nozzagayIl potere degli uffici e della carta timbrata ha oramai preso il sopravvento sulla vita, tanto da minare gli stessi diritti umani. Si continua a parlare di incostituzionalità delle leggi senza rendersi conto che sono gli stessi principi della Costituzione ad essere compromessi, in una Repubblica che potremo oggi definire “antidemocratica” e fondata sulla “burocrazia”. In questo ultimo mese, il ministro dell'Interno, Angelino Alfano, conscio delle priorità del paese, ha diramato una circolare alle prefetture per annullare le registrazioni dei matrimoni omosessuali. «In caso di inerzia - ha asserito il ministro - si procederà all'annullamento d’ufficio». Oltre alle proteste delle associazioni di parte, molti sindaci hanno alzato la voce per contestare l'assurdo provvedimento. In particolare, il sindaco di Bologna, Virginio Merola, ha definito la circolare di Alfano «stupida e tragicomica». Rosalie Papallo, originaria di Serra San Bruno, vive felicemente in Francia con la sua compagna e in merito alla questione ha voluto rilasciarci un'intervista.

Come ha vissuto e come vive il suo rapporto di coppia all'interno della società, nonostante le cose siano cambiate la gente ancora non riesce ad accettare certe scelte?
È stato difficile all'inizio, specialmente dopo aver vissuto una vita da eterosessuale per tanti anni. Gli amici hanno capito benissimo e forse se l'aspettavano. Invece per mia mamma è stato complicato accettare la situazione, anche se adesso tutto è diventato comprensibile e normale. Per me è stato anche complicato perché non è facile ammettere che forse ti sei sbagliata durante tutti questi anni. Poi subentra anche un po' di vergogna per il fatto che sai di essere giudicata. Adesso, ma sono passati quindici anni ormai, ho meno difficoltà a parlare della mia vita di coppia. La gente che mi sta vicina lo accetta benissimo. Per gli altri, non puoi mai sapere se rappresenta un problema.

Lei è sposata?
Sono sposata da quasi un anno.

Quali sono le differenze e i vantaggi derivanti dal matrimonio per una coppia omosessuale?
Il matrimonio ti dà gli stessi diritti delle coppie eterosessuali. Sia in fatto di beni, ma anche e soprattutto per poter avere dei bambini. Adesso, per esempio, ho la possibilità di adottare la figlia che abbiamo avuto con la mia compagna (tramite fecondazione eterologa ndr).

Avete avuto difficoltà ad ufficializzare il vostro rapporto?
Non abbiamo avuto nessuna difficoltà. Il sindaco del nostro paese è stato disponibile e molto professionale.

Dunque, il governo francese riconosce le coppie omosessuali?
Il governo francese riconosce le coppie omosessuali. Da tanti anni sono stati istituiti i Pacs, che già garantivano dei diritti, e dall’anno scorso si può anche contrarre il matrimonio.

Ad oggi, uno dei paletti insormontabili è quello dell'adozione. Voi oggi avete una figlia vostra. Come ci siete riusciti?
Noi abbiamo una figlia di tre anni. Il governo francese non ha autorizzato la riproduzione assistita. Dunque siamo state in Belgio dove si può fare, anche se per le coppie straniere è a pagamento. Adesso abbiamo fatto una richiesta al tribunale per l’adozione. Essendo sposate abbiamo anche questo diritto.

Io sono dell'avviso che per un bambino vivere in una famiglia come la vostra o in quella cosiddetta tradizionale sia la stessa cosa, partendo dal presupposto che la sessualità non è una cosa che si sceglie o si può imporre. Molte volte si confonde la sessualità con l'educazione. Qual è il messaggio che vuole lanciare agli italiani?
Nonostante la differenza faccia paura, soprattutto in culture come la nostra, non è una ragione per impedire a della brava gente di vivere e di usufruire degli stessi diritti di tutti i facenti parte di una società. Le coppie omosessuali e i loro bambini esistono e in qualità di persone a loro non si può negare nulla. Bisogna lottare e andare avanti. Nessuno può pretendere di educare un bambino meglio di un altro. L'importante è dargli una famiglia che lo possa amare, che gli possa spiegare le cose e che gli garantisca una vita dignitosa e senza pregiudizi. Ci sono bambini educati in maniera impeccabile che da grandi diventano dei criminali. Chi può dire che la colpa è dei genitori?

