Sabato, 07 Aprile 2012 01:00

Il Prisma/6. Un calvario

mini IMG_0136_800Il Prisma (rubrica fotografica settimanale a cura di Filippo Rachiele).

La copertina della rubrica si intitola "Pianoforte".

"C'è a chi piace suonare, a chi cantare e a chi scrivere libri a me piace scattare foto...".

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Sabato, 31 Marzo 2012 13:37

Loiero a Serra lancia l'Mpa

mini Loiero_a_SerraSERRA SAN BRUNO – Di fronte alla crisi dei partiti nazionali tradizionalmente intesi è necessario rispondere con partiti territoriali capaci di recepire le istanze del territorio e dare risposte. Di tutto questo, della federazione tra “Autonomie e diritti” di Agazio Loiero e “Movimento per le autonomie” di Lombardo, si è discusso alla manifestazione promossa e tenutasi sabato scorso a Palazzo Chimirri dall’ex sindaco di Serra San Bruno Raffaele Lo Iacono che di recente ha intrapreso proprio questa strada. Ad aprire gli interventi è stato il componete del locale circolo Nazzareno Salerno che ha evidenziato come dalla sconfitta elettorale della lista “La Serra” nasce questo nuovo gruppo con l’intenzione di «non correre da soli, ma vivere di alleanza e collaborazione per sconfiggere la maggioranza che governa Serra». Il coordinatore cittadino Valeria Giancotti ha sottolineato come «la presenza del presidente Loiero nel nostro territorio è indicativa dell’importanza che assumiamo» dicendosi successivamente «orgogliosa di essere meridionale». Secondo Vincenzo Albanese «l’Mpa nasce dal sud che vive un disagio sociale , ciò che è necessario è riflettere sul ruolo della politica». Il coordinatore provinciale Angelica Carnovale ha esordito dicendo che «i problemi sono tanti ma la gente ci ascolterà, c’è bisogno di rinnovamento». Territorialità, rappresentanza e interessi del mezzogiorno, questi secondo il coordinatore regionale Bianca Rende sono i pilastri a cui si riferisce l’autonomismo meridionale «oggi – ha detto la Rende – siamo cittadini di serie b. Di certo non vogliamo separare il paese ma intendiamo ribadire le ragioni della coesione». L’ex primo cittadino serrese si è soffermato a lungo sulla situazione politica locale che ha visto la disfatta del centrosinistra alle amministrative dello scorso anno. «Abbiamo avuto un enorme potere – ha detto Lo Iacono – ma siamo implosi» e riferendosi al consigliere regionale del Pd Bruno Censore suo ex alleato «ha saccheggiato un tesoro anche nostro». Lo Iacono crede «in un progetto comune con gli amici di ieri, non è avendo la tessera di un partito nazionale che si è uomini di partito o della nazione». Per quanto concerne l’amministrazione comunale serrese targata Pdl con a sindaco Bruno Rosi «governa con il 34 % dei consensi contro il 66 dell’opposizione. Al momento in comune si sta vivendo un momento di ombre ed omertà, il paese è governato da una banda di scalmanati, una sorta di “Armata Brancaleone”». Articolato l’intervento dell’ex presidente della regione Calabria Agazio Loiero che ha sottolineato come «qui si sono poste le basi per una classe dirigente nuova, certo è che alla fine della mia carriera politica avrei potuto starmene a casa ed invece ho abbracciato la causa dell’autonomia. Il tipo di partito generalista – ha detto Loiero – che rappresenta tutti dal Trentino alla Sicilia non esiste più, per demerito della lega esiste solo l’egoismo del territorio rappresentato da piccoli partiti». Al tavolo dei relatori presenti anche Alfonso Scoppetta e Bruno Iovine.

