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Continuano i lavori all’interno degli schieramenti che andranno a costituire le liste per le prossime elezioni comunali che si terranno il 20 e 21 settembre anche a Serra San Bruno. Ieri, ai microfoni di Rs98, ospite della trasmissione “Noi che…” è stato il consigliere regionale del Pd, nonché sindaco uscente di Serra San Bruno, Luigi Tassone. Intervistato dalla conduttrice Daniela Maiolo e dal direttore del Vizzarro Sergio Pelaia, il consigliere regionale d’opposizione ha prima esposto le motivazioni che lo hanno portato «a fare politica fin dall’età di 16 anni», per poi entrare nel merito delle dinamiche che stanno interessando la campagna elettorale per le prossime amministrative. Com’è noto, il gruppo a cui appartiene Tassone fa fulcro sull’asse Censore/Salerno e si pone in continuità con la maggioranza amministrativa uscente. Un sodalizio che si è originato ad inizio 2019 dall’unione tra gli esponenti di “La Serra Rinasce” (centrosinistra) e quelli di “In alto volare” (centrodestra), rivali alle Comunali del 2016 ma uniti alla fine del mandato amministrativo. Tra i due gruppi la scelta per il candidato a sindaco (come anticipato qui dal Vizzarro) è ricaduta su Antonio Procopio. Pur mancando ancora l’ufficialità, Tassone ai microfoni di Rs98 non ha smentito la candidatura di Procopio, lasciando tra l’altro intendere che a breve si arriverà all’ufficializzazione dello stesso aspirante primo cittadino e di tutti i componenti della lista. La conferma che l’investitura di Procopio sia il frutto di una “sintesi” tra le due componenti dell’alleanza è arrivata proprio da Tassone, che ha spiegato come «in una coalizione è giusto che ci si confronti per arrivare ad un accordo». Spostando poi il discorso sugli avversari, il movimento civico “LiberaMente” guidato da Alfredo Barillari e “Lavoriamo insieme per Serra” (la cosiddetta “terza lista” che dovrebbe raccoglie al suo interno esponenti locali di Forza Italia, FdI ed ex Pd), Tassone ha dichiarato: «Noi siamo pronti da molto tempo e ritengo che abbiamo la squadra più forte, una squadra vincente. Dunque non guardiamo agli altri e per questo sono molto fiducioso. Adesso stiamo pensando al programma in continuità con l’azione amministrativa già portata avanti. Siamo convinti di stravincere, la nostra lista è un’armata. Dall’altra parte non vedo consistenza elettorale e politica». Rispetto al ruolo del civismo “a convenienza” e alle differenze di vedute politiche con i membri del suo gruppo, che potrebbero portare anche a situazioni scomode vista la sua attività di opposizione al centrodestra in consiglio regionale, Tassone ha risposto che «è oramai consuetudine fare delle alleanze sulla base dei programmi. Noi siamo collaudati a livello amministrativo anche se alle Regionali, pur essendo io candidato, ognuno ha fatto le sue legittime scelte. Ma questo non cozza con la coalizione per le amministrative. Anche le altre liste, d’altronde, raccolgono al loro interno diverse anime politiche». Incalzato sull’“accurduni” Censore/Salerno (vocabolo coniato dall’opposizione uscente) e sul fatto che si tratti di un’alleanza mirata all’autoconservazione e alla necessità di unirsi per battere gli avversari, piuttosto che a un’intesa politica basata sui programmi, Tassone ha ribattuto: «Noi ci siamo trovati bene sul campo, nell’esperienza amministrativa, seppur breve, conclusa nei mesi scorsi. I cittadini hanno apprezzato l’azione amministrativa dei gruppi uniti “La Serra Rinasce” e “In Alto volare”. Tra le cose innovative fatte da noi il miglioramento del servizio di raccolta differenziata. E rispetto a 4 anni fa abbiamo reso, anche se ancora non è sufficiente, il 35% del territorio indipendente da Sorical per il servizio idrico». Sulla gestione della struttura che ospita la piscina comunale con servizi polisportivi annessi, l’ex sindaco ha precisato che l’impegno di qualsiasi amministrazione dovrà essere quello di intervenire su alcuni problemi strutturali, cosa, tra l’altro, contestata proprio dalla passata gestione all’amministrazione uscente guidata da Tassone. Rispetto alla precaria situazione economico-finanziaria del Comune, che durante la sua gestione ha portato alla dichiarazione di predissesto, l’attuale consigliere regionale ha dichiarato che si tratta di «una condizione comune a tanti enti locali alla luce della quale ora bisogna «essere bravi a captare dei finanziamenti per dare sollievo alle casse. La mia amministrazione – ha aggiunto – prima della fine dell’esperienza ne ha lasciati attivi diversi in vari ambiti, in attesa delle convenzioni e delle gare di appalto». Partendo proprio dalla situazione di predissesto, Tassone è poi stato incalzato sul riconoscimento di alcune responsabilità politiche, che necessariamente ricadrebbero anche sul suo mentore Bruno Censore e sul nuovo “alleato” Nazzareno Salerno, entrambi protagonisti della politica serrese negli ultimi decenni. «Io – ha risposto Tassone – ho riconosciuto 2 milioni di debiti fuori bilancio che provenivano da altre amministrazioni, di sicuro in passato ci sono stati dei limiti che hanno portato a questa situazione, senza però dimenticare che è diminuito il fondo di solidarietà ai Comuni e che i cittadini, in molti casi a causa di situazioni di disagio sociale ed economico, non pagano i tributi. Sono dunque tanti fattori da considerare e le responsabilità, dirette o indirette, le si possono individuare anche nelle altre liste».
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