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Redazione: Salvatore Albanese, Alessandro De Padova
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La doula Micòl De Castillo, esperta di parto e allattamento naturale, torna in Calabria con due nuovi incontri incentrati su ecologia del grembo, maternità possibili e scelte consapevoli. In collaborazione con l’associazione culturale “I Sognatori”, venerdì 21 e sabato 22 novembre alle ore 16, Al Centro di Torre (Palazzo Martelli, Biblioteca e sala consiliare, Via Mazzini 3, Torre di Ruggiero), sede della stessa associazione, Micòl incontrerà donne e madri per confrontarsi insieme sull'importanza dei naturali cicli femminili, sulla fertilità e il concepimento consapevole, sul contatto madre-figlio e sull'accudimento del neonato e del bambino.
Non si può infatti parlare di “uomo” e “Natura” come entità separate: una buona consapevolezza delle funzioni riproduttive, una buona nascita e un accudimento rispettoso dei cicli hanno conseguenze sulla salute delle future generazioni e sulla direzione che intraprenderà l'evoluzione umana.
Questo il programma degli incontri autofinanziati:
Venerdì 21 novembre ore 16:
Incontro di informazione e condivisione sui cicli femminili;
Fertilità e concepimento consapevole
Sabato 22 novembre ore 16:
Portare in fascia: l’importanza del contatto madre-figlio nei primi anni di vita;
Cerchio femminile: l’accudimento del bambino
A seguire, ore 18:
“Cinema al Centro", proiezione dello spettacolo teatrale "Nati in casa" di Giuliana Musso, un divertente monologo che mette in evidenza le differenze fra i parti di ieri e di oggi.
SORIANO CALABRO - Hanno deciso di sospendere la protesta le sette persone che, ieri mattina, si erano incatenate davanti al Comune per protestare contro lo sgombero della casa popolare occupata abisuvamente. La decisione è arrivata in quanto, in serata, ci dovrebbe essere un incontro in Prefettura.
Lo sfratto sarebbe arrivato nel momento in cui il Comune, con l'ausilio dell'Aterp, avrebbe accertato che i soggetti non avevano i requisiti per ottenere l'assegnazione dell'alloggio. Da parte loro, però, i manifestanti hanno annunciato sin da subito battaglia, presentando un ricorso al tribunale contro questa decisione. La sentenza, adesso, è attesa per metà ottobre.
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La carenza di anestesisti in organico presso l’Azienda sanitaria di Vibo Valentia sta continuando a provocare forti criticità nelle strutture ospedaliere dell’intero territorio provinciale. Singolare era stato il caso del presidio sanitario serrese, l’ospedale ‘San Bruno’, che nella primavera scorsa, per diverse settimane, si era ritrovato completamento privo di personale preposto allo svolgimento delle attività di anestesia e rianimazione, in quanto i due professionisti presenti in pianta organica si trovavano entrambi assenti dal servizio, causa malattia. La carenza aveva indotto i vertici del presidio a dichiarare il “default”, consigliando, addirittura, il trasferimento dei pazienti considerati gravi verso lo ‘Jazzolino’ di Vibo. L’assenza aveva per altro determinato lo stop delle attività di rianimazione destinate alle urgenze del Pronto Soccorso e del reparto Medicina, agli interventi effettuati nella sala operatoria di Chirurgia e a tutti i casi di Radiologia contrastografica. A distanza di mesi la situazione non è migliorata di molto, visto che attualmente in organico al ‘San Bruno’ vi è un solo anestesista. Condizione, dunque, a dir poco fragile, che rischia ancora oggi di mettere definitivamente ko il presidio serrese.
Per correre ai ripari ed ovviare all’insorgere di nuove pericolose emergenze sanitarie - che potrebbero registrarsi di nuovo oltreché nell’ospedale di Serra, anche in quelli di Vibo e Tropea - il nuovo direttore generale dell’Asp Vibonese, Florindo Antoniozzi, ha emanato ieri un avviso pubblico per la formazione di una graduatoria composta da anestesisti e rianimatori da utilizzare però soltanto per la sostituzione del personale assente per «gravidanza, puerperio e malattia».
Il provvedimento è consequenziale alla delibera dell’1 agosto scorso e prevede, dunque, non il potenziamento delle piante organiche dei tre presidi del Vibonese, ovunque sottodimensionate, ma piuttosto l’identificazione di figure professionali da utilizzare all’occorrenza, ossia quando gli anestesisti di ruolo si trovano impossibilitati a prestare servizio. Sulla questione, piuttosto, di recente era stato sollecitato l’avvio delle attività burocratiche utili alla deroga del famigerato “blocco del turnover”. Necessità più che impellente che era stata riportata nel corso di un incontro istituzionale, tenuto a Roma da esponenti politici del territorio alla presenza del ministro della Salute, Beatrice Lorenzin. Un incontro che si è però dimostrato con il tempo un buco nell’acqua, visto che ancora oggi non si è arrivati concretamente ad attuare alcuna deroga al divieto di assunzione di nuovo personale medico e paramedico. Si continua, insomma, a porre in essere interventi soltanto palliativi a favore di una sanità, quella del Vibonese, ormai ridotta al lumicino.