 

(articolo pubblicato su Il Quotidiano della Calabria)

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mini enzo ciconteTerremoto politico a Catanzaro, dove il rebus della candidatura a sindaco del neo costituito Terzo Polo, o Polo di Centro, continua a non sciogliersi. Martedì Enzo Ciconte, consigliere regionale, aveva ricevuto l'investitura ufficiale dall'Udc romano, direttamente da Casini e Cesa. Sembrava ormai tutto deciso, e invece oggi è arrivato il ritiro di Ciconte, che ha annunciato di rinunciare alla candidatura. I partiti del Terzo Polo catanzarese, Udc compreso, avevano già ufficializzato la decisione di correre in autonomia con un proprio candidato, ma adesso la rinuncia di Ciconte getta nell'insicurezza la coalizione centrista. ''Ad un cartello elettorale vincente - ha detto Ciconte - deve corrispondere una visione unitaria. Poiche' conosco la mia determinazione ritengo che non vi siano le condizioni necessarie perche' cio' possa realizzarsi''.

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mini minoranza_serraSERRA SAN BRUNO – I quattro esponenti della minoranza in seno al Consiglio comunale serrese sono determinati a chiedere al prefetto se nell’amministrazione comunale “esistono ancora le condizioni, sotto ogni profilo incluso quello della legalità, per gestire la cosa pubblica”. Il concetto è stato ribadito più volte nel corso della conferenza stampa indetta dall’opposizione all’indomani della seduta di Consiglio in cui l’ex assessore Bruno Zaffino ha chiesto platealmente al sindaco Bruno Rosi di dire tutta la verità sulla sua estromissione improvvisa dalla giunta, provocando la reazione della minoranza che si è autosospesa dal Consiglio in attesa di chiarimenti con il prefetto.

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Domenica, 19 Febbraio 2012 17:05

VANGELO 'A PROSTATA (del Nazzareno)

mini schiumaQueste sono le parole segrete che il Colonnello Giardina ha detto e il Presidente del Tribunale ha trascritto:

1) Egli disse: "Chiunque trova la spiegazione di queste parole gusterà il 41 bis".

2) Il colonnello disse: "Coloro che cercano cerchino finché troveranno. Quando troveranno, resteranno commossi. Quando saranno turbati si stupiranno, e regneranno su Reggio".

3) Il colonnello disse: "Se i vostri capi vi diranno, 'Vedete, l'Altissimo è nei cieli', allora gli uccelli dei cieli vi precederanno. Se vi diranno, 'È nei mari', allora i pesci vi precederanno. Invece, la 'ndrangheta è dentro di lui e fuori di lui. Quando li conoscerete sarete riconosciuti, e comprenderete di essere figli del Boss vivente. Ma se non li conoscerete, vi romperete il culo di lavoro, allora vivrete in miseria, e sarete la miseria stessa".

4) Il Colonnello disse: "L'Altissimo non esiterà a chiedere a un bambino di sette giorni dov'è il suo biberon, e glielo fotterà. Perché molti dei primi saranno ultimi, e diventeranno tutt'uno".

5) Il Colonnello disse: "Sappiate cosa vi sta davanti agli occhi, e quello che vi è nascosto vi sarà rivelato.
Perché nulla di quanto è nascosto non sarà rivelato".

6) Gli amici degli amici gli chiesero e dissero: "Vuoi che digiuniamo? Come dobbiamo rubare? Dobbiamo estorcere? Quale dieta dobbiamo osservare?"

7) Il Colonnello disse: "Non mentite, e non fate ciò che odiate, perché ogni cosa è manifesta in Procura. Alla fine, nulla di quanto è nascosto non sarà rivelato, e nulla di quanto è celato resterà nascosto".

8) Il Colonnello disse: "L'uomo è come un Procuratore saggio che gettò la rete in mare e la ritirò piena di piccoli pesci. Tra quelli il pescatore saggio scoprì un ottimo pesce grosso. Rigettò tutti gli altri pesci in mare, e poté scegliere il pesce grosso con facilità. Chiunque qui abbia due buone orecchie ascolti!"

