Non le manda di certo a dire il consigliere comunale di Fabrizia ed ex componente della squadra guidata proprio da Minniti, Francesco Fazio che, intervenendo in una nota, si dimostra critico sia nei confronti del sindaco del piccolo centro del Vibonese che del vice, Suppa, ai quali in pratica Fazio contesta la mancata tempestività nell'affrontare il tema della viabilità.

Nel ricordare le «tante battaglie che io stesso ho portato avanti, prima di essere cacciato da assessore per accordi politici, dopo le elezioni regionali quando, solo a Fabrizia, ho conseguito 345 preferenze, superando di un bel po' l’altro candidato, il sindaco Minniti», Fazio fa riferimento alle «denunce a mezzo stampa», alla «raccolta di 600 firme» e alla «lettera aperta inviata al presidente del consiglio, Matteo Renzi; al presidente della giunta regionale, Mario Oliverio; al Ministro delle infrastrutture, Graziano Delrio; al presidente della Provincia di Vibo Valentia, Andrea Niglia ed a quello della provincia di Reggio Calabria, Giuseppe Raffa. Purtroppo oggi – ha aggiunto il consigliere comunale – c'è chi, come Minniti e Suppa, se ne escono pubblicamente, prendendosi meriti che non hanno, quando uno è stato consigliere per 15 anni ricoprendo anche l'incarico di vicepresidente della Provincia, mentre l'altro è stato consigliere provinciale. In effetti, in quegli anni a Fabrizia, c'erano strade come la A22, la A1 e la A4. Siamo arrivati a bassezze e piccole cose. C'è chi cerca di fare l'attore e di essere un super eroe, millantando il proprio operato, senza aver fatto alcunché. In qualità di consigliere comunale – aggiunge Fazio -, ho chiesto per tre anni di intervenire sulla viabilità e, le tantissime persone che hanno firmato il nostro appello, ci hanno anche chiesto un intervento celere affinché sia ripristinata quantomeno una normale la viabilità, che dia la possibilità a a tutti di visitare i luoghi e le bellezze naturali del comprensorio e per dare, allo stesso tempo, alle persone di viaggiare con tranquillità senza nessun rischio per la propria salute».