- Ospedale San Bruno in tilt. Proposto il trasferimento dei pazienti da Serra verso Vibo
È ormai da diversi giorni che siamo in possesso dei file che riportano i carteggi desecretati dal Consiglio dei Ministri, che documentano, fra le altre cose, i presunti traffici internazionali di scorie radioattive smaltiti in passato dalla ‘ndrangheta in diverse aree della nostra regione.Gli inquirenti, già venti anni fa – secondo quanto riportato negli stessi carteggi – avrebbero identificato la presenza di scorie radioattive occultate, tra gli anni '80 e ’90, anche nel territorio delle Serre calabre.
Alla Serrese non riesce il tanto desiderato "triplete". La squadra di mister Amoroso, infatti, ieri è stata una delle compagini protagoniste della "Coppa Regione Prima Categoria", alla quale oltre alla Serrese - regina del girone "C" - hanno partecipato anche Juvenilia, Uria e Cittanovese, squadre vincitrici rispettivamente dei gironi A, B e D. Nonostante questo primo passo falso, la stagione della Serrese è stata più che positiva, culminata con la vittoria del campionato - e, di conseguenza, la matematica promozione - e con il successo nella finale della Coppa Calabria contro l'Uria 2000.
E, guarda caso, è stata proprio l'Uria 2000 ad aggiudicarsi il trofeo, dopo una giornata nella quale non sono mancate le emozioni
Il primo incontro della giornata (della durata complessiva di quarantacinque minuti) ha visto di fronte proprio Serrese e Uria. Sfida, questa, terminata con il successo dei catanzaresi ai calci di rigore, dopo che i tempi regolamentari si erano conclusi a reti inviolate
La seconda partita, invece, è stata quella tra Juvenilia e Cittanovese, match in cui si sono registrati il maggior numero di gol segnati in tutto il torneo: l'incontro è terminato con il successo della Juvenilia per 3 a 1. Dopo il vantaggio iniziale dei reggini con Zerbi, la squadra dell'Alto Jonio riesce a rimontare lo svantaggio grazie alle marcature di Golia, Falcone e Jarar.
Il terzo incontro, valevole per il terzo ed il quarto posto, ha visto invece la Serrese affrontare la formazione reggina della Cittanovese: anche qui, come nel primo caso, sono stati necessari i calci di rigore per decretare la squadra vincitrice e, alla fine, i tiri dagli undici metri hanno premiato la squadra di mister Amoroso. I quarantacinque minuti si erano chiusi sull'1 a 1, per via del gol iniziale di Zerbi per la Cittanovese e del pareggio dei biancoblu con il solito solito Crudo.
Nella finalissima si sono affrontate Uria 2000 e Juvenilia ed ai catanzaresi è bastato un gol di Canino per battere i cosentini e aggiudicarsi, dunque, la coppa della Regione.
Sarà lo stadio comunale "Riga" di Lamezia Terme ad ospitare, domani pomeriggio alle ore 15.30, l'attesissima finale di coppa Calabria tra Serrese e Uria 2000. Entrambe le squadre hanno concluso il campionato come meglio non si poteva: la Serrese ha letteralmente giocato il ruolo di assoluta protagonista del girone "C" di Prima categoria, mentre per l'Uria 2000 è stato decisivo il perentorio 5 a 0 al Real Catanzaro nell'ultimo turno disputato, per consegnare ai catanzaresi la vittoria matematica del campionato.
Adesso Serrese e Uria si affronteranno in finale. In base al regolamento, se al termine dei novanta minuti il risultato dovesse rimanere in parità, allora in quel caso si effettueranno i tempi supplementari. Nel caso in cui, ovviamente, dopo trenta minuti complessivi di tempi supplementari la parità dovesse persistere, l'incontro si deciderà ai calci di rigore.
Da Serra San Bruno partiranno due pullman in direzione Lamezia: l'appuntamento è in piazza Municipio, con partenza alle 13.30.
Decisa anche la disposizione delle tifoserie: ai sostenitori della Serrese è stata riservata la tribuna coperta, mentre quelli dell'Uria si accomoderanno nel settore Parterre.
Bastava un punto alla Serrese per vincere in campionato e conquistare, così, la meritata Promozione. I biancoblu di mister Amoroso, però, non si sono accontentati e, di fronte ad un pubblico delle grandi occasioni, hanno ottenuto il diciassettesimo successo stagionale, battendo di misura il Piscopio, dando così inizio ai festeggiamenti, che sono proseguiti durante tutto il pomeriggio.
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