«Dopo il sopralluogo effettuato il 29 febbraio scorso dalla soprintendenza archeologica della Calabria insieme con la soprintendenza Belle Arti e Paesaggio, dai funzionari Alfredo Ruga (archeologo) e dagli architetti Dario Dattilo e Roberta Filocamo, sul sito delle Reali Ferriere è stata autorizzata una campagna di scavi con finalità conoscitive più ampie ed articolate che mirino ad eliminare tutte le superfetazioni degli ultimi decenni che hanno trasformato i vari terrazzamenti, al fine di acquisire elementi utili alla progettazione esecutiva di interventi che mirano all’ampliamento delle conoscenze, al restauro e alla valorizzazione dell’importantissimo sito di archeologia industriale»

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mini bambinimongianaMONGIANA - Si è conclusa nella giornata odierna, su iniziativa dei Ministeri dei Beni Culturali e della Pubblica Istruzione, la manifestazione dal titolo "Libriamoci", che ha preso il via mercoledì scorso in tutti gli istituti scolastici del Paese. Anche il piccolo centro del Vibonese ha deciso di aderire a questa iniziativa e, nella mattinata di oggi, alle ore 11.00, presso la sala congressi del “Museo delle Reali Ferriere Borboniche”, alla presenza del primo cittadino, Bruno Iorfida, del dirigente scolastico Tiziana Furlano, degli studenti dell’istituto Comprensivo di Fabrizia, plesso scolastico di Mongiana, e della Pro loco di Mongiana, si è tenuto un incontro con gli studenti, nel corso del quale lo stesso Iorfida ha letto un brano sulla storia di Mongiana, oltre ovviamente anche altri testi scelti direttamente dagli studenti . La manifestazione ha l’obiettivo di sensibilizzare i ragazzi alla lettura e di stimolare la curiosità e la voglia di sapere e conoscere l’identità culturale del proprio paese. Al termine della manifestazione, il Comune ha provveduto a donare alla scuola un libro sul paese delle Ferriere a ricordo della giornata trascorsa assieme. 

 

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Mongiana 006Il paventato trasferimento della sede provinciale del distretto aziendale Calabria Verde, da Mongiana a Serra San Bruno, sta provocando non poca discordia sia nella cittadina delle Reali Ferriere, sia in altri comuni limitrofi quali Fabrizia e Nardodipace, da dove provengono gran parte dei lavoratori in forza all’ente. Proprio l’amministrazione comunale di Mongiana, per opporsi al provvedimento, ha convocato un Consiglio comunale ad hoc che si svolgerà domani dalle ore 17.30 presso la sala convegni del Museo delle Ferriere. Si tratterà di una seduta “allargata” in quanto al Consiglio è prevista anche la partecipazione di altre compagini amministrative afferenti ai comuni vicini, direttamente interessati dal provvedimento.

All’ordine del giorno un unico punto: discussione e determinazione sulla delibera n. 53 dello scorso 31 luglio 2014, attraverso la quale è stato disposto il trasferimento del distretto dell’ex Afor in altra sede. È chiaro che oltre agli amministratori, anche le comunità interessate dal caso siano ormai in tumulto per un provvedimento che arrecherebbe ulteriore depauperamento ad un territorio divenuto ormai marginale e che porterebbe alla perdita di un importante riferimento istituzionale, soprattutto in materia di territorio e deforestazione, che ha sede a Mongiana sin dagli anni settanta.

In risposta alle contestazioni sollevate, dunque, da più parti, a rispondere è stata nei giorni scorsi proprio l’azienda Calabria Verde, spiegando come si sia resa necessaria l'ubicazione degli uffici in altra sede per via dell’accorpamento con la Comunità Montana. Condizione che avrebbe dunque determinato l’esigenza di individuare un edificio di dimensioni maggiori, capace di ospitare contestualmente il personale dei due enti.

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reali ferriereOn the news di sabato 9 agosto, a partire dalle ore 10.00, sulle frequenze di rs98, è speciale: “Promozione e valorizzazione della cultura in Calabria”. L'azione sinergica tra la Regione, il Comune e la Proloco di Mongiana, con l'inizio dell’estate ha permesso un notevole incremento di visitatori al Museo delle Reali Ferriere.

Se ne palerà nello studio radiofonico del programma condotto da Antonio Zaffino e Francesca Onda con ospiti, per l'occasione, il sindaco di Mongiana Bruno Iorfida; il professore Danilo Franco, esperto di archeologia industriale ed il presidente della Proloco di Mongiana Francesco Aloi. In collegamento telefonico l'assessore regionale alla Cultura Mario Caligiuri.

