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Direttore responsabile: Bruno Greco
Redazione: Salvatore Albanese, Alessandro De Padova
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«Caro sindaco, quella che tu definisci “una cocente sconfitta” da noi subita alle ultime elezioni è molto meno “scottante” dell’umiliazione politica che ogni giorno sei costretto a subire dalla tua maggioranza, frutto della più bassa scelta politica possibile, ottenuta con l’unione delle più acerrime componenti politiche presenti a Spadola, unica alternativa per battere quello che tu, sull’articolo apparso su Il Vizzarro alcuni giorni fa, definisci “il buon Parise”».
Non usano molti giri di parole i componenti del gruppo consiliare d’opposizione “SiAmo Spadola” per controbattere al primo cittadino Cosimo Damiano Piromalli rispetto alle questioni amministrative che stanno dominando il dibattito politico a Spadola. «E’ inutile – hanno proseguito in una nota stampa i consiglieri di minoranza – che ogni qualvolta esprimiamo la nostra opinione, anche per mezzo stampa, su fatti che riguardano l’attività della tua amministrazione, replichi a fatti concreti con il solito riferimento al dato delle urne e della nostra sconfitta elettorale. La campagna elettorale è finita da tempo, ora si dovrebbe passare ai fatti. Forse ancora non te ne sei accorto».
«Sempre nel tuo comunicato pubblicato su Il Vizzarro, fai riferimento a tecnici comunali e consiglieri comunali navigati, facendo esplicita allusione al “buon Parise” o a qualche suo famigliare, dimenticando però che proprio tu fai parte della vita amministrativa del Comune di Spadola da oltre vent’anni, con la peculiare caratteristica di saltare da fiore in fiore come l’ape Maia, da una maggioranza all’altra che si sono succedute negli anni alla guida del Comune, al solo scopo di ottenere qualche incarico alla Comunità montana o qualche candidatura alla Provincia. Noi di “SiAmo Spadola”, non facciamo altro che rendere pubbliche le problematiche vissute quotidianamente dalla collettività, tutte connesse ad attività amministrativa poco risolutrice. Non abbiamo mai offeso nessuno a livello personale, permettendoci qualche volta anche di darti qualche consiglio, in particolare quello in cui ti si invita a fare il Sindaco e prendere in mano il timone dell’amministrazione, visto che tutte le scelte sino ad oggi intraprese non sono altro che frutto di una palese continuità con la precedente amministrazione, con l’aggiunta di qualche componente della tua maggioranza, che addirittura ha chiesto ed ottenuto una “scrivania personale” all’interno della stanza del sindaco».
«Certo – continuano i consiglieri di “SiAmo Spadola”, avremmo voluto constatare e dare risalto pubblico a cose positive eventualmente fatte dalla tua amministrazione, ma sino ad oggi dobbiamo limitarci a mettere in evidenza, oltre che le passerelle pubbliche, la sola raccolta differenziata (tra l’altro obbligatoria per tutti i Comuni), una crisi idrica che persiste anche in inverno, balconi demoliti nelle pubbliche piazze senza le dovute ordinanze con lavori eseguiti da persone non autorizzate, la chiusura di una strada pubblica perché invasa dai rifiuti, l’acquisto tanto sbandierato ma non produttivo delle foto-trappole, la cessione in fitto di un locale all’interno del Municipio».