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municipio serraNé la Regione, né il Governo hanno ottemperato agli impegni assunti riguardo alla copertura finanziaria di sussidi, integrazioni e assegni familiari per tutto il 2014 e per il saldo degli arretrati. Di conseguenza, anche a Serra San Bruno, sull’onda delle iniziative in corso ormai in molti Comuni della Calabria, dalla giornata di oggi i lavoratori precari Lpu ed Lsu in organico all’ente comunale, hanno deciso di proclamare lo stato di agitazione e di rimanere in assemblea permanente fino alla manifestazione del prossimo giovedì 25 settembre che si effettuerà presso la sede dell’assessorato regionale al Lavoro in via Lucrezia della Valle a Catanzaro e a cui aderiranno migliaia di precari di tutta la Calabria.

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mini scaviSolo pochi giorni fa il Prefetto di Vibo Valentia, Giovanni Bruno, ha deciso di dare seguito alla richiesta inoltrata dagli attivisti del Comitato civico pro Serre di tenere un incontro istituzionale, alla presenza di alcuni dei massimi referenti territoriali, sulla preoccupante questione dei rifiuti tossici che sarebbero stati interrati in diverse zone della Calabria tra gli anni ‘80 e ‘90. Ancora prima la stampa locale aveva pubblicato una serie di articoli in cui venivano testualmente riportati stralci di testo del documento n. 0488_003 desecretato dal Governo il 5 maggio scorso.

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mini alfanoIl caso del blitz notturno di Casal Palocco del 28 maggio scorso, che ha impegnato ben 50 uomini della Digos, rappresenta il punto più basso mai raggiunto dalle Istituzioni italiane nella gestione di una controversia internazionale. Il fermo ed il successivo rimpatrio forzato della  moglie del dissidente kazako Ablyazov, Alma Shalabayeva e della figlia di soli 6 anni, suonano come due condanne a morte strategicamente pianificate, premeditate e decise dal governo italiano.  La madre e la piccola ora saranno usate dal dittatore Nazarbayev come ostaggi nella sua guerra personale contro Ablyazov. Potranno essere torturate fino allo sfinimento, rituale assai diffuso alla corte del dittatore kazako.
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mini prefettura_viboIl record, non certo positivo, l'hanno raggiunto sia Nicotera che Briatico, Comuni sciolti per mafia per ben due volte nell'arco di circa 10 anni. Come loro, in Calabria, solo Rosarno e Roccaforte del Greco, Comune sciolto addirittura 3 volte tra il 1996 e il 2011. In Italia, nessuno. Ma quello delle amministrazioni pubbliche in cui sono state riscontrate ingerenze della criminalità organizzata non è solo l'ennesimo triste primato della nostra regione, e al dato statistico, impressionante, va aggiunto anche quello politico, che racconta di uno stato di temporanea sospensione della democrazia che, in alcune zone in particolare, sta diventando la normalità.

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Lunedì, 21 Gennaio 2013 10:22

Politiche 2013, il Pd riparte da Spadola

 

