Il Vizzarro.it - quotidiano online
Direttore responsabile: Bruno Greco
Redazione: Salvatore Albanese, Alessandro De Padova
Reg. n. 4/2012 Tribunale VV
Sono scesi in piazza contro quella che loro stessi definiscono una “situazione intollerabile” gli studenti delle scuole superiori di Serra San Bruno. Nella mattinata di oggi, infatti, un centinaio di ragazzi dell' Istituto tecnico commerciale, l'Istituto per Geometri e quello dell'Alberghiero, hanno organizzato una manifestazione durante la quale gli studenti hanno espresso tutto il proprio disappunto contro i “tagli che la Regione Calabria e la Provincia di Vibo” avrebbero attuato nei confronti della scuola. Il corteo – al quale non hanno aderito gli studenti del Liceo Scientifico - è partito intorno alle 8.30 dall'istituto “Einaudi” per poi dirigersi in piazza Municipio dove il rappresentante d'istituto e organizzatore della manifestazione, Emanuele Gallè, ha fatto il suo breve intervento: “Siamo nell'abbandono più totale. Le istituzioni, ormai, non si preoccupano più dei nostri istituti e fanno finta di nulla. Siamo stati in silenzio per molto tempo, ma adesso è giunto il momento di dire basta”.
Gallè, poi, si è concentrato nello specifico sulle problematiche che riguarderebbero i singoli stabili: “Abbiamo un istituto alberghiero non degno di ospitare esseri umani, che si presenta addirittura con aule prive di porte e finestre. E' da, ormai, parecchio tempo che abbiamo rinunciato a svolgere qualunque forma di attività fisica (nostro grande diritto) e ogni qualvolta che ne facciamo richiesta ci viene data sempre la solita risposta, ossia che la colpa è sempre degli altri, vale a dire Comune, Provincia e Regione. Noi studenti che viviamo in un piccolo comune come quello di Serra non abbiamo mai portato avanti una forma di protesta seria contro le istituzioni, gli unici colpevoli di questo abbandono. Cosa che invece avviene in tanti altri istituti Italiani”.
Questi i punti sui quali gli studenti hanno concentrato la protesta: tagli da parte della Regione e della Provincia nei confronti della scuola; la drammatica situazione in cui versa l'istituto Alberghiero; la totale assenza di manutenzione ordinaria e straordinaria degli edifici scolastici; il diritto a svolgere adeguatamente una degna attività fisica e le nuove riforme sulla scuola.
“Questa – ha concluso Gallè – sarò soltanto una prima di una lunga serie di manifestazioni che faremo nel caso in cui la situazione non dovesse cambiare. Il nostro vuole essere un messaggio chiaro alle istituzioni e, soprattutto, al preside dell'istituto, affinchè convochi quanto prima un tavolo, dove vengano fuori le proposte utili per porre fine a questa situazione”.
Riceviamo e pubblichiamo:
SERRA SAN BRUNO - La triste denuncia del sig. De Paola, titolare dell’Agriturismo Fondo dei Baroni, circa la gestione del “Pitagora mundus” scrive un’ulteriore pagina nella storia dei fallimenti politici ed amministrativi dell’attuale maggioranza e, probabilmente, non fa altro che preludere la fine di un progetto assai pregevole ma incompatibile con l’assoluta incapacità di gestirlo delle istituzioni coinvolte, prima fra tutte la nostra amministrazione comunale che, nella passività più assoluta, ha intrapreso senza alcuna consapevolezza, preparazione o programmazione un progetto che avrebbe dovuto rappresentare una grande opportunità di integrazione e di scambio culturale degna della cultura e sensibilità serrese ma che si è trasformato, per colpa dell’improvvisazione, in un danno anche per la stessa immagine del paese .
Più volte in consiglio comunale come minoranza avevamo evidenziato le numerose criticità e lacune nella gestione a cominciare dalla scarsa conoscenza e consapevolezza dimostrata dalla maggioranza circa l’accordo e gli impegni assunti con la regione, passando per l’inesistenza di una benché minima programmazione ed organizzazione del periodo di soggiorno e finendo con la mancanza di alcuna previsione in bilancio, ma mai si sarebbe pensato che tale incapacità amministrativa avrebbe trascinato nel baratro chi, per spirito di ospitalità, collaborazione e civiltà, sopperendo alle mancanze dell’amministrazione, aveva accettato, accollandosi di anticiparne spese, strumenti e lavoro, di prestare ospitalità ai ragazzi egiziani ritenendo di poter riporre massima fiducia nella serietà degli impegni assunti dalle istituzioni.
