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Direttore responsabile: Bruno Greco
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Erano passati pochi minuti dalla chiusura degli uffici elettorali di Palazzo Luigi Razza e ancora il personale comunale era ancora indaffarato a definire le ultime operazioni prima della pubblicazione ufficiale delle liste che prenderanno parte alla tornata elettorale del prossimo 31 maggio a Vibo Valentia. Eppure, il candidato alla carica di primo cittadino della coalizione di centrosinistra, Antonio Lo Schiavo, aveva già qualcosa da dire rispetto alla composizione degli schieramenti in lizza.
Ecco perché lo stesso Lo Schiavo ha convocato una breve conferenza stampa tenuta direttamente nella sede del suo comitato elettorale. «Sono molto soddisfatto – ha attaccato il giovane notaio vibonese – di poter presentare una squadra costruita per come la volevamo, nuova, fatta di tanti giovani che rappresentano davvero il cambiamento, e di poter lanciare un messaggio diretto ai cittadini: adesso c’è la possibilità concreta di decidere se cambiare o conservare gli equilibri esistenti. Ciascuno può farsi un’idea partendo dalla composizione delle liste e, sulla base di ciò, capire tante cose. Da parte nostra c’è stata una scelta precisa, di cui mi assumo tutte le responsabilità. Una scelta che non guarda alla vittoria ad ogni costo senza considerare se si avrà poi realmente la possibilità di governare questa città. Perché io questa città la voglio cambiare veramente e non mi sono fatto condizionare da altre valutazioni, perché non sono un politico di professione e non devo vivere di politica. Da questo punto fermo noi ripartiamo e la nostra sarà una campagna elettorale in mezzo alla gente, per far arrivare a tutti il nostro programma».
Sembra deciso, dunque, Lo Schiavo rispetto a quali saranno i primi passi da muovere nella campagna elettorale appena iniziata, e sembra altrettanto determinato quando si tratta, invece, di esprimere giudizi rispetto alle liste degli altri competitori: «Lasciatemi però dire che Vibo corre dei seri rischi, perché non è accettabile che un candidato sconfitto alle primarie contribuisca con una sua lista alla coalizione del candidato del centrodestra – ha spiegato Lo Schiavo facendo diretto riferimento a Pietro Giamborino –. Questo è oggettivamente inaccettabile e i cittadini vibonesi devono sapere che, al contrario, noi abbiamo fatto scelte precise e non abbiamo voluto prendere tutti. Lo abbiamo deciso noi e nessun altro chi doveva far parte nel centrosinistra. Dall’altra parte vedo, invece, una coalizione eterogenea in cui si stenta a capire qual è l’elemento comune che tiene insieme tutti i pezzi, o meglio si comprende benissimo che l’unico comun denominatore è la volontà di portare avanti una battaglia di conservazione contro il cambiamento rappresentato dalla nostra proposta». Lo Schiavo fa dunque riferimento alla coalizione a sostegno dell’ex magistrato Elio Costa, già sindaco di Vibo Valentia e capace di mettere assieme sette liste, due in più rispetto a quelle del giovane candidato del centrosinistra.
«Sotto questo punto di vista, io ho ritenuto inaccettabile qualunque tipo di condizionamento nella campagna elettorale e, soprattutto, nella composizione delle liste, perché ho chiesto fin da subito la discontinuità con l’amministrazione uscente. Su questo ho mantenuto il mio impegno, a differenza del mio principale avversario che sotto la veste di liste civiche si è ripreso tutti i partiti del centrodestra compresi i consiglieri uscenti che hanno governato questa città per cinque anni. Io ho messo questo discrimine nella formazione della mia coalizione e sono andato fino in fondo. Avevo detto anche una seconda cosa: nessuna trattativa o mediazione è possibile a priori sulla giunta, nessuna promessa né spartizione d’incarichi in campagna elettorale, e anche su questo non mi sono tirato indietro» spiega ancora Lo Schiavo riferendosi in tal caso, probabilmente, ad un altro candidato a sindaco, Cesare Pasqua, convintosi in fine a presentare una lista per la "cavalcata in solitaria", ma che nei giorni scorsi avrebbe tentato di avviare una serrata trattativa con il centrosinistra per ottenere un posto in una potenziale futura giunta in cambio del suo sostegno.
«Quindi oggi chiedo a tutti gli elettori di misurare la mia coerenza e la mia forza su questi elementi. Noi siamo in campo più che mai e – ha concluso Lo Schiavo – abbiamo il coraggio di proseguire su questa strada. Il giorno dopo che vinceremo le elezioni non avremo difficoltà a fare mediazione e governeremo almeno per 5 anni. Buon lavoro a tutti, da oggi comincia la nostra campagna elettorale».
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