Il Vizzarro.it - quotidiano online
Direttore responsabile: Bruno Greco
Redazione: Salvatore Albanese, Alessandro De Padova
Reg. n. 4/2012 Tribunale VV
Riceviamo e pubblichiamo
Farebbero bene a rassegnare le dimissioni e ad andare a casa. Il Sindaco è la sua maggioranza, già da tempo, avrebbero dovuto prendere consapevolezza del loro fallimento politico amministrativo e rimettere il mandato.
Un fallimento, ora, fotografato, in maniera inequivocabile, dalla relazione redatta dalla sezione regionale della Corte dei Conti nella quale, in ventidue pagine, sono indicati gli inenarrabili disastri prodotti da Rosi e dai suo sostenitori. A giudizio dei magistrati, infatti, l’amministrazione serrese è responsabile di una lunga serie di violazioni che hanno portato il comune in una condizione di deficit strutturale, ovvero nell’anticamera del dissesto. Nella loro relazione, i magistrati, confermano, tra l’altro, ciò che, in questi anni, abbiamo più volte sostenuto, ovvero che l’amministrazione comunale ricorre ad espedienti contabili per chiudere il bilancio in pareggio. E’ del tutto evidente, quindi, che il Comune si trovi seduto su una polveriera destinata a scoppiare da un momento all’altro. Oltre alla disastrosa gestione dei residui, la cui mancata ricognizione, con tutta evidenza, ha alterato i risultati del bilancio, la corte dei conti ha rilevato come l’amministrazione non abbia “individuato azioni adeguate per intervenire in maniera strutturale sulle criticità che si manifestano nella gestione finanziaria”. In altri termini, viene evidenziato ciò che andiamo ripetendo da tempo, ovvero che per evitare di sprofondare nel baratro è necessario eliminare i molteplici squilibri mediante una radicale revisione della spesa. Un intervento strutturale che andrebbe accompagnato ad una attenta e seria programmazione del bilancio che non può continuare ad essere costruito, in maniera onirica, con l’unica obiettivo di far quadrare artificialmente i conti. Abbiamo più volte sollevato dubbi sui bilanci falsi ed inattendibili licenziati dall’amministrazione Rosi, in particolare, abbiamo ripetutamente messo in evidenza il vulnus che viene arrecato alle finanze del comune dalla abnorme ed irrealizzabile previsione di entrate derivanti dal taglio dei lotti boschivi.
Nell’ultima relazione, fatta allegare al bilancio di previsione, il sottoscritto aveva (come può facilmente desumersi dagli atti) indicato i termini e le modalità da seguire per poter iscrivere in maniera corretta le somme in bilancio. Quelle indicazione trovano oggi conferma nella relazione dei magistrati contabili che, a pagina 13, scrivono: “l’accertamento avviene nel rispetto del principio di competenza finanziaria, per cui un’entrata è accertabile nell’esercizio finanziario in cui è sorto il diritto di credito e quest’ultimo sia connotato dei requisiti di certezza, liquidità ed esigibilità. Si ricorda che il credito è certo in presenza di un idoneo titolo giuridico in cui esso trova fondamento”. L’esatto contrario, quindi, di ciò che hanno fatto Rosi e la sua maggioranza, che, con riferimento ai proventi derivanti dal taglio del bosco, continuano a mettere in bilancio cifre completamente inventate.
Come se non bastasse, a rendere la situazione ancor più grave, la colpevole omissione frutto di un atteggiamento sprezzante ed irresponsabile. Come prescritto (pagina 19) dalla corte dei conti, la relazione avrebbe dovuto, infatti, essere portata all’attenzione del consiglio nella “prima seduta utile”. Il documento, essendo stato recepito al protocollo del comune, in data 7 novembre 2014, con n. 15109, avrebbe dovuto essere discusso nella seduta del 30 novembre, ovvero in quella in cui è stato approvato l’assestamento di bilancio. Tuttavia, con il dichiarato intento di rinviare il problema e di non apportare alcuna misura correttiva il sindaco, nella sua qualità di presidente del civico consesso, contravvenendo alla prescrizione dei magistrati ha portato la relazione, all’attenzione del consiglio, soltanto il 5 gennaio, ovvero due giorni prima della scadenza del termine di approvazione (60 giorni dalla data di ricevimento). Come se non bastasse, nel corso della seduta, Rosi e la sua maggioranza si sono limitati a prendere atto del documento senza intraprendere alcuna misura correttiva necessaria a risanare la disastrosa situazione finanziaria del comune.
Preso atto di aver condotto l’ente nella sala d’attesa del dissesto, il sindaco ed i suoi sostenitori potrebbero, almeno, avere il buongusto di levare il disturbo, nella consapevolezza che non li rimpiangerebbe nessuno.
Mirko Tassone
Consigliere comunale del gruppo "Al lavoro per il cambiamento"
Il Vizzarro.it - quotidiano online
Direttore responsabile: Bruno Greco
Redazione: Salvatore Albanese, Alessandro De Padova
Reg. n. 4/2012 Tribunale VV
Associazione "Il Vizzarro”
via chiesa addolorata, n° 8
89822 - Serra San Bruno