Perciò, di fronte ad una tale denuncia, l’amministrazione comunale, che in prima persona si è impegnata sia con gli imprenditori coinvolti sia con i cittadini tutti sui quali, comunque, sono ricaduti e ricadono alcuni dei costi dell’ospitalità fornita, ha il dovere di dare una spiegazione e chiarire il perché un progetto nato per arricchire culturalmente la nostra comunità abbia finito per danneggiarla e quali sono le intenzioni per il prosieguo.
Ma vi è soprattutto la necessità che, invece di fare un deplorevole scarica barile per cercare un capro espiatorio su cui far ricadere le colpe, ognuno si assuma le proprie responsabilità impegnandosi a trovare, nel più breve tempo possibile, una soluzione a questa vicenda che rischia veramente di compromettere non solo il completamento del ciclo avviato e conseguentemente l’immagine e la credibilità del paese, ma addirittura il futuro di un’impresa e di coloro che, in un momento difficile come quello che stiamo vivendo, vi avevano “fortunatamente” trovato lavoro.
Rosanna Federico
Consigliere comunale Pd
NARDODIPACE - I luoghi che ispirarono a Sharo Gambino il suo primo romanzo, Sole Nero a Malifà, vivono ancora oggi, a distanza di 50 anni, lo stesso dramma di allora, l'isolamento. Cassari, frazione di Nardodipace arroccata sulle montagne al confine con il reggino, distante dal "capoluogo" più di 30 km, continua a soccombere, oggi come allora, sotto il peso di un'emarginazione che non è certo dovuta solo a fattori geografici, ma che ha assunto ormai da troppo tempo i contorni dell'emergenza sociale, economica, culturale. L'autore del Vizzarro arrivò qui per insegnare a leggere e scrivere ai contadini del luogo, e fu fortemente colpito dalle condizioni in cui vivevano, tanto da riuscire a far arrivare in queste montagne dei camion carichi di generi alimentari di prima necessità e soprattutto di medicinali.
Alcuni giorni fa, sulle pagine del nostro sito di informazione online, è stata pubblicata la lettera di denuncia che i pazienti affetti da sclerosi multipla hanno indirizzato al Prefetto di Vibo Valentia, al direttore sanitario dell'Asp ed al primario di Neurologia, per denunciare le gravi condizioni di disagio in cui versa il servizio di fisioterapia ubicato nel P.O. San Bruno.
Ma le istituzioni in questione non si sono scomodate. Da parte loro nessun cenno di vita. Per fortuna la risposta però è arrivata da qualcun altro. C’è chi infatti, dopo aver letto la lettera firmata dai ragazzi della fisioterapia ha deciso di donare un tapis roulant al reparto. Strumento ginnico importante per i casi in questione, che permette di godere del beneficio della passeggiata pur restando comodamente fermi. Il benefattore sembra sia un cittadino di Mongiana.SPADOLA - Su segnalazione di alcuni cittadini spadolesi, pubblichiamo le immagini relative al totale degrado ed abbandono in cui versa il campo sportivo situato nel piccolo centro delle Serre. Spogliatoi distrutti ed erbacce che sovrastano il rettangolo di gioco rappresentano lo spettacolo alquanto indecoroso che si presenta non soltanto agli occhi dei residenti ma, soprattutto, ai tanti turisti che, nei mesi estivi, popolano il nostro territorio. A questo punto, speriamo soltanto che con il nostro appello, le istituzioni (dal Comune alla Provincia) si facciano avanti per porre definitivamente fine a questo degrado e per restituire la struttura ai tanti giovani amanti dello sport.
Riceviamo e pubblichiamo:
"La mafia non è affatto invincibile, è un fatto umano e come tutti i fatti umani ha un inizio e avrà anche una fine. Piuttosto, bisogna rendersi conto che si può vincere non pretendendo l'eroismo da inermi cittadini, ma impegnando in questa battaglia tutte le forze migliori delle istituzioni".
