera della Prefettura di Vibo Valentia – Ufficio Territoriale del Governo, entro il termine di sessanta giorni dalla comunicazione del presente provvedimento».
La palla passerà di conseguenza al Tribunale amministrativo che si dovrà pronunciare dunque con l'udienza di merito.
«Ritengo – ha dichiarato il legale – che le note informative antimafia rappresentino uno strumento utile e necessario per permettere e garantire la legalità nell'ambito dei rapporti tra PA e imprese del territorio, specie in materia di appalti. Nel caso di specie, il Consiglio di Stato ha dato rilievo agli aspetti concreti e obiettivi della vicenda, che serviranno a sconfessare sospetti di infiltrazioni mafiose nella gestione dell'attività d'impresa. Un provvedimento positivo dopo una lunga serie di rigetti per i ricorsi delle imprese del vibonese».
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mini soriano_calabroSORIANO CALABRO - Hanno deciso di sospendere la protesta le sette persone che, ieri mattina, si erano incatenate davanti al Comune per protestare contro lo sgombero della casa popolare occupata abisuvamente. La decisione è arrivata in quanto, in serata, ci dovrebbe essere un incontro in Prefettura. 

Lo sfratto sarebbe arrivato nel momento in cui il Comune, con l'ausilio dell'Aterp, avrebbe accertato che i soggetti non avevano i requisiti per ottenere l'assegnazione dell'alloggio. Da parte loro, però, i manifestanti hanno annunciato sin da subito battaglia, presentando un ricorso al tribunale contro questa decisione. La sentenza, adesso, è attesa per metà ottobre. 

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mini martinoceravoloSORIANO CALABRO – Sono passati quasi due anni dal quel tragico 25 ottobre 2012, quando ignoti – sulla strada che collega Pizzoni a Soriano – spararono all'impazzata su un'auto, all'interno della quale viaggiava anche Filippo Ceravolo, che aveva deciso di recarsi a Pizzoni per trovare la ragazza. L'obiettivo dei sicari, però, non era il 19enne ma chi viaggiava assieme a lui, ovverosia il 27enne Domenico Tassone. Una scelta fatale, dunque, quella di Filippo che, nel fare ritorno a casa, ha chiesto un passaggio alla persona sbagliata. Il vero obiettivo dell'agguato era, appunto, Tassone ma il destino ha voluto che a cadere sotto i colpi dei sicari fosse proprio Filippo Ceravolo.

A due anni di distanza il padre Martino chiede ancora una volta che sia fatta giustizia, ma le risposte da parte degli organi preposti stentano ad arrivare. “Mio figlio non era un delinquente – ha detto Martino Ceravolo -. Non ha mai avuto problemi con la giustizia, mai una denuncia. Proviene da una famiglia che ha sempre lavorato onestamente per guadagnarsi da vivere. Filippo deve essere riconosciuto vittima di mafia perchè lo è, visto che la sua vita è stata stroncata innocentemente. Ma cosa deve fare ancora una famiglia per avere giustizia? Non abbiamo risposte per quanto riguarda gli assassini. Non sappiamo chi ha sparato. Chiedo soltanto se sia giusto tutto quello che stiamo subendo”.

Visto lo stato di “inerzia”, dunque, per la giornata di domani Martino Ceravolo ha organizzato una protesta simbolica, che si terrà alle 8 e 30 davanti alla Prefettura di Vibo Valentia: “Chiedo a tutta la gente onesta di starci vicino in questa battaglia”, è l'accorato appello del padre di Filippo.

