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Direttore responsabile: Bruno Greco
Redazione: Salvatore Albanese, Alessandro De Padova
Reg. n. 4/2012 Tribunale VV
Trova terreno fertile a Serra San Bruno la “faida” aperta ormai da diverso tempo in Forza Italia. A scontrarsi, a suon di estromissioni amministrative e conseguenti accuse, sono due delle tante anime in cui si ritrova scisso il partito vibonese. Questa volta il dissidio intestino trova schierato da una parte il consigliere regionale Nazzareno Salerno e dall’altra il “collega” Giuseppe Mangialavori.
L’astio è vecchio, per un conflitto sempre velato ma comunque aspro, che si è forse acceso nell’autunno scorso, quando Nazzareno Salerno in piena polemica con il coordinatore provinciale di Ncd, Alfonsino Grillo, e con quello regionale, Tonino Gentile, decise di abbandonare la compagine alfaniana per sbarcare alla corte di Forza Italia. Un cambio di casacca operato in extremis, a poche settime dal voto delle regionali, ma già previsto da tempo. Utile comunque ad accendere la bagarre per la conquista dei posti nelle diverse liste a supporto di Wanda Ferro. In definitiva, l’ultimo arrivato Salerno era riuscito a trovare spazio nello schieramento principale della coalizione – quello che poteva vantare il simbolo di Forza Italia – proprio a danno di Giuseppe Mangialavori, costretto, suo malgrado, a ripiegare su “Casa delle libertà”.
Ma, a distanza di oltre tre mesi dal rinnovo del Consiglio regionale, con entrambi i politici vibonesi riusciti a conquistare un posto tra gli scranni dell’opposizione, ecco che lo scontro non si è ancora spento, anzi ha trovato ulteriore legittimazione proprio a Serra San Bruno, da sempre feudo elettorale di Salerno, che al momento riveste anche il ruolo di capogruppo della maggioranza comunale. Il duello si è palesato adesso in tutta la sua complessità con la questione che vede interessato l’ormai ex assessore Carmine Franzè, estromesso il 24 febbraio scorso dall’esecutivo comunale, probabilmente, su richiesta diretta dello stesso Nazzareno Salerno. Il giovane consigliere, a cui fino a pochi giorni fa era toccata la delega agli Eventi e Spettacoli, ha quindi pagato dazio per via della sua appartenenza alla corrente del partito che fa diretto riferimento a Mangialavori. Da qui, dunque, la vendetta politica di Salerno.
Sono stati tanti gli interrogativi lanciati rispetto alla questione da parte dello stesso Carmine Franzè, determinato a «conoscere le motivazioni della mia esclusione dalla giunta comunale. Nella speranza che prevalga il senso della verità e della franchezza». Ma a rincarare la dose sui fatti, ci ha pensato ieri, direttamente sul suo profilo facebook, lo stesso Mangialavori che in un’accesa discussione con alcuni supporters salerniani ha scritto: «Carmine aspetta soltanto una spiegazione politica!». «Escludere uno dalla giunta solo perché non si è allineato? Se questa è la politica che si vuole fare al comune (di Serra ndr) sono felice che Carmine non ne faccia più parte! Di motivi amministrativi non ne vedo e quelli dovrebbero contare!». Al momento, però, nessuna risposta in merito è ancora arrivata dai componenti dell’amministrazione guidata dal sindaco Bruno Rosi.
Inoltre, nel pomeriggio odierno, proprio il consigliere regionale Giuseppe Mangialavori è tornato ufficialmente sulla questione inoltrandoci il comunicato stampa che pubblichiamo di seguito:
Premetto che non è mia intenzione interessarmi alla vita amministrativa delle municipalità. Considero, infatti, l’autonomia dei comuni principio inviolabile e inderogabile. Ma la vicenda dell’esclusione dalla nuova giunta del comune di Serra San Bruno di Carmine Franzè non può lasciarmi indifferente. Non intendo entrare nel merito della questione. Ma le domande che pone il consigliere Franzè meritano una risposta. Conosco la passione con cui egli ha assolto al suo ruolo di componente della giunta. I suoi principi di lealtà, il suo modo semplice e diretto di trattare ogni aspetto della vita amministrativa nel generale interesse della comunità. Nei discorsi politici di Carmine Franzè, Serra San Bruno è sempre al centro delle sue proposte politiche. Ma c’è di più. Posso testimoniare che il suo impegno a sostegno del centrodestra, alle recenti elezioni regionali, è stato come sempre generoso e puntuale. Franzè ha sempre operato con spirito libero e indipendente. Una libertà che si è manifestata nelle scelte ordinarie e non solo. Una libertà come dato politico fondante il suo stesso impegno. Ed ha sempre mantenuto uno spirito d’indipendenza molto prezioso. La sua unica stella polare è sempre stata la buona amministrazione. Per tali ragioni non posso che testimoniargli tutta la mia affettuosa vicinanza umana. Al contempo, non posso che stimolare la sua passione politica e invitarlo a continuare le sue battaglie politiche e amministrative. La Calabria per crescere deve iniziare a farlo dalle municipalità. E nelle municipalità c’è bisogno di persone come Carmine Franzè, amministratore probo e uomo di rara sensibilità. C’è bisogno di idee coerenti, tenacia amministrativa, costruttiva operosità; tutte qualità presenti nell’azione pubblica di Carmine Franzè.
Giuseppe Mangialavori
(Consigliere regionale - Forza Italia)
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