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Direttore responsabile: Bruno Greco
Redazione: Salvatore Albanese, Alessandro De Padova
Reg. n. 4/2012 Tribunale VV
Ne dovrà passare di acqua sotto i ponti. Ancora tanta, tantissima. E formulare ipotesi su strategie e potenziali candidature che possano sopravvivere fino alla prossima primavera, di questi tempi, più che un azzardo è un’utopia. La fatidica data del rinnovo degli organi amministrativi di Serra San Bruno, presumibilmente nel prossimo giugno, è ancora troppo lontana. Ma quel che è certo, è che a grandi o piccoli passi, tutti i soggetti politici maggiori della cittadina della Certosa stanno già serrando le fila in previsione della campagna elettorale che verrà.
Se sul fronte centrosinistra si è già scritto, fino alla noia, del ritrovato feeling fra le due anime maggiori dell’ex coalizione “La Serra” con il riavvicinamento, ormai ufficiale, fra Bruno Censore e l’ex sindaco Raffaele “Pietro” Lo Iacono, ecco che sta iniziando a luci spente anche la “preparazione atletica” del centrodestra serrese, che vede ancora una volta al vertice di ogni potenziale decisione il consigliere regionale di Forza Italia, Nazzareno Salerno.
Salerno, i cui rapporti con il primo cittadino in carica, Bruno Rosi, sono ormai logorati da tempo, avrebbe già da diverse settimane covato l’idea di dare un “calcio” al passato e presentarsi agli elettori con un progetto rigenerato, capace di spazzare via in un colpo solo tutte le lacune di questi ultimi cinque anni di amministrazione che, tuttavia, lo hanno visto prima sponsor maggiore del progetto Rosi e poi capogruppo di maggioranza in seno al Consiglio comunale. Ma, il passato è passato, e – come già detto – adesso Salerno sembra pronto a guardare al futuro e cambiare pagina. Lo farà, queste le sue intenzioni, con o senza Bruno Rosi che dal canto suo sembra però convinto a provare il tutto per tutto in questi ultimi mesi per strappare una ricandidatura.
Salerno quindi tira dritto tanto da aver già identificato il suo “uomo chiave”, grazie al quale riuscire a rinsaldare i rapporti con diversi soggetti politici pronti a buttarsi senza tanti indugi fra le braccia di Censore e del nuovo – o meglio ritrovato – centrosinistra locale. Fra questi, in particolare, il consigliere Carmine Franzè, con un piede ancora in maggioranza, ma pronto al cambio di casacca. Allora proprio per raffreddare gli animi e ricucire lo strappo con Franzè, ma anche per “scritturare” altri nuovi volti da inserire in lista, Salerno ha dato carta bianca ad uno dei suoi uomini di maggiore fiducia, che già nella passata legislatura regionale – quando il politico serrese aveva vestito i panni di assessore al Lavoro nella giunta Scopelliti – era appartenuto alla sua struttura. Si tratta di Bruno Malvaso, dipendente dell’Azienda sanitaria provinciale di Vibo Valentia, che, almeno al momento, pare non debba essere considerato in lizza per una candidatura a sindaco, ma che sarebbe proprio l’uomo a cui Salerno ha, quindi, affidato il compito del regista per tentare di mettere su una lista capace di insidiare la coalizione di centrosinistra.
Rosi – spiegano i meglio informati – starebbe però pensando alla controffensiva e, altrettanto caparbiamente, punterebbe a “mettersi in proprio” e a ripresentarsi ai nastri di partenza con una lista, tutta sua, che possa garantirgli il secondo mandato consecutivo. Il rischio, quindi, sembra quello di una dura scissione in Forza Italia, che, tra l’altro, conta già una fronda minore, quella dei “mangialavoriani” legati direttamente al consiglieri regionale de “La casa delle liberta” Giuseppe Mangialavori e ben distanti dalle posizioni di Salerno, ma, allo stesso tempo, poco entusiasti dell’idea di poter abbracciare il progetto “Rosi bis”. Insomma, le tre anime di Forza Italia Serra San Bruno difficilmente potranno trovare la quadra giusta e Bruno Censore ha già iniziato a sfregarsi le mani.
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