Si andrà presumibilmente al voto a settembre ma la trama della campagna elettorale per le amministrative di Serra San Bruno si fa sempre più labirintica. Percorsi che si intrecciano, alleanze trasversali strette con i più acerrimi tra i nemici di un tempo, intese non larghe, ma larghissime. E poi c’è invece chi corre il rischio di separarsi prima del previsto. Sembra questo il caso del gruppo dei tre “dissidenti” Walter Lagrotteria, Valeria Giancotti e Brunella Albano, i consiglieri comunali uscenti che nel “secondo tempo” del mandato amministrativo appena concluso avevano lasciato in polemica la maggioranza. Un’inversione di rotta sancita più dalle incomprensioni maturate in grembo al locale circolo del Partito democratico che nelle logiche interne all’ormai ex amministrazione Tassone dove – ad onor del vero – Lagrotteria, Giancotti e Albano si erano distinti fino al momento della rottura come alcuni degli amministratori più attivi e presenti nelle stanze del Municipio di piazza Tucci.

Una volta consumato il divorzio con il resto degli amministratori rimasti fedeli al primo cittadino Tassone (e soprattutto all’ex parlamentare Bruno Censore), il cammino del terzetto è stato caratterizzato da un percorso all’unisono che li ha visti marciare compatti e sferrare anche duri fendenti all’indirizzo dei vecchi compagni di viaggio della maggioranza che intanto, per sostituirli, aveva assoldato i “salerniani” Jlenia Tucci (investita del ruolo di vicesindaco) e Francesco De Caria (nei panni di assessore esterno).

Ma ora che lo scenario politico locale è messo in subbuglio da trattative contorte, per i dissidenti approdare in un nuovo gruppo preservando l’unità sembra davvero complicato. Una dei tre componenti, Brunella Albano (candidata di riferimento dell’ex consigliere provinciale Giuseppe Raffele), potrebbe appendere i fac-simile al chiodo per lasciare spazio al coniuge Carlo Valente. Il quale, dal canto suo, sembrerebbe ben disposto ad aderire al progetto LiberaMente, ma simile percorso risulterebbe però proibitivo per Valeria Giancotti. Nei suoi confronti più di un veto, da parte di alcuni componenti del gruppo guidato da Alfredo Barillari, legato più a “incompatibilità” di natura personale che ad aspetti prettamente politici. Resta il terzo componente del sodalizio dei “dissidenti”: Walter Lagrotteria, che negli ultimi giorni pare abbia avviato trattative su più tavoli, ma, allo stesso tempo, sarebbe ancora distante da una scelta compiuta e definitiva. Insomma, la tenuta dell’integrità del trio risulterebbe messa a dura prova e, a questo punto, sembra assai probabile che ognuno possa decidere di imboccare percorsi distinti.