Il Vizzarro.it - quotidiano online
Direttore responsabile: Bruno Greco
Redazione: Salvatore Albanese, Alessandro De Padova
Reg. n. 4/2012 Tribunale VV
Andrà in scena sabato 23 febbraio prossimo il recupero dell’undicesimo giornata del campionato di terza categoria LND Calabria. Si tratta quindi di un turno di recupero dell’incontro rinviato per neve e che vede, contrapposto ai ragazzi del Real Serra, il temibile Asd Jacurso. La squadra di casa arriva dall’ottimo 3 a 1 rifilato in trasferta al San Pietro Lametino. In quell’occasione, i ragazzi di mister Pisani, riuscirono ad avere la meglio sulla compagine locale grazie ad una tripletta del solito Michele Zaffino, baby-capocannoniere del torneo. La vittoria ha permesso al Real di raggiungere la quarta posizione in classifica a 24 punti ma con ancora due gare da recuperare. Anche il Jacurso arriva da una fresca vittoria, 1 a 0 sull’Acconia, tre punti che anche per i catanzaresi sono valsi la quarta posizione. Le due compagini si apprestano quindi a disputare il match trovandosi una appaiata all’altra in classifica, consapevoli quindi che per entrambi una vittoria vorrebbe dire agguantare la terza posizione ai danni dell’Asd Don Bosco.
Oltre ad assistere allo spettacolo sportivo, il prossimo sabato al Comunale “La Quercia” gli spettatori potranno con un contributo simbolico partecipare alla raccolta fondi, avviata dalla stessa società sportiva Asd Real Serra, a favore del piccolo Christian Mazzeo, bimbo di soli 9 mesi di Mantineo, frazione di Cessaniti in provincia di Vibo Valentia, affetto da una grave patologia ad entrambe le retine. Christian ha ormai perso definitivamente la vista da un occhio e l'unico modo per permettergli di preservare l’altro occhio è quello di farlo operare in una clinica specializzata di Detroit. Il piccolo è il primogenito di una coppia di disoccupati, impossibilitati a sostenere l’intervento dal punto di vista economico, e con il padre, Fortunato Mazzeo, afflitto a sua volta da gravi problemi visivi. L’incasso sarà quindi devoluto per finanziare il costoso intervento chirurgico a cui il bambino dovrà sottoporsi nella clinica del “William Beaumont Hospital” di Detroit, in Canada. Il caso di Christian, oltre ad essere un’importante battaglia sociale affinché venga garantito al bambino un diritto sacrosanto, è anche un motivo in più per recarsi sabato allo stadio. L’Asd Real Serra conta quindi sulla sensibilità di tutti i tifosi e di tutti gli sportivi serresi per regalare anche a Christian la speranza di poter guardare in futuro una partita di pallone, i volti dei parenti, per poter continuare a vivere al meglio le emozioni della vita e del mondo che lo circonda. Pertanto, sabato, tutti allo stadio!
N. San Pietro | N. Acconia 2 - 1 |
Filogasese | Vallelonga 0 - 1 |
Real Serra | F. Cortale 5 - 1 |
Don Bosco | As Jacurso 1 - 2 |
S.P. Lamet. | Maierato 0 - 0 |
Sport Club | San Nicola da C. 3 - 1 |
Quando i nostri nipoti studieranno Storia, sui loro libri di testo, subito dopo le guerre mondiali, il fascismo, la Resistenza ed il Sessantotto, troveranno le pagine della seconda repubblica. E scopriranno che nel Parlamento italiano, anche nel 2013, è esistito un tale Domenico (per gli amici Mimmo) Scilipoti, “uomo di rottura” con una spiccata tendenza al trasformismo, maturata negli anni, per una triste questione di poltrone e vitalizi. Tralasciando il parlare sconquassato ed i congiuntivi devastati, i toni pessimi e rivoltanti o l'antipatia che, indipendentemente dalla posizione politica (non ci azzardiamo a parlare di ideologia), suscita un siffatto personaggio retorico e vuoto, intriso di un ultranazionalismo pecoreccio, massone e xenofobo, il punto è: come ha fatto Scilipoti a risultare candidato in Calabria? Un semi-sconosciuto agopuntore di Barcellona Pozzo di Gotto?
Dei tanti parcheggi politici dell’ultim’ora di sicuro la Calabria è quello più abusivo. Come se non bastasse già Rosy Bindi, eletta plebiscitariamente manco fosse nata in Aspromonte nelle scorse primarie democrat, adesso il Piddielle ha calato l’asso di bastoni. Che in gergo locale, da non confondersi, anche se sembrerebbe, con “lato Berlusconi”, significa “metterlo prepotentemente nel lato B”. Scilipoti finalmente ha preso la cittadinanza ultra meridionale. Un vero primato. Roba da porcellum. Porcellum e promesse mantenute. Perché se è vero, com’è vero, che il cosiddetto “responsabile” (o “salva-culi” che dir si voglia) è riuscito nell’impresa di tenere a galla per qualche altro mese il governo ante-Monti, è altrettanto vero che il tornaconto richiesto per tale gesto è stata senza dubbio la riconferma parlamentare. Anzi, Quirinale.
