Si è optato, invece, per la proroga di altri sei mesi per i commissari delle Asp di Catanzaro, Cosenza e Crotone e per l'Azienda ospedaliera di Reggio Calabria, mentre a Vibo il contratto dell'attuale commissario, Florindo Antoniozzi, scadrà a dicembre. Vista l'assenza del presidente della Regione, Mario Oliverio – che, a seguito di una sospensione, ha deciso di allontanarsi dai lavori per ragioni di «opportunità politica» –  le nomine sono state deliberate sotto la presidenza del vice, Antonio Viscomi. 

In tema di sanità, però, continua a tenere banco sia la questione relativa alla costruzione del nuovo ospedale di Vibo Valentia che quella degli ospedali di montagna e, tra questi, c'è anche il nosocomio di Serra. Con riguardo al primo, il decreto numero 9 varato nell'aprile scorso dal commissario ad acta per il Piano di rientro, Massimo Scura, prevede che il nuovo ospedale di Vibo andrà ad assorbire tutti i posti letto attualmente distribuiti nel Vibonese. Lo stesso Scura, inoltre, riferendosi al nosocomio della città capoluogo, ha annunciato che «sarà operativo entro 24-30 mesi». Per quel che concerne, invece, il "San Bruno", il deputato del Pd, Bruno Censore, ha fatto sapere che, nella giornata odierna, verranno «consegnati i lavori di ristrutturazione. Saranno ripristinate tutte le facciate esterne – ha  aggiunto l'esponente democrat –, verrà realizzato un cappotto termico e saranno sostituiti tutti gli infissi. Si tratta di un investimento significativo che ridarà dignità ad una struttura abbandonata da decenni. L'iter per la ristrutturazione – ha proseguito Censore – era già partito, su mio impulso, con il governo Loiero, ma con il centrodestra alla guida della Regione le cose sono andate a rilento. Oggi, grazie all'impegno del presidente della Regione Oliverio, a quello mio e del consigliere regionale Michele Mirabello, all'impegno profuso dai vertici dell'Asp, avvocato Francesco Procopio e dottor Michelangelo Miceli, la procedura per la consegna dei lavori ha subito un'accelerazione e oggi verranno consegnati».

È bene ricordare, però, che i lavori di ammodernamento degli esterni dell'ospedale “San Bruno”, più che della bontà dell’operato della politica, sono probabilmente la conseguenza del verbale redatto dalla Polizia giudiziaria a fine 2013, che aveva messo nero su bianco tutte le deficienze della struttura, comminando sanzioni anche ai vertici della sanità provinciale e costringendo l’Asp e la Regione ad intervenire.