Sabato, 14 Marzo 2015 14:20

Vibo, le tre anime del centrodestra e le grasse risate di Lo Schiavo

Scritto da Salvatore Albanese
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Dite a quelli del centrodestra di darci un taglio, altrimenti il rischio è che Antonio Lo Schiavo, candidato a sindaco per la dirimpettaia coalizione di centrosinistra, possa finire presto per scoppiare dalla felicità.

Al giovane notaio vibonese – per quella che è l’aria che si respira a soli due mesi e mezzo dal voto – pare possa esser bastato aggiudicarsi le primarie dello scorso 22 febbraio. Per il resto, la strada verso la poltrona più alta di Palazzo Luigi Razza, sembra essere ora tutta in discesa. Sbancate le consultazioni pre elettorali, archiviata la pratica Giamborino, ci stanno pensando infatti gli avversari del centrodestra a fare la campagna elettorale al candidato sindaco del Pd. Un marasma infinito che, nel giro di poche ore, è cresciuto a vista d’occhio attorno al nome del presunto “uomo giusto”: l’ex magistrato Elio Costa, che aveva ricevuto nei giorni scorsi anche il favore di Forza Italia. Ma è bastata un’uscita del consigliere regionale berlusconiano, Nazzareno Salerno, per sparigliare le carte in tavola.

Costa, già da mesi, ha annunciato di volere partecipare alla competizione elettorale forte del sostegno di una coalizione di matrice civica, senza né vessilli di partito, né consiglieri ed assessori uscenti: «Con me nessun candidato che ha avuto a che fare con l'amministrazione D'Agostino». Salerno, di contro, aveva insisto su «un progetto di natura politica», affrettandosi a parlare prima della necessità di ripescare qualche elemento del “vecchio” esecutivo, poi dell’impossibilità per il partito di dover rinunciare al proprio simbolo: «Qualora dovessero riscontrarsi resistenze in questo senso, Forza Italia dovrà pensare da subito a costruire un'aggregazione guidata da un proprio candidato, abbandonando dunque il progetto Costa».

Il rischio a questo punto è che il banco possa saltare ancora prima dell’inizio dei giochi. Anche se, in definitiva, non è poi così scontato che il resto di Forza Italia possa rivedersi in toto nelle rivendicazioni del consigliere regionale di Serra San Bruno. Servirà, anzi, capire quali possano essere a proposito i pareri del coordinatore provinciale Domenico Arena e di quello regionale Jole Santelli, che hanno comunicato di voler “imporre” il simbolo berlusconiano ma, al contrario di Salerno, non hanno mai parlato dell’esigenza di “riciclare” gli assessori uscenti.

Per non saper né leggere e né scrivere, la “terza anima” del centrodestra vibonese si è già chiamata fuori dalla contesa: Fratelli d’Italia ha infatti annunciato l’intenzione di correre in solitaria alle elezioni con l’ex senatore Francesco Bevilacqua candidato a sindaco. Il fronte alternativo al centrosinistra si presenta dunque già gravemente frammentato. Ed intanto proprio l'aspirante primo cittadino Antonio Lo Schiavo, a forza di sbellicarsi dalle risate, potrebbe nei prossimi giorni iniziare ad avvertire forti crampi allo stomaco.

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