La notizia di Scilipoti l’Africano in Calabria circolava già dalle prime ore del mattino. I big locali, con in testa il governatùr Giuseppe Scopelliti, hanno improvvisamente messo mano ai telefoni per bestemmiare in faccia ad Angelino Alfano, contestando l’inatteso regalo del loro principale. Addirittura, il cosiddetto “responsabile di fine seconda repubblica”, avrebbe dovuto posizionarsi nella prima piazza regionale, davanti a pezzi da 90 come il mammasantissima Tonino Gentile e l’assessoressimo “rrriggitanu” Antonio Caridi. Poi, finalmente, lo scatto d’orgoglio del popolo oppresso. “Eh no – avranno bisbigliato bestemmiando sottovoce gli scalzati pidiellini – a tutto c’è un limite. Scipilo, Scilito, Scilicomecazzosi chiama no. Almeno si fosse portato la Tommasi, giustu u ndi facimu l’occhji”. Breve riunione del coordinamento, presa di coraggio e via. “Governatùr pensaci tu”. Ed ecco la magia. Alle ore 20 in punto il buon Mimmo viene piazzato in sesta posizione. Utile ancora certo, perché in Calabria, evidentemente, gli Scopelliti and friends hanno certezza scientifica dei loro consensi.
Storie quotidiane di sottomissioni meridionali. Succede così da 150 anni. E pensare che Scopelliti ce l’aveva messa tutta per ridare un filo di dignità e moralità al partito, regalandosi appena qualche giorno fa una Scopelliti buona che, per l’appunto e a dispetto del cognome, non è neanche lontanamente parente. Rosanna, figlia del giudice Antonino Scopelliti ammazzato dalla ‘ndrangheta su ordine di Cosa Nostra nel 1991, è ad honoris cause nelle liste per la Camera al secondo posto. Praticamente con due piedi in Parlamento. Lei, da ingenua inesperta qual è, ha dichiarato felicemente di “voler dare voce alla parte onesta della Calabria ad oggi poco considerata”. E aggiunge, disconoscendo totalmente la sua blindata elezione, “qualora lo vorranno”. Intanto, per far capire al mondo intero la sua posizione in merito al conflitto di interessi, la Scopelliti buona si licenzia subito dal coordinamento del movimento antimafia “E adesso ammazzateci tutti”.
Ma ritornando all’uomo per tutte le stagioni, ovvero Mimmo “ ‘o responsabile ”, capace in un attimo di offuscare la verginità ritrovata del Pdl calabrese, è davvero troppo facile intuire come lo stesso sia il vero scheletro negli armadi della nascitura Terza Repubblica. Persino più di Dorina Bianchi nota esponente del “PddL” (Partito democratico della Libertà) e nata politicamente per caso nel 2001 all’interno di una lista civetta chiamata niente meno che “Abolizione Scorporo”. Un centro-destra, insomma, che – malgrado alcuni lo pensassero incapace di stupire gli italiani – ha nuovamente stupito il bel Paese, piazzando sul mercato elettorale alcuni personaggi. Più simili a dei bardotti che a dei cavalli di razza.
VIBO VALENTIA - Tutto come previsto. Almeno in provincia di Vibo, dove Censore ha avuto la meglio sul principale sfidante nella corsa per la candidatura in Parlamento, ovverosia l'ex presidente della giunta provinciale, Francesco De Nisi. Il consigliere regionale, dunque - forte delle 5460 preferenze contro le 4547 di De Nisi - dovrebbe dunque ottenere un posto utile per l'elezione in Parlamento. Ottima performance anche della dirigente nazionale dei Gd, Tania Ruffa (2270).
A fine anno le favole sono obbligatorie. Ma oltre ai film per la famiglia, con Babbo Natale, gli aiutanti folletti e le sue renne, questa volta il Natale di Serra San Bruno porta in grembo un sogno chiamato Parlamento. Siete liberi di crederci o meno. Potete considerarlo una fiaba, un miracolo, fantapolitica o quel che vi pare, ma le prossime elezioni nazionali parleranno dialetto serrese. Proprio così. Potrebbero essere infatti ben 5 i candidati “nostrani” alla ricerca di un posto comodo fra gli scranni d’oro della Camera dei Deputati o (meno verosimilmente) del Senato.
In quota PD, il Consigliere regionale Bruno Censore concorrerà alle primarie parlamentariIl Vizzarro.it - quotidiano online
Direttore responsabile: Bruno Greco
Redazione: Salvatore Albanese, Alessandro De Padova
Reg. n. 4/2012 Tribunale VV
Associazione "Il Vizzarro”
via chiesa addolorata, n° 8
89822 - Serra San Bruno