Segui il programma anche in streaming all’indirizzo: http://tunein.com/radio/Radio-Serra-RS-980-s3103/
Consulta l’archivio di On the news: http://www.mixcloud.com/OnTheNewsReloaded/

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mini mongianaMONGIANA - Provengono dall' Africa e, precisamente, da Senegal, Mali, Gambia, Nigeria, Costa d'Avorio e Guinea i cinquanta profughi arrivati pochi giorni fa nel paese delle Reali Ferriere. Sono tutti uomini e, tra questi, c'è anche un minore. Una volta partiti da Catania con un volo charter, i rifugiati sono atterrati all'aeroporto di Lamezia Terme, dopodichè sono stati accompagnati a Mongiana, dove appunto verranno ospitati in due strutture del piccolo centro del Vibonese, nell'attesa di trovare loro una sistemazione definitiva. Si tratta, in sostanza, di un'operazione portata avanti sia dalla Prefettura che dall'ufficio stranieri della Questura di Vibo, che rientra nell'ambito di un progetto avviato dal Ministero dell'Intero, grazie anche al contributo fattivo dell'associazione  "Cooperazione sud per l'emergenza Europa", che ha provveduto a trovare ospitalità e alloggio ai rifugiati. In tale direzione, da sottolineare anche la macchina della solidarietà avviata dalla Pro-loco del paese delle Reali Ferriere, anche attraverso la disponibilità della popolazione, che ha deciso dunque di aiutare i migranti, mettendo a disposizione vestiario e cibo. A dare il proprio contributo all'importante operazione anche i carabinieri della stazione di Fabrizia. Non è il primo flusso di migranti africani nella nostra provincia. Già nelle scorse settimane, infatti, altri rifugiati sono giunti nei comuni di Dasà e Arena. 
 
 
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mini reali_ferriereÈ stato - per produttività ed estensione - il maggiore complesso siderurgico del Regno delle Due Sicilie. Fondato nella seconda metà del ‘700 dalla dinastia dei Borbone di Napoli, le Reali ferriere ed Officine di Mongiana, sono state parte integrante del complesso industriale e militare del Regno. Un vero e proprio Villaggio Siderurgico, impianto di base per la produzione di materiali e semilavorati ferrosi poi rifiniti in loco o in altri stabilimenti. Arrivò alla fine dell’800 a contare fra le proprie file ben 1.500 operai. Fu poi il processo di unificazione politica della penisola – con l’avvento del governo sabaudo – a porlo in secondo piano fino ad indurlo verso un rapido ed irreversibile declino, che lo portò alle soglie del ‘900 a cessare la propria attività. 
 
Il polo siderurgico, ormai inattivo quindi da oltre 100 anni, diventa oggi un museo: Il Museo delle Reali Ferriere Borboniche, che verrà inaugurato domani a Mongiana alla presenza del presidente della Regione Giuseppe Scopelliti. La presentazione ufficiale inizierà alle ore 10, con un convegno pubblico introdotto dal presidente della Commissione straordinaria del Comune di Mongiana, Carolina Ippolito, seguita dagli interventi del progettista Arch. Gennaro Matacena, del presidente della Fondazione “Napoli Novantanove” Mirella Barocco, del direttore della Sovrintendenza dei Beni Culturali della Calabria Francesco Prosperetti e dall’Assessore Regionale alla Cultura Mario Caligiuri. Il programma della manifestazione prevede anche le testimonianze scientifiche dei professori Vittorio Daniele e Nicola Ruggieri, rispettivamente delle Università MagnaGræcia di Catanzaro e dell’Università della Calabria.
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Mercoledì, 04 Aprile 2012 16:52

L'imprenditore in camicia rossa

mini Fazzari_AchilleLa storia di Achille Fazzari s’intreccia con quella di un modesto regno del nord, il Regno di Sardegna di Vittorio Emanuele II di Savoia, che irrompe nella vita di un piccolo paese del sud – Mongiana - nel cui ventre giaceva il più importante insediamento siderurgico del Regno delle due Sicilie, le Reali Ferriere Borboniche. Achille Fazzari è un personaggio alquanto controverso: emigrato in America con la qualifica di sarto, dopo essere rientrato in Italia prese parte alla spedizione dei Mille divenendo fraterno amico di Giuseppe Garibaldi; successivamente fu deputato dello Stato unitario per due legislature e fu coinvolto in una colossale truffa ai danni di quest’ultimo. Prima dell’Unità d’Italia Mongiana era un piccolo borgo nel cui territorio esisteva il più importante polo siderurgico del regno borbonico che a sua volta era considerato la terza potenza industriale del ferro su scala europea. I regnanti borbonici, in maniera frettolosa e senza studi di fatto, avevano deciso di costruire le Ferriere in questo posto per tre ragioni: la presenza di importanti corsi d’acqua  quali il torrente Ninfo e il fiume Allaro che fornivano l’energia per il movimento delle macchine delle ferriere, i folti boschi di castagno e faggio necessari per la produzione del carbone con cui venivano nutriti gli altiforni per la fusione, e le vicine miniere di Pazzano che fornivano il minerale da cui si estraeva il ferro.

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