Rispetto alle questioni elencate il gruppo d’opposizione ha poi affrontato nello specifico tre argomenti, già sollevati in precedenza da Piromalli: le tariffe Tari, il canone inerente al servizio di depurazione e gli incarichi assegnati di recente ad alcuni professionisti. «Per quanto attiene la Tari noi ci siamo limitati a pubblicare un parere ministeriale inerente a un’interrogazione parlamentare riguardo l’applicazione della quota variabile per le pertinenze. Non abbiamo accusato nessuno ne tanto meno dato delle colpe all’ufficio tributi del Comune. Abbiamo solo segnalato ai cittadini tale situazione, invitando gli stessi a recarsi presso l’ufficio preposto, qualora avessero riscontrato errori nelle rispettive bollette. Nulla di più corretto e di costruttivo nei confronti della comunità spadolese. Ma solo il fatto che come minoranza ci siamo interessati al problema – continuano i consiglieri di “SiAmo Spadola” – ha generato il panico, tanto che la maggioranza si è sentita attaccata sul caro-tariffe della Tari. Proprio tu, caro sindaco, che per tale problema hai indetto una pubblica assemblea contro l’ex amministrazione Barbara quando ancora ne facevi parte parlando proprio del grave peso delle tariffe Tari per la nostra comunità. Erano altri tempi, si era in cerca di consensi elettorali. Oggi che della questione ci interessiamo noi di minoranza, si parla invece di “tentativo di denigrazione della maggioranza”. Pertanto – continua la nota – ancora oggi ribadiamo ai cittadini tale criticità, invitando gli stessi a recarsi presso il Comune ed eventualmente verificare la posizione Tari, producendo documentazione possibilmente più chiara circa le dimensioni e la consistenza delle abitazioni e delle relative pertinenze. Siamo convinti che l’ufficio preposto del Comune a cui va riconosciuto il proficuo lavoro, darà il proprio contributo per eventuali correzioni».
L’attenzione del gruppo “SiAmo Spadola” si sposta poi sulla questione relativa al «canone di depurazione e al funzionamento o meno del depuratore stesso. In tal caso, vogliamo mettere in evidenza che un conto è il canone di fognatura alla quale gli utenti sono allacciati e un altro è il canone di depurazione. Se tu sei sicuro – chiedono ancora i componenti dell’opposizione rivolgendosi al primo cittadino Piromalli – che il depuratore comunale sia funzionante allora continua ad applicare il relativo canone ai cittadini, però, qualora detto impianto non dovesse “veramente” funzionare, ci preme ricordare che le responsabilità potrebbero essere ben più serie. Quindi, a tal proposito, più che asserire cose campate in aria basandoti su semplici comunicati, ti consigliamo di accertarti dei fatti con la serietà che il caso richiede».
Ultimo punto affrontato nella lunga disamina offerta dall’opposizione consiliare quello relativo agli incarichi per interventi pubblici assegnati non a professionisti spadolesi, ma piuttosto, provenienti da fuori paese. «Ci rifacciamo a quanto già sottolineato prima, e cioè che l’attività amministrativa posta in essere viene eseguita in piena continuità con quella della precedente amministrazione comunale. E anche per la vicenda relativa all’assegnazione degli incarichi, abbiamo messo in risalto quella che consideriamo un’occasione persa per i tanti giovani diplomati e laureati di Spadola, fatta eccezione per “il buon Parise” e suoi famigliari, perché di sicuro, in qualità di avversario politico non avrebbe nulla preteso. Tutte le giustificazioni date in merito a tale questione da parte dell’amministrazione in carica, sono solo chiacchiere, delle semplici barzellette, una vera e propria offesa all’intelligenza dei laureati della nostra cittadina, i quali, addirittura, con la crisi di lavoro che c’è, secondo una lettura davvero anomala, avrebbero rifiutato tali incarichi poiché ritenuto basso l’onorario loro offerto. E non venirci a dire – il gruppo d’opposizione si rivolge ancora a Piromalli – che il conferimento degli incarichi professionali spetta all’ufficio Tecnico comunale, questo lo sappiamo benissimo, ma non possiamo e non vogliamo immaginare che il sindaco di un Comune non sappia nulla di tali nomine. Qualora questo fosse vero, ciò dimostra ancora di più la continuità con la vecchia amministrazione. Quindi, oggi più che mai ci chiediamo: chi è il sindaco?».
«Abbiamo ritenuto doveroso – è la conclusione – ribattere al contenuto della tua nota stampa, perché convinti di fare il nostro dovere di minoranza il seno al Consiglio comunale, proprio in rispetto di quella che tu definisci “cocente sconfitta” e di quel dovere che giorno per giorno ci vede e ci vedrà impegnati al controllo di tutti gli atti amministrativi, in particolare dei procedimenti e degli esisti di gare d’appalto, delle forniture dei materiali ivi compreso quella del gasolio da riscaldamento, dell’elenco dei fornitori e dell’eventuale rotazione tra essi e di ogni altro atto che rientri nel compito di controllo esercitato dalla minoranza».
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