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Direttore responsabile: Bruno Greco
Redazione: Salvatore Albanese, Alessandro De Padova
Reg. n. 4/2012 Tribunale VV
CATANZARO - Caterina Umbrello, 89enne, la signora di Simbario entrata in coma mentre veniva trasportata verso l'ospedale "San Bruno" a causa di una caduta a bordo di un’autoambulanza, è deceduta questa mattina intorno alle ore 10 all'ospedale “Pugliese-Ciaccio” di Catanzaro.
La Procura della Repubblica di Vibo Valentia ha aperto un'inchiesta contro ignoti per la morte di un neonato, avvenuta subito subito dopo il parto cesareo, nel reparto di Ginecologia dell'ospedale "Jazzolino". I genitori del bambino - una coppia di Tropea - hanno deciso di sporgere denuncia agli agenti della Squadra Mobile di Vibo, che si sono recati presso il nosocomio del capoluogo di provincia, sequestrando la cartella clinica della madre e i documenti relativi al neonato. Il sostituto procuratore Vittorio Gallucci ha già disposto una serie di accertamenti, che saranno eseguiti dal medico legale, Katiuscia Bisogni.
Non si tratta di un inopportuno scherzo di carnevale, ma piuttosto di una vera e propria intimidazione in perfetto stile ‘ndranghetistico. Una testa di capra mozzata ed in stato di decomposizione, con accanto un lenzuolo insanguinato con la macabra scritta "La testa del sindaco arriverà", è stata rinvenuta stamane in località "Calavari", alla periferia di Simbario. Il primo ad avvistare il singolare cimelio sarebbe stato un automobilista, che avrebbe prontamente contattato i carabinieri della compagnia di Serra San Bruno, arrivati in seguito sul posto per effettuare i rilievi del caso.
Il raccapricciante messaggio sarebbe dunque inequivocabilmente indirizzato al primo cittadino Francesco Andreacchi, 54anni, medico in servizio presso il 118 del nosocomio di Serra San Bruno ed in carica, alla guida dell’amministrazione comunale simbariana, da due legislature consecutive. L’assise del piccolo centro montano del Vibonese verrà fra l’altro chiamata al rinnovo nella tornata elettorale del prossimo maggio.
Foto Cosmo Tassone, pubblicata su Weboggi.it
SERRA SAN BRUNO – L’emigrazione sanitaria di pazienti del vibonese verso altre strutture sanitarie, non riguarda soltanto i trattamenti sanitari per cosi dire ordinari. No. Riguarda anche i trattamentisanitari obbligatori (Tso) che, da qualche tempo, vengono effettuati anche fuori regione perché in Calabria non si riescono a reperire posti disponibili. E’ il caso di un uomo, residente nella cittadina della Certosa, che, la scorsa settimana, è stato trasportato da Serra San Bruno, presso una struttura sanitaria di Corleone, provincia di Palermo, in Sicilia. Il personale sanitario del Suem 118 ha dovuto trasferire la persona raggiunta dal provvedimento - che viene emesso dal sindaco della città dove si è reso necessario adottare la misura sanitaria obbligatoria - in una struttura fuori regione a causa della carenza di posti disponibili in Calabria.
Come ogni mattina, si era recato a lavoro per prestare servizio. Ad un certo punto, però, ha accusato un malore e sono, dunque, scattati immediatamente i soccorsi. Protagonista della vicenda - suo malgrado - è un postino originario di Arena, in organico all'ufficio postale di Serra San Bruno. Secondo quanto siamo riusciti ad apprendere, il dipendente nella mattinata di oggi stava regolarmente adempiendo al proprio dovere, quando ad un certo punto si è sentito male.
Fortunatamente, in quel momento all'interno dell' ufficio postale era presente anche un medico che, con l'ausilio di un'altra persona, ha prontamente lanciato l'allarme richiedendo l'intervento dell'automabulanza afferente al locale nosocomio, giunta sul posto dopo circa un quarto d'ora. I sanitari del 118, dopo aver accertato la gravità della situazione, hanno deciso il trasporto del paziente in ospedale. In seguito, nelle prime ore del pomeriggio - con l'ausilio dell'elisoccorso - l'uomo è stato trasferito al “Pugliese” di Catanzaro.
SERRA SAN BRUNO - Dopo aver forzato la portiera anteriore dell’autovettura, hanno appiccato il fuoco, non consapevoli forse delle conseguenze ben più gravi che avrebbero potuto provocare. Un incendio, nella tarda serata di oggi, intorno alle 23 e 30, ha interessato una Fiat Punto di proprietà di B.D., pensionato del luogo, parcheggiata in via Antonio Gramsci. L’autovettura, all’interno, è andata completamente distrutta. Danni anche alle abitazioni situate nelle vicinanze. Il titolare dell’auto, inoltre, è stato trasportato presso il locale nosocomio a causa di un malore.
SERRA SAN BRUNO – Dopo l’imponente manifestazione dello sciopero generale promosso dal Comitato civico Pro-Serre ed accolto dai sindacati, dalle associazioni e dai commercianti serresi al fine di richiamare l’attenzione sul problema del forte ridimensionamento dell’ospedale cittadino, il sodalizio civico del comprensorio delle Serre riparte da dove era rimasto. All’assemblea promossa dal Comitato in piazza monumento c’era una folta platea di cittadini di si sono susseguiti gli interventi dei membri del comitato e di quanti hanno ritenuto opportuno fornire testimonianze dirette sull’importante funzione svolta dal presidio ospedaliero “San Bruno”. Cittadini, pazienti che grazie all’essenziale opera sanitaria di medici e paramendici del nosocomio serrese ora possono raccontare la propria storia ma che senza la provvidenziale assistenza ospedaliera non avrebbero avuto questa possibilità, gente comune che crede che il baluardo della sanità pubblica nel comprensorio montano non debba essere smantellato. Ad introdurre i lavori è stato Davide Schiavello, il quale si soffermato sulla riunione tenutasi di recente con il prefetto di Vibo Valentia, Michele Di Bari, ringraziando inoltre il capo dell’Ufficio Territoriale del Governo per la «sensibilità dimostrata al problema della sanità nel comprensorio delle Serre». Salvatore Albanese, presidente del gruppo, ha espresso forti perplessità circa le dichiarazioni rilasciate durante una intervista televisiva dall’ex presidente della Regione Calabria Agazio Loiero, circa la centralità del locale nosocomio; critiche anche nei confronti del consigliere regionale del Partito Democratico Bruno Censore e alla volta del’assessore comunale del Pdl Adriano Tassone. Sergio Gambino, dal canto suo, si è soffermato sulla crisi che attanaglia le classi più deboli del Paese, sottolineando come «nel caso in cui il commissario ad acta, Giuseppe Scopelliti, non ci dovesse ricevere, intraprenderemo ogni azione utile in difesa del nostro ospedale». Paolo Reitano, invece, ha elencato le azioni legali da adottare per la tutela del locale presidio ospedaliero tra le quali rientrerebbe anche «una petizione popolare indirizzata al presidente della Repubblica ed ai presidenti di Camera e Senato». Il Comitato Pro – Serre, in chiusura, ha fatto sapere che «non è da escludere l’istituzione di un’assemblea permanente per informare costantemente i cittadini sulle misure che verranno intraprese nelle prossime settimane».
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