 

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mini prefettura-viboSembrano esserci dei primi, confortanti segnali sulla questione relativa ai rifiuti tossici che potrebbero essere stati interrati anche nella zona delle Serre vibonesi, a cavallo tra gli anni '80 e '90. Dopo l'incontro tenutosi nei giorni scorsi presso la Prefettura di Vibo - al quale hanno partecipato numerosi sindaci ed i rappresentanti del Comitato civico Pro - Serre - il capo dell'Ufficio territoriale del Governo, Giovanni Bruno, ha deciso di andare fino in fondo alla questione, istituendo un apposito gruppo di lavoro che avrà il compito di "studiare in maniera approfondita la vicenda". La decisione è stata presa al termine di una riunione svoltasi stamane in Prefettura. "Il prefetto - è scritto in una nota della Prefettura - è intenzionato ad andare a fondo sulla questione, evitando inutili allarmismi attraverso l'avvio di opportune verifiche che saranno svolte in tempi brevi insieme alla Procura ed alle Forze dell'ordine". La vicenda dei rifiuti tossici è emersa dopo desecretazione delle informative del Sisde sullo smaltimento illecito dei rifiuti che, si presume, possano essere stati interrati anche nella zona montana della Provincia di Vibo Valentia e, tra i comuni interessati da questo traffico illecito ci sono anche quelli di Fabrizia e Serra San Bruno.

 

 

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mini prefettura-viboCi sono stati momenti di tensione, ieri, davanti alla Prefettura di Vibo Valentia, dove alcuni operai ex Eurocoop avevano organizzato un sit-in per chiedere certezze sul pagamento delle spettanze arretrate ma, soprattutto, per ottenere risposte sul posto di lavoro che, attualmente, sembra essere in bilico.
 
Tutto è iniziato nel primo pomeriggio, quando presso la sede della società che si occupa della raccolta dei rifiuti, si è tenuta una riunione con i custodi giudiziari dell'azienda per chiedere il pagamento delle spettanze arretrate. Riunione, questa, che però si è conclusa con un nulla di fatto.
 
In serata, poi, c'è stato un vertice in Prefettura, al quale hanno preso parte anche i rappresentanti sindacali dello Slai Cobas, Nazzareno Piperno, e quello dell'Ugl, Enrico Rottura, al termine del quale, anche in questo caso, non si è riusciti a trovare una soluzione definitiva per cercare di fronteggiare il problema.
 
La situazione, dunque, stava quasi per degenerare, quando un gruppo di operai e gli agenti di polizia in tenuta antisommossa, sono arrivati vicinissimi allo scontro.
 
Visto il clima di grande tensione, il prefetto di Vibo Valentia, Giovanni Bruno, ha convocato in fretta e furia il comitato per l’ordine e la sicurezza al quale hanno partecipato, oltre ai vertici delle forze dell’ordine, anche il primo cittadino di Vibo, Nicola D’Agostino, i rappresentanti dell’azienda, i sindacalisti e una delegazione di lavoratori.
 
Alla fine si è deciso per un altro rinvio a giovedì prossimo. I lavoratori, dunque, incrociano le dita, sperando che si riesca ad arrivare ad un accordo nel più breve tempo possibile.


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de paolaC’è voluto l’intervento della Prefettura di Vibo Valentia per sbrogliare – almeno temporaneamente – l’annosa questione delle prestazioni non retribuite dal Comune di Serra San Bruno all’azienda ricettiva ‘Fondo dei Baroni’ inerenti alla fornitura di servizi effettuati a favore di 26 dei 50 studenti egiziani del progetto ‘Pitagora Mundus’.

Nel primo pomeriggio di oggi, è arrivata la convocazione di un tavolo istituzionale nella sede dell’Utg di Vibo, fra le parti in causa, presieduto dal Capo gabinetto della Prefettura Anna Aurora Colosimo. Nell’occasione si sono quindi confrontate le posizioni del sindaco Bruno Rosi, in rappresentanza dell’amministrazione comunale, del presidente dell’Iscapi (soggetto attuatore del progetto) Salvatore La Porta e dell’imprenditore Mimmo De Paola, che proprio per reclamare il pagamento dovuto – atteso ormai da due anni – ieri aveva, assieme a due suoi dipendenti, dato il via ad una dura protesta. De Paola, infatti, per il secondo giorno consecutivo, era rimasto incatenato nel corridoio del palazzo comunale serrese, in sciopero della fame, proprio assieme ai  dipendenti della sua azienda, Immacolata Timpano e Domenico Randò.