Per ricordare il ventennale della strage di Capaci, la Magistratura di Vibo Valentia incontra la cittadinanza tutta, le Istituzioni e le Associazioni presenti sul territorio presso il Tribunale di Vibo Valentia - aula "Emilio Sacerdote" del primo piano - mercoledì 23 maggio ore 17.
Si confida in una numerosa partecipazione perchè solo unendo all'attività giudiziaria l'impegno di ogni cittadino si potrà sperare di sconfiggere la criminalità organizzata e la cultura mafiosa.
"A chi pensava che il Comitato civico Pro-Serre fosse andato in soffitta rispondiamo con un rinnovato e più concreto impegno. Gli attivisti del comitato stanno mettendo in cantiere nuove e più importanti iniziative, che culmineranno l’11 febbraio con uno sciopero generale, a cui tutta la cittadinanza sarà chiamata a partecipare per dare un segnale forte a quella politica che sembra essersi dimenticata di questo territorio. Serra San Bruno conta ben 2 consiglieri regionali, di cui uno di maggioranza che ricopre la carica di presidente della Commissione sanità; la provincia di Vibo Valentia a sua volta conta ben 4 consiglieri regionali ed 1 assessore, ma nonostante ciò sembra un territorio senza alcuna rappresentanza politica.
I tagli previsti dal piano di rientro sembrano voler colpire e affondare le Serre. La media dei posti letto nelle province di Reggio, Cosenza, Crotone e Catanzaro è di circa 2,8pl per 1000 abitanti mentre a Vibo questa media sfiora l’ 1,4pl per 1000 abitanti. Ciò è anomalo soprattutto se si mettono a confronto le province di Crotone e Vibo Valentia, che sono molto simili sia come estensione del territorio che come densità di popolazione. Se poi analizziamo le conseguenze del decreto 106 del Commissario ad acta Scopelliti ci accorgiamo di avere a che fare con dei conti puramente ragionieristici, che non tengono in considerazione le pessime condizioni della viabilità, soprattutto nei mesi invernali, e l’ inesistenza di servizi pubblici di trasporto. Non si è nemmeno tenuto in considerazione l’aumento della migrazione sanitaria verso le altre province della regione, a cui gli utenti saranno costretti a ricorrere per prestazioni che non sono più effettuate nel P.O. di Serra San Bruno. La migrazione verso altre strutture fa salire vertiginosamente la spesa sanitaria. Alla luce di ciò non si può che essere fortemente critici con tali scelte che porterebbero allo smantellamento di un presidio ospedaliero, quale è il “San Bruno” che ha sempre fornito ai cittadini del comprensorio prestazioni sanitarie qualificate. Il Comitato, che sembra ormai in questo comprensorio l’unica forza che tiene accesa la voce della protesta, sente il dovere di lottare per non far morire l’ospedale, perché esso rappresenta l’ultimo baluardo di civiltà ed un’eventuale chiusura segnerebbe il crollo di una cittadina che ormai versa in una situazione a dir poco critica. Al problema dell’ospedale, infatti, si affiancano problemi altrettanto gravi.
La questione rifiuti è giunta ormai ad un punto di non ritorno dopo che l’isola ecologica, situata nella strada statale verso Mongiana, è stata trasformata in una vera e propria discarica. Qui i rifiuti non vengono più differenziati, inoltre per la loro abbondanza, non possono essere neppure stipati negli appositi contenitori ma sono lasciati in maniera indistinta per terra, e così facendo il percolato si infiltra nel terreno avvelenandolo, e nei giorni di pioggia si versa direttamente nel vicino fiume. Tutto questo avviene in un silenzio assordante da parte delle istituzioni e in barba a qualsiasi norma di tutela del territorio e di salute pubblica.
