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Direttore responsabile: Bruno Greco
Redazione: Salvatore Albanese, Alessandro De Padova
Reg. n. 4/2012 Tribunale VV
Non sarà più la Manna Ecologia Ambiente srl a occuparsi del servizio di raccolta differenziata a Serra San Bruno. L'amministrazione comunale guidata dal sindaco Alfredo Barillari ha concordato con l'azienda con sede a Foggia lo scioglimento consensuale del rapporto. Il progetto - che doveva avere durata quinquennale - prevedeva, oltre al servizio di raccolta differenziata secondo il modello "porta a porta spinta", anche la realizzazione di più isole ecologiche interrate e di un ecocentro, oltre che la fornitura di sacchetti e attrezzature. Il tutto avrebbe comportato un investimento esoso di circa 3 milioni e 100mila euro iva esclusa.
Un progetto che, pur essendo considerato «valido sotto l’aspetto tecnico», non ha avuto seguito, «visto che - si legge nella delibera comunale approvata di recente - il contratto non è stato stipulato per sopraggiunte situazioni che rendevano l'intero costo del servizio rifiuti e, pertanto, la sua esecuzione, eccessivamente onerosi per l'ente appaltante». Inoltre, «alle spese di investimento per lavori e forniture previsti dal progetto ed a cui conseguirebbero i costi per servizi aggiuntivi quali, tra gli altri, quelli relativi alla gestione delle isole interrate e dell'ecocentro, si sono ulteriormente aggiunti i rilevanti aumenti dei costi per la gestione integrale del servizio».
A causa, infatti, dell’assenza di discariche sul territorio provinciale, «i costi di smaltimento dei rifiuti solidi urbani sono notevolmente lievitati rispetto al momento dell'aggiudicazione definitiva e dell'avvio dell'esecuzione del servizio. Anche la spesa per il trattamento e lo smaltimento dei rifiuti differenziati e della frazione organica del rifiuto solido urbano - si legge ancora nella deliberazione - ha subito un notevole rincaro passando per la frazione organica da 104 euro a tonnellata nel 2019, a una spesa per tonnellata nel 2020 compresa tra 150,92 euro 162,78 euro (in funzione della percentuale di rifiuto non compostabile), sotto gestione Ato, e per il rifiuto indifferenziato, da 185 euro a tonnellata nel 2019 a 323 euro a tonnellata al 25 novembre 2020». La «particolare onerosità delle spese di investimento del servizio e le conseguenti spese di gestione» avrebbero pertanto determinato un «notevole incremento delle tariffe per gli utenti». Il Comune, dunque, «onde evitare ulteriori e pesanti aggravi per la situazione economica dell’ente e per le finanze dei cittadini, già provati dalla situazione contingente», ha inteso «ridurre il costo del servizio rifiuti». Tali «criticità» sono state rappresentante anche alla ditta Manna Ecologia Ambiente che non ha ritenuto «conveniente proseguire col servizio come sin qui prestato in via d’urgenza». Il Comune di Serra, dunque, «si impegna a pagare l’importo residuo di 207.822,39 euro + IVA per le prestazioni regolarmente eseguite dal 4 agosto 2020 al 31 marzo 2021», mentre la ditta si è «impegnata a garantire le prestazioni essenziali per il rispetto delle norme igienico-sanitarie e della normativa vigente fino al 5 maggio».
In surroga del suddetto accordo è stato quindi sottoscritto un nuovo affidamento a favore della Mar Service, con sede a Fiumefreddo di Sicilia, in provincia di Catania, per un importo pari a 62.288,45 euro e un periodo di tempo di 2 mesi. A seguire, verrà espletata una nuova gara per altri 18 mesi. L'amministrazione sta comunque vagliando, con un atto di indirizzo ad hoc, la possibilità di tornare a gestire il servizio in economia, senza il ricorso ad aziende esterne.
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