mini iniziativa_Pd1SPADOLA - Si è aperta a Spadola, piccolo centro delle Serre vibonesi, la campagna elettorale del Pd in vista delle politiche del 24 e 25 febbraio. Alla presenza, tra gli altri, del commissario regionale Alfredo D' Attorre e del presidente della Provincia di Cosenza, Mario Oliverio, è stato organizzato il dibattito dal titolo: ''I piccoli paesi dell'entroterra del Mezzogiorno e della Calabria: una delle tante sfide per il futuro governo Bersani''. Oltre a Oliverio e D' Attore, hanno preso parte all'incontro anche il primo cittadino di Spadola, Giuseppe Barbara, il consigliere comunale del Pd di Brognaturo, Bruno Papa, il segretario del locale circolo del Pd, Angelo Tassone, il consigliere comunale del Pd di Simbario e presidente della Comunità montana delle Serre calabre, Bruno Tassone, il coordinatore provinciale del partito, Michele Mirabello, la dirigente nazionale dei Gd e candidata alla Camera dei deputati, Tania Ruffa, il consigliere regionale e candidato alla Camera, Bruno Censore e l'ex presidente della Provincia, in lista per un posto al Senato, Francesco De Nisi. Presenti, inoltre, sindaci ed amministratori del comprensorio. Ad introdurre il dibattito è stato il sindaco Barbara, secondo il quale, ad oggi, 'non c'è alcuna alternativa al governo Bersani' sia a 'livello nazionale' ma anche, e soprattutto 'in ambito territoriale'. Per Bruno Papa, il Vibonese avrà 'l'onore di avere due rappresentanti in Parlamento', mentre Angelo Tassone ha avvertito l'esigenza di 'mandare a casa il governo Berlusconi che in questi anni ha fatto soltanto promesse campate in aria'. Critiche al presidente della Regione, Giuseppe Scopelliti, sono arrivate da Bruno Tassone, il quale ha considerato l'esponente del Pdl un politico 'parolaio' e 'nullafacente' e da Michele Mirabello, che dal canto suo, di certo, non le ha mandate a dire: 'Scopelliti - ha affermato il coordinatore del Pd - è un leone in Calabria e fa la pecora nei tavoli romani'. A seguire, gli interventi di Tania Ruffa, secondo la quale il Pd è 'l'unico partito che può salvaguardare il Sud e la Calabria'; Bruno Censore, invece, ha rincarato la dose, affermando che Scopelliti rappresenta il sinonimo del 'disastro' e del 'fallimento' che questa terra sta registrando quotidianamente; De Nisi ha invitato coloro i quali siederanno in Parlamento a 'confrontarsi con i cittadini dell'entroterra'; Oliverio ha parlato di una Calabria 'dimenticata, defraudata e marginalizzata' dal centrodestra e D' Attore, nel concludere i lavori, ha lodato il Pd per le primarie, grazie alle quali 'siamo riusciti a garantire a questo territorio una rappresentanza a Roma inspiegabile fino a qualche tempo fa'.

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mini noprovinceAlla fine Vibo e Crotone sono salve. L'eccesso di emendamenti e i tempi stretti imposti dalla crisi di Governo determinata dall’atto di “infedeltà” a Monti, da parte del sempre più ringiovanito e rampante Berlusconi, hanno mandato in fumo il tanto chiacchierato riordino delle Province. Ne hanno preso atto in una riunione notturna, iniziata ieri sera alle 20.30, il ministro per la Pubblica Amministrazione,  Filippo Patroni Griffi, e quello per i Rapporti col Parlamento, Piero Giarda. Si tratta quindi di un’emblematica marcia indietro volta alla conservazione dello status quo obsoleto e dolente dell'organizzazione statale, che mantiene così in vita le Province

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Venerdì, 02 Novembre 2012 17:47

Questo Ponte non s’ha da fare

mini no_ponteUna follia rischiosa” la definisce Mario Tozzi, geologo e divulgatore scientifico. “Il Ponte peggiorerebbe un equilibrio idrogeologico già gravato di pesi”. Un investimento ingente per un’opera assurda. Con i piloni su Messina e Reggio, territori da mettere in sicurezza, sotto continuo pericolo di distruzione anche nel caso in cui si verificasse un terremoto di magnitudo debole. Il tutto per l’insana mania di rincorrere traguardi spropositati. Viziati dal rapporto distorto fra la natura ed un uomo sempre più schiavo della propria “grandezza”. Poco incline ad arrestare il costante sfregio ambientale.

Che il Ponte fosse inutile sembrava un concetto ormai assimilato. Ci illudevamo definitivo. Poi come un fulmine a ciel sereno contrariamente a quanto riferito due mesi fa, il governo Monti fa marcia indietro: prorogati i termini per l’approvazione del Ponte sullo Stretto. Altri 2 anni solo per completare il progetto.

Così come uno scheletro maldestramente occultato nell’armadio, il Ponte ritorna.

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mini provinceIl Consiglio dei Ministri ha approvato stamattina il decreto-legge che completa il percorso avviato nel mese di luglio, finalizzato al riordino delle province e all’istituzione delle città metropolitane. In Calabria, come previsto, spariranno le province di Vibo Valentia e Crotone, che torneranno con Catanzaro. "Dal 1° gennaio prossimo le giunte delle province italiane saranno soppresse - si legge nel comunicato di palazzo Chigi -  e il Presidente potrà delegare l’esercizio di funzioni a non più di 3 Consiglieri provinciali". Il numero delle province delle Regioni a statuto ordinario si ridurrà da 86 a 51 (comprese le città metropolitane). "Il riordino delle Province - è la posizione del Governo - è il primo tassello di una riforma più ampia che prevede la riorganizzazione degli uffici territoriali di governo (prefetture, questure, motorizzazione civile etc etc) in base al nuovo assetto. Dunque anche gli altri uffici su base provinciale saranno di fatto dimezzati. Al termine di questo processo sarà possibile calcolare gli effettivi risparmi che comporterà l'intera riforma".

