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Direttore responsabile: Bruno Greco
Redazione: Salvatore Albanese, Alessandro De Padova
Reg. n. 4/2012 Tribunale VV
Riceviamo e pubblichiamo
Ritengo che il bilancio sia il massimo atto di indirizzo politico di cui un’amministrazione dispone e che forse, in questo caso, era necessaria una maggiore attenzione nelle scelte politiche che hanno orientano questo documento programmatico.
L'impressione, invece, è che si sia scelta la continuità con la precedente amministrazione comunale. In tal senso avrei voluto già vedere alcuni segnali di una nuova strategia politica e che questo bilancio potesse, quindi, tradurre in numeri quanto sentito in campagna elettorale. Ma niente di tutto questo ho visto né sentito. Ho ascoltato solo una ripetizione di numeri e ho verificato la carenza di quegli impegni programmatici presi con gli elettori. Vorrei capire quali sono stati gli investimenti e le priorità che questa amministrazione ha seguito per ciò che riguarda la promozione turistica; quante risorse ha destinato alla cultura; quante all’assistenza e alla spesa sociale; quante all'innovazione tecnologica. Avrei voluto comprendere come l’impostazione politica della giunta Costa si è tradotta, in questo documento contabile, in quell’annunciato cambio di rotta rispetto al passato.
Dalla lettura dei dati non risulta nulla tutto ciò e manca, soprattutto, un orizzonte cui questa città deve tendere, una visione strategica, una progettualità nel recupero delle risorse. Si continua a far valere la leva fiscale come elemento di centralità del bilancio, mentre nessuna strategia viene posta in essere per abbassare le tasse ai cittadini che si trovano a pagare per servizi di scarsa qualità e molte volte non erogati. Mi sarei aspettato una previsione di riduzione dei tributi per la raccolta dei rifiuti, prevedendo l'avvio della raccolta differenziata che comporta tra l'altro minori costi di conferimento in discarica e quindi minori spese per i cittadini. Ma neanche di tutto questo vi è traccia. Il bilancio si regge solo sui tributi locali e, per come rilevato dall'organo di revisione, il suo equilibrio sarà facilmente messo in discussione se non saranno esigibili gli oltre 7 milioni di euro che si spera di recuperare dalla riscossione delle somme dovute per il servizio idrico. Nessuna valutazione strategica è stata fatta sulle società partecipate dal Comune, questione che avrebbe meritato un maggior approfondimento.
Sulle singoli voci di spesa, poi, emergono tutte le contraddizioni fin qui segnalate. La giunta Costa prevede di impegnare più risorse per il taglio di alberi pericolosi (80.000 euro) e per la lotta al punteruolo rosso (27.000 euro) che per la manutenzione delle scuole materne (1.300 euro), per la manutenzione delle scuole elementari (circa 13.000 euro), per la manutenzione delle scuole medie (circa 15.000), per il mantenimento e funzionamento degli asili nido comunali (40.000 euro). Inoltre apprendiamo che si prevede di spendere per la manutenzione ordinaria della biblioteca la somma di 16.900 euro, nonché 8.500 euro di spese Enel e 10.000 euro di gasolio per riscaldamento benché la struttura sia inagibile e non utilizzata. Ancora, 250.000 euro per la gestione del canile comunale, oltre 141.000 euro per spese di mantenimento del verde pubblico, 210.000 euro per custodia e manutenzione delle ville e dei parchi comunali, oltre 135 mila euro per gestione del verde pubblico e oltre 46.000 euro per la convenzione con il Consorzio di bonifica che si riteneva fosse gratuita.
Da questi numeri si evince come il verde pubblico di Vibo Valentia, nel solo 2015, sarà curato come i giardini di Versailles, mentre i cittadini che frequentano i nostri parti ne conoscono bene le reali condizioni.
Come temevamo non c'è nulla per la cultura, nulla per la stagione teatrale, ma sopratutto non vi sono risorse per i più poveri e per le politiche il sociali, dove gli unici investimenti saranno quelli già previsti da precedenti finanziamenti.
Un plauso particolare va poi fatto ai Vigili urbani che riescono ad effettuare il loro gravoso servizio benché al settore siano destinate poche risorse, visto che in bilancio ci sono appena 7.600 euro per le spese del parco mezzi e si prevedono per manutenzione e spese di funzionamento dell’ufficio appena 9.000 euro, più 14.000 euro per le spese di manutenzione degli automezzi.
Invito tutti a verificare qual è lo stato dei mezzi in dotazione alla Polizia municipale e a considerare come e in che misura si possa dare il senso della presenza dell’autorità e dell’Amministrazione comunale in questa città. Occorre capire che discutendo di bilancio non si discute solo di numeri ma della vita dei cittadini. Esso non è un mero atto ragionieristico ma è un atto politico a tutti gli effetti che va discusso, analizzato e reso noto ai cittadini che possono così avere contezza della totale incoerenza di fondo rispetto a quanto espresso in campagna elettorale dall’attuale Amministrazione comunale.
Antonio Lo Schiavo
Capogruppo di “Pd e indipendenti”
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