9) Giardina disse: "Vedete, l'Altissimo uscì, prese una manciata di voti e uscì. Alcuni voti li prese dalla 'ndrangheta, e gli uccellini vennero a registrarli. Altri vennero dalla massoneria, e misero radici e produssero euri. Altri vennero dai coglioni che ancora credono nel Berlusca, e brutti coglioni soffocarono e furono mangiati dai vermi. E altri caddero sul lido dell'Oasi, e produssero un buon raccolto, che diede il sessanta per uno e il centoventi per uno".

10) Nino Fiume disse: "Ha appiccato fuoco al mondo, e guardate, lo cura finché attecchisce".

11) Il Nazzareno disse: "Questo ospedale scomparirà, e quello sopra pure scomparirà. I morti non sono vivi, e i vivi non morranno. Nei giorni in cui votaste ciò che era morto lo rendeste vivo. Quando sarete nella luce dell'ambulanza che vi porta a Germaneto, cosa farete? Un giorno l'avevate a Serra e non capivate. Ma quando capiterà a voi, cosa farete?"

12) I coglioni dissero al Nazzareno: "Sappiamo che tu ci lascerai. Chi sarà la nostra guida?" Il Nazzareno disse loro: "Dovunque voi siate dovete andare da Umile da Acqua Marcia, per amore del quale arriva nei rubinetti merda e terra".

13) Umile disse ai suoi discepoli: "Paragonatemi a qualcuno e ditemi come sono". Il feroce Salatino gli disse: "Sei come un Umile messaggero". Penzo De Caria pensò: "Sei come un filosofo sapiente". Bracaluni gli disse: "Maestro, la mia bocca è totalmente incapace di esprimere a cosa somigli". Umile disse: "Non sono il tuo maestro. Hai bevuto, e ti sei ubriacato dell'acqua di merda che ti ho offerto". E lo prese con sé, e gli disse tre cose. Quando Bracaluni tornò dai suoi amici questi gli chiesero: "Cosa ti ha detto Umile?" Bracaluni disse loro: "Se vi dicessi una sola delle cose che mi ha detto voi raccogliereste delle pietre e mi lapidereste, e del fuoco verrebbe fuori dalle rocce e vi divorerebbe".

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mini neve3_8Riceviamo e pubblichiamo: Ancora neve e disagi si registrano sui rilievi montuosi delle Serre Vibonesi. A soffrire di più sono le popolazioni di quei comuni e di quelle frazioni che non riescono ad uscire dall’emergenza a causa delle copiose nevicate che ormai da dieci giorni si rinnovano incessantemente sui rilievi posti anche a bassa quota. “Il disagio maggiore – ha sostenuto con preoccupazione il coordinatore del Pd di Cassari, Nazzareno Salvatore Franzè – è quello relativo alle condizioni in cui versano le strade di collegamento tra i Comuni di Nardodipace, Fabrizia e Mongiana che non consentono una agevole circolazione di veicoli e mezzi neanche verso Serra San Bruno, sede dell’ospedale, e verso le molte frazioni e contrade che sono quasi completamente isolate. I contadini stanno vivendo la terribile angoscia di non poter soccorrere il bestiame che da parecchi giorni è chiuso nelle stalle senza possibilità di avere foraggio o altri alimenti. Il rischio maggiore è che le conseguenze di queste abbondanti nevicate – ha detto Franzè - si ripercuotano pesantemente su quelle famiglie che vivono già situazioni economiche precarie e fanno affidamento sull’allevamento di pochi capi per il mantenimento delle proprie famiglie. Allo stesso tempo, occorre che si intervenga al più presto per liberare i tetti delle case dal peso della neve che non accenna minimamente a sciogliersi e che rischia di compromettere irrimediabilmente la stabilità delle abitazioni. Anche l’approviggionamento dei viveri nei paesi comincia a scarseggiare a causa della difficoltà che incontrano i fornitori per raggiungere i comuni posti a quota più elevata. L’intera economia di questi comuni è bloccata e una delle cose più gravi è che non si intravedono vie d’uscita prima dei prossimi giorni, quando le condizioni climatiche dovrebbero cambiare”. L’allarme lanciato da Franzè, insomma, è rappresentativo di una situazione che ormai appare veramente al collasso e che necessita di un intervento che vada oltre gli sforzi e le risorse delle amministrazioni locali. “Faccio appello alla sensibilità di tutte le autorità e del signor Prefetto - ha detto il coordinatore del Pd delle Serre – affinché sia dichiarato lo stato di calamità naturale anche per i comuni come Nardodipace, Fabrizia e Mongiana dove una prima conta dei danni ha già raggiunto cifre elevate, nonostante siano ancora tante le abitazioni in cui la stima è difficile a farsi. Riprendere la vita di sempre – ha concluso Franzè - appare veramente difficile senza l’aiuto delle istituzioni che possano risollevare le tante comunità pesantemente provate dalla calamità di questi giorni”.

