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SERRA SAN BRUNO - Potrebbe suscitare non poche polemiche il nuovo schema di “Programma triennale dei Lavori Pubblici 2017/2019”, approvato lo scorso martedì 6 dicembre dalla giunta comunale di Serra San Bruno.
L’esecutivo guidato dal primo cittadino Luigi Tassone ha approvato, con voto favorevole di tutti gli assessori, l’aggiornamento del prospetto programmatico inerente alle opere pubbliche previste per il prossimo triennio. Tra le voci annoverate nel nuovo Programma, però, contrariamente a quello precedente, non è stata inclusa alcuna attività di intervento, e relativi investimenti, finalizzata al potenziamento della rete idrica comunale, nonostante proprio l’esigenza di rivedere lo schema acquedottistico cittadino avesse rappresentato uno dei cavalli di battaglia dell’ultima campagna elettorale che premiò proprio lo schieramento di centrosinistra della lista “La Serra Rinasce”.
Rispetto alla programmazione precedente (quella relativa al Piano delle opere pubbliche del triennio 2016/2018), nel prospetto redatto dal responsabile dell’Area tecnica dell’ente è dunque “scomparsa” la voce inerente all’intervento di “Potenziamento del sistema idrico”, finalizzato all’ammodernamento della rete idrica comunale per un importo di 250mila euro complessivi, anche attraverso la ricerca di nuove sorgenti e il potenziamento dei serbatoi comunali già esistenti. Le uniche voci riportate direttamente dal prospetto dell’esercizio precedente in quello approvato ieri per il triennio 2017/2019, infatti, fanno riferimento esclusivamente alla conferma di due interventi programmati: la «ristrutturazione straordinaria e l’adeguamento strutturale e sismico, nonché la messa in sicurezza e l’efficientamento energetico del plesso scolastico Azaria Tedeschi» per un importo di 680mila euro e il «rafforzamento locale e miglioramento sismico dell’edificio ex Pretura da destinare a sede Com e Coc» per un investimento di 648.355 euro.
Nessuna traccia dell’intervento che avrebbe dovuto “alleviare” i malanni della rete idrica comunale e dirigere, magari, l’ente verso un graduale distacco dall’approvvigionamento dal bacino Alaco, gestito da Sorical e ancora sotto sequestro giudiziario a seguito della famigerata inchiesta “Acqua Sporca”, così come più volte annunciato dall’amministrazione in carica dal giugno scorso.
Ma se l’intervento di potenziamento del servizio idrico per 250mila euro risulta depennato, nel prospetto approvato ieri appare invece una nuova voce afferente al “Programma biennale di acquisti dei Beni e Servizi 2017-2018” inerente al «servizio di gestione e manutenzione del depuratore comunale» per un ammontare di 266.091,58 euro.
In attesa che il Programma triennale passi al vaglio del consiglio comunale, bisognerà ora capire se l’intervento programmato sulla rete idrica locale non rientri più nei piani dell’amministrazione in carica o se i 250mila euro a ciò destinati siano andati definitivamente smarriti, nonostante l’affinità politica tra il Comune di Serra San Bruno e la Regione Calabria.
Aggiornamento:
«L’intervento per il servizio idrico – fa sapere il sindaco Luigi Tassone – non è stato inserito nel Programma triennale perché la gara d’appalto è stata espletata nella scorsa primavera. Manca ancora l’aggiudicazione, ma i lavori partiranno tra qualche mese». Accogliamo di buon grado la precisazione del sindaco, ma resta comunque difficile capire come mai una gara espletata diversi mesi fa ancora non sia approdata all’aggiudicazione dei lavori che, comunque, partirebbero nel 2017. Motivo per cui non si capisce perché l’intervento non sia stato comunque inserito nel Programma triennale.
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