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mini congresso_PdSERRA SAN BRUNO - Il Pd, a livello nazionale, ha fatto una scelta - quella di sostenere il governo Monti - che sicuramente avrà avuto i suoi lati negativi. Una decisione 'responsabile', secondo alcuni. Responsabilità, appunto, dovuta dal fatto che, ad oggi, è alquanto impossibile pensare di andare ad elezioni anticipate con una legge elettorale che non consente neppure di eleggere i propri rappresentanti in Parlamento. Il governo Monti, però, è ormai in carica da circa un anno. E in dodici mesi, di cose, se ne sarebbero potute fare. Checchè se ne dica, questo governo, già dall'inizio, era ampiamente prevedibile che non potesse difendere gli interessi di lavoratori, pensionati e disoccupati. Mentre, però, i partiti in ambito nazionale stanno cercando di capire quali potrebbero essere le alleanze in vista delle prossime consultazioni elettorali in programma nel 2013, il Pd a livello locale - e soprattutto in Calabria -  è impegnato nella stagione dei congressi. Nella serata di ieri, infatti, i democrat si sono riuniti presso sede sita nel centralissimo corso Umberto per eleggere i nuovi organismi dirigenti. Paolo Reitano, coordinatore uscente, è stato riconfermato alla guida del partito; mentre la segreteria, che avrà il compito di coadiuvare Reitano in questo difficilissimo cammino, sarà composta da Rosanna Federico, Luigi Tassone, Tommaso Grupillo, Marco Malvaso, Raffaele Pisani, Salvatore Vellone, Giuseppina Manganaro e Maria Rosaria Franzè.  Nel corso del congresso, da sottolineare gli interventi di Enzo Insardà, componente della federazione provinciale dei democrat, secondo il quale 'è neccessario che il Pd, soprattutto nella provincia di Vibo, si impegni per dotarsi degli organismi dirigenti previsti dallo Statuto. Noi, come Partito democratico - ha aggiunto Insardà - siamo consapevoli della fase piuttosto delicata che sta vivendo l'intera classe politica. Allo stesso tempo, però, è giusto che il Pd si renda come protagonista, per un cambiamento reale nel nostro Paese'. Luigi Tassone, segretario provinciale dei Gd, riferendosi proprio alla scelta del partito di appoggiare l'esecutivo guidato da Mario Monti, ha parlato di scelta 'responsabile', pur avvertendo la necessità di 'andare oltre questo governo' e 'costruire, soprattutto a livello locale, una forza politica che discuta di problemi seri'. Sullo smantellamento del locale presidio ospedaliero, da Tassone sono piovute critiche nei confronti del commissario ad acta, Giuseppe Scopelliti. Perplessità, queste, sollevate anche dal capogruppo del Pd in Consiglio comunale, Rosanna Federico. In mezzo, gli interventi di Domenico Dominelli, Francesco Scopacasa e Vincenzo Molinaro. Presente anche il consigliere regionale Bruno Censore che, si, ha bocciato in toto l'operato dell' esecutivo regionale, anche sul fronte sanitario, dimenticandosi, però, che nella giunta Loiero - e, dunque, quando il Pd era maggioranza alla Regione - a Serra è stato chiuso il reparto di Ginecologia - Ostetricia. La chiusura dei lavori è stata affidata al neo segretario cittadino, Paolo Reitano, il quale ha inteso ringraziare tutti gli iscritti per la 'fiducia accordatagli'. I componenti della segreteria faranno parte di diritto del direttivo di circolo, che pertanto, oltre agli stessi, risulta così composto: Domenico Dominelli, Luigi Tassone, Enzo Iorfida, Vincenzo Damiani, Franco Polito, Salvatore Luciani, Domenico Pupo Cuteri, Giuseppe Calabretta, Vincenzo Mamone, Francesco Bonazza , Giuseppe Schiavello e Mirko Miladinski.

 

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