Nazzareno Salvatore Franzè

Coordinatore Pd di Cassari

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 mini il sindaco di Serra San Bruno Bruno RosiSERRA SAN BRUNO – Per chiudere le polemiche e sottolineare come "a Serra si è fatto sciacallaggio politico" il sindaco Bruno Rosi ha indetto una conferenza stampa alla quale ha partecipato tutto lo stato maggiore dell’amministrazione comunale targata Pdl. Oggetto dell’incontro con i giornalisti la storica nevicata che ha messo in ginocchio il comprensorio montano e le iniziative intraprese dall’esecutivo cittadino per fronteggiare l’emergenza. Nel mirino del primo cittadino quei "soggetti a causa dei quali la gente si sta disamorando della politica" mentre per quanto riguarda la nevicata record che ha coperto la cittadina della Certosa sotto una coltre bianca di 80 cm "è stato un evento eccezionale che a memoria d’uomo non si ricorda, se pur prevedibile grazie all’allerta meteo, non ci aspettavamo un evento di tale intensità". Per quanto riguarda le iniziative intraprese dall’amministrazione comunale, su una cosa il sindaco è stato chiaro "abbiamo lavorato tutti, amministratori, dipendenti, protezione civile, Corpo Forestale, Afor, Lpu e Lsu, Enel, Anas, Vigili del Fuoco, Carabinieri e Polizia, protezione civile, Esercito e Parco delle Serre", e ringraziamenti particolari "al geom. De Francesco che ha coordinato il Com., al comandante dei vigili urbani Mannella e soprattutto al Prefetto di Vibo Valentia Michele Di Bari che ha voluto rendersi conto di persona della situazione". Altrettanto chiaro è stato nel definire alcuni enti come "assenti", un esplicito riferimento all’amministrazione provinciale di Vibo Valentia, rea di aver lasciato impraticabile la strada che da Brognaturo porta all’invaso dell’Alaco dove a causa delle nevicate c’è stata l’interruzione dell’energia elettrica che ha causato, a Serra, lo stop dell’acqua potabile per 24 ore, a proposito del quale, il primo cittadino ha messo a disposizione un camion di bottiglie di acqua potabile che è stata distribuita ai cittadini. Proprio a tal proposito ha detto il primo cittadino "non è pensabile che l’invaso dell’Alaco che serve comuni del vibonese, del catanzarese e del reggino, sia sprovvisto di almeno due generatori per fare fronte alle emergenze". Non sono mancate critiche nei confronti della situazione dell'ospedale: "in 12 ore – ha detto Rosi – siamo intervenuti 5 volte per garantire agli utenti il raggiungimento dell’ospedale. La cosa grave è che il nosocomio di Serra è stato dotato di una sola ambulanza, senza gomme antineve e provvista di catene che si sono spezzate nella notte, per averne delle nuove c’è voluto il pomeriggio del giorno dopo. Abbiamo accompagnato i dializzati di Serra nel tragitto casa ospedale e ritorno, abbiamo garantito il cambio turno del personale medico e paramedico, abbiamo reso libera e disponibile la pista dell’elisoccorso e fornito i ricoverati di pane". Da quanto sarebbe stato fatto per le sorti degli ammalati e per come è stata gestita la situazione del nosocomio cittadino, secondo Bruno Rosi il messaggio è univoco: "L’amministrazione comunale ha a cuore le sorti dell’ospedale". Quello di cui il primo cittadino si è dimostrato certo è che "la macchina amministrativa ha funzionato bene, solo chi non opera non commette errori". Il vicesindaco Gerardo Bertucci, dal canto suo ha stigmatizzato alcuni comportamenti individuali di "minacce d’incatenamento davanti al comune" e le richieste personali di quella parte di cittadini che si sarebbe dimostrata insensibile alle esigenze generali che stavano alla base dell’emergenza di cui si stava occupando l’esecutivo cittadino serrese. Il coordinatore locale della protezione civile Antonio Carnovale ha voluto ringraziare "di cuore tutti i volontari" che sono stati in prima linea durante l’emergenza neve e che si sono "attivati immediatamente sia nelle strade del centro storico di Terravecchia che in quelle di Spinetto per alleviare i disagi di chi non poteva uscire di casa. Abbiamo – ha detto – fatto la spola tra le farmacie e le case".