Il tavolo istituzionale, convocato quindi d’urgenza in Prefettura, pare abbia portato alla stipula di un accordo, dove si sono definite preliminarmente le intese raggiunte dalle parti, anche se a riguardo è attesa la delibera di giunta che proprio l’esecutivo del Comune di Serra San Bruno dovrà partorire entro il prossimo 10 febbraio, per l’approvazione del Bilancio di previsione 2014. Secondo quanto trapelato, pare che il sindaco Rosi abbia riconosciuto le responsabilità dell’ente municipale proponendo una risoluzione del debito rateizzata in più date. Gli stessi pagamenti troveranno, chiaramente, copertura nel Bilancio comunale. Il primo cittadino serrese ha convocato, inoltre, per la mattinata di domani, alle ore 11.30, una conferenza stampa per rendere noti tutti i particolari del caso.

Durante l’incontro il Capo gabinetto della Prefettura non ha nascosto il dissenso riguardo a quanto accaduto. Il funzionario non si è infatti esentato dal riprendere il sindaco serrese per l’incapacità dimostrata nel gestire la situazione, visto che quello di oggi è stato il sesto incontro tenuto negli uffici della Prefettura proprio per discutere del caso sollevato dai mancati pagamenti per il soggiorno dei ragazzi egiziani del Pitagora Mundus.



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mini Documento_-ordinanza_20_29112013-page-001Il primo cittadino di Serra, Bruno Rosi - attraverso un'apposita ordinanza - ha disposto a titolo precauzionale la chiusura di tutte le scuole per domani, sabato 30 novembre, riservandosi inoltre di adottare ulteriori provvedimenti in relazione all'andamento metereologico. Il tutto si è reso necessario a seguito dall'avviso di allerta meteo pervenuto dalla Regione Calabria - Settore Protezione civile e dalla Prefettura di Vibo Valentia. 
 
Identica situazione in altri centri calabresi, come Soverato e Catanzaro. Il sindaco del capoluogo di regione, Sergio Abramo, oltre alla chiusura delle scuole sia per domani che per la giornata di lunedì ha disposto anche quella degli impianti sportivi della città. Si attende, dunque, il rinvio della partita di Prima divisione tra Catanzaro e Benevento. 
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mini pasquale_2La storia è ormai nota a tutti, la preoccupazione è che, piuttosto, se ne possa perdere la memoria. Pasquale  Andreacchi - giovane trucidato barbaramente alla tenera età di 18 anni - scompare la sera dell'11 ottobre 2009. Dopo essersi ritirato dal maneggio, l’attività di famiglia, in compagnia del padre Salvatore, attorno alle 19 di sera, riesce nuovamente da casa per non farne però più ritorno. Finché, mentre per settimane e settimane vanno avanti le operazioni di ricerca, anche e soprattutto da parte dei familiari e di qualche amico, il 9 dicembre si concretizza un’amara scoperta: in una via alla periferia di Serra San Bruno, alcuni operatori comunali scoprono sul fondo di un cassonetto per la raccolta dei rifiuti solidi urbani, un cranio con un foro provocato da un colpo di pistola ed un femore spezzato piuttosto lungo.
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mini prefettura_viboFABRIZIA - Giuseppe Iennarella e Laura Mamone sono testimoni chiave del processo ‘Business Cars’che, nel novembre del 2011, ha messo alla sbarra diversi soggetti tra Catanzaro, Lamezia, Ardore, Soriano, San Costantino Calabro e Serra San Bruno. Le accuse sollevate nei loro confronti andavano dall’usura aggravata, all’abusiva intermediazione finanziaria, passando per l’estorsione. Da oggi, però, Giuseppe  Iennarella ha deciso di avviare lo sciopero della fame e della sete.

 

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