Stravolgimenti all’interno dell’esecutivo comunale di Serra San Bruno sono già attesi nelle prossime ore. È di questa mattina infatti il provvedimento attraverso il quale il primo cittadino Luigi Tassone ha accelerato i tempi per la rimodulazione dell’assetto interno alla giunta.

Una decisione presa in maniera assai celere, a poche ore di distanza dall’invito di cinque dei componenti della maggioranza (Francesco Zaffino, Maria Rosaria Franzè, Gina Figliuzzi, Adele La Rizza e Antonio Gallè) che avevano esortato il sindaco a rivedere le gerarchie interne a seguito della fuoriuscita dal Pd di Valeria Giancotti, Brunella Albano e Walter Lagrotteria.

Ora il grande punto interrogativo riguarda chi dei consiglieri comunali di maggioranza verrà estromesso dal nuovo esecutivo assieme ai tre dissidenti. Disponibili quattro poltrone in giunta (una spetta al sindaco) per i cinque “superstiti”. Intanto inizia a muoversi anche tutto il resto del mondo politico locale andato di recente un po’ in letargo e destato all’improvviso da quel fulmine a ciel sereno rappresentato dalle defezioni in casa Pd e che ha causato le conseguenze odierne anche sull’assetto interno all’amministrazione comunale (qui i retroscena anticipati dal Vizzarro). In casa “Liberamente”, passando dunque agli scranni dell’opposizione, la sensazione è che il gruppo dei consiglieri di minoranza stia restando in attesa dell’evolversi dei fatti, pronti, nel caso in cui si presentasse l’occasione, a dare la mazzata definitiva al mandato Tassone in accordo proprio con Giancotti, Lagrotteria e Albano. Ma per avere i numeri utili alla sfiducia qualche colpo in tal senso dovrebbe batterlo anche l’altro consigliere comunale di minoranza Jlenia Tucci (In alto volare), che rappresenta forse la vera incognita e che non è poi così scontato che possa decidere di contribuire a staccare anticipatamente la spina all’amministrazione in carica.

Accordi trasversali potrebbero dunque favorire la sopravvivenza al sindaco Tassone, ma si tratterebbe comunque di un’amministrazione acciaccata, che assai difficilmente in tali condizioni potrebbe proseguire il cammino verso la scadenza naturale del mandato. Una scadenza lontana ancora oltre due anni con in mezzo, soprattutto, diverse competizioni elettorali. In primis, quella che si dovrebbe celebrare nei prossimi mesi con le elezioni Regionali.

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