Sulla stessa linea del sindaco anche il coordinatore cittadino del Pdl, Antonio Gambino, che ha affidato le sue valutazioni ad una nota stampa diffusa nel pomeriggio di ieri. “In tutte le situazioni di emergenza  - si legge nella nota - è necessario mettere da parte le polemiche pretestuose volte ad addossare responsabilità all’avversario politico con l’intento di ricavarne benefici elettorali e prestare la propria collaborazione per affrontare la difficoltà delle circostanze. In queste occasioni è infatti prioritario guardare all’interesse collettivo invece di abbandonarsi ad esternazioni gratuite di dubbio gusto che mal si conciliano con il normale funzionamento della società civile. Tengo a sottolineare che, in questi giorni, l’amministrazione comunale ha operato con prontezza individuando le priorità ed intervenendo con efficacia e determinazione. Va apprezzata la capacità del sindaco Bruno Rosi - aggiunge Gambino - di prendere decisioni in tempi brevi e la disponibilità di assessori e consiglieri che, oltre a fornire un apporto di carattere organizzativo, sono stati sempre presenti e, laddove i problemi apparivano più gravi, non hanno mancato di intervenire materialmente. In un contesto eccezionale, vi è stata prontezza d’azione e, a differenza di altre realtà, non vi è stata titubanza e non è stato perso tempo prezioso. Se nell’arco di una giornata i disagi sono stati ridotti va dato merito anche alla protezione civile, alla prefettura, all’esercito e alle forze dell’ordine che hanno lavorato in sintonia con la direzione del Com.”


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mini comitato-commerciantiSERRA SAN BRUNO – La lotta a difesa dell’ospedale “San Bruno” non si ferma. All’assemblea convocata dal Comitato civico Pro-serre per la dichiarazione dello stato di agitazione e la successiva proclamazione dello sciopero generale, ieri sera a palazzo Chimirri, c’erano cittadini, commercianti, esercenti e imprenditori, ma soprattutto le sigle sindacali che unanimi hanno accolto la proposta del Comitato. Dunque, sì allo sciopero generale per protestare contro la chiusura del nosocomio serrese che a fine marzo non avrà i numeri per essere mantenuto. Ad aprire gli interventi il presidente del comitato Salvatore Albanese, che ha sottolineato come col piano di rientro si è creato “un divario netto tra quello che chiedono i cittadini e le scelte della politica. Se la sanità è malata – ha aggiunto – la colpa è di chi ha amministrato la cosa pubblica negli ultimi decenni.

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