Per quanto riguarda l’acqua sporca che con puntualità sgorga dai rubinetti dei cittadini serresi , sembra non siano iniziate, o per lo meno non abbiano avuto successo, le ricerche che il sindaco avrebbe dovuto “affidare ai boscaioli” della zona così come promesso nei comizi elettorali. E’ da ricordare che, in campagna elettorale, questo comitato aveva proposto un documento ai quattro candidati a sindaco, che prevedeva: la dichiarazione della non rilevanza economica del servizio idrico che avrebbe aperto le porte ad un distacco da So.ri.cal.; la richiesta di rimborso per gli aumenti illegittimi effettuati dalla stessa So.ri.cal.; infine la pubblicazione delle analisi dell’acqua che fino ad oggi sono praticamente sconosciute al popolo serrese. A non firmare quel documento allora fu proprio l’attuale sindaco di Serra San Bruno, che proprio in questi giorni ha rinunciato a tutte le azioni legali già intraprese dal comune contro Sorical in cambio di uno sconto di 30mila euro sui debiti. Il comitato invita i cittadini ad una riflessione attenta su queste problematiche, per non farsi ancora una volta sottomettere dalla rassegnazione, o dal pensare che l’unica speranza possano essere le istituzioni, e perché finalmente tutti scendano in campo a rivendicare il diritto ad un futuro più giusto nel quale la nostra cittadina abbia la dignità che per la sua storia e la sua gente merita".
Davide Schiavello (Comitato Pro-Serre)
Sull'ultimo attentato subito dalla cooperativa GOEL hanno espresso solidarietà anche il presidente della Regione Calabria, Giuseppe Scopelliti, e il mons Giuseppe Fiorini Morosini, vescovo della diocesi di Locri-Gerace.
''L'ordigno esploso davanti a un locale di Caulonia, un ristorante multietnico per l'inserimento al lavoro di numerosi immigrati, - dichiara il Governatore Scopelliti - è un fatto da condannare fermamente. Poche settimane fa sono stato a Caulonia ed ho toccato con mano un grande esempio di integrazione tra la popolazione residente e i tanti extracomunitari che ci vivono, a dimostrazione di una comunità che sa tutelare le fasce deboli e lavora all'insegna della solidarietà. Evidentemente il grande impegno del GOEL infastidisce qualcuno ma sono certo che anche dopo questo episodio il Consorzio andrà avanti nella sua azione per il sociale con ancora maggiore forza''. ''Perciò voglio esprimere a questa organizzazione sincera vicinanza e solidarietà, ribadendo che le Istituzioni saranno sempre al fianco di chi opera con dedizione per una Calabria migliore''.
Duro anche l'intervento del vescovo di Locri-Gerace, che dichiara: ''Ancora una volta bisogna intervenire per richiamare la coscienza civile e religiosa di quanti usano il linguaggio delle bombe per lanciare messaggi intimidatori o per compiere atti a dir poco incivili. L'oscuro e vigliacco linguaggio delle bombe appartiene al mondo delle tenebre, che e' l'antivangelo e l'anticivilta''
Dopo gli arresti di ieri che hanno coinvolto anche un consigliere comunale della sua maggioranza, il sindaco di Reggio Calabria, Demetrio Arena, esce allo scoperto, esprime massima fiducia nell'operato della Procura reggina ma replica con fermezza alle dichiarazioni delle parlamentari Angela Napoli (Fli) e Doris Lo Moro (Pd), che avevano invocato l'intervento del Viminale sull'amministrazione di palazzo San Giorgio. ''Ripongo la massima fiducia nell'operato della magistratura reggina - ha dichiarato il sindaco di Reggio - affinche' faccia piena luce sui capi d'imputazione che hanno determinato la misura cautelare a carico del consigliere comunale Plutino. Ed auspico che il consigliere possa chiarire, nelle sedi competenti, la sua posizione. In questi primi mesi di legislatura - aggiunge Arena - Plutino, dopo aver smaltito la profonda amarezza per non essere stato designato dal partito nell'esecutivo comunale, ha svolto puntualmente il ruolo di consigliere comunale. Duole - dice ancora il sindaco - dover registrare il perpetuarsi di azioni irresponsabili ad opera di taluni soggetti che, nonostante in passato abbiano ricoperto cariche istituzionali di grande rilievo, continuano a strumentalizzare un tema delicato come quello della giustizia, per evidenti interessi personali legati alla carriera politica. Cio' e' ancor piu' grave se si considera che la comunita' che ho l'onore di rappresentare e' impegnata a supportare l'opera della magistratura e delle forze dell'ordine nella lotta alla criminalità organizzata. I continui sforzi per condizionare l'operato delle istituzioni da parte degli onorevoli Napoli e Lo Moro evidenziano un tentativo di prevaricazione delle regole e dei ruoli e un senso della Stato parolaio e strumentale''.
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