Il Vizzarro.it - quotidiano online
Direttore responsabile: Bruno Greco
Redazione: Salvatore Albanese, Alessandro De Padova
Reg. n. 4/2012 Tribunale VV
L’esordio della decima legislatura del Consiglio regionale della Calabria, previsto per questa mattina a partire dalle ore 11, è slittato al primo pomeriggio.
Tra pochi minuti, dunque, gli scranni di palazzo Campanella si popoleranno dei nuovi inquilini di un’assise regionale già assorta a pronunciarsi su questioni di vitale importanza, non tanto per le criticità socio-economiche della regione, quanto piuttosto per la determinazione dell’assetto istituzionale interno.
Si attende, quindi, che sia il consesso ad esprimersi in merito alla definizione dei diversi ruoli, tra i quali in particolare quello della presidenza del Consiglio, che – secondo quando sancito da una riunione di maggioranza tenutasi nella serata di ieri – dovrebbe essere attribuito ad Antonio Scalzo, consigliere di area renziana, primo eletto del Collegio centro con 12.697 preferenze. Scalzo, al di là dell’intesa interna al Pd, dovrà comunque raccogliere 21 voti, pari ai due terzi dell’assemblea regionale (uno in più rispetto ai consensi totali su cui puoi contare la maggioranza di centrosinistra). Servirà quindi conquistare nei primi due scrutini almeno un voto tra gli esponenti delle opposizioni. Se ciò non dovesse accadere, allora, bisognerà attendere la mattinata di domani, quando il Consiglio regionale tornerà a riunirsi in seconda convocazione. In tal caso, secondo quanto previsto dallo Statuto, occorrerà la maggioranza assoluta dei voti espressi dai consiglieri.
Sono ore concitate, dunque, per l’assegnazione delle maggiori cariche istituzionali del nuovo corso oliveriano. Da definire, oltre a tutti i ruoli afferenti all’ufficio di presidenza, anche la scelta dei gruppi consiliari e la nomina dei relativi “porta bandiera”. La prima vera novità di oggi riguarda proprio la nomina del capogruppo della Casa della Libertà, compagine satellite di Forza Italia capace di far eleggere tre consiglieri e di giocare un ruolo importante, in termini di consensi percepiti, nella coalizione guidata da Wanda Ferro alle elezioni dello scorso 23 novembre. Originariamente la scelta di capogruppo Cdl era caduta sul vibonese Giuseppe Mangialavori, eletto anche lui nel Collegio centro, ma che già alcune ore prima dell’avvio dei lavori ha declinato l’incarico: «La fiducia riposta in me è motivo di orgoglio e comprova un’unità d’intenti tesa ad un’azione politico-amministrativa innovativa e coerente. Non ho potuto aderire a tale proposta poiché – ha spiegato Mangialavori – il ruolo di capogruppo avrebbe richiesto la guida della politica regionale con un dispendio di tempo ed energie totalizzanti, che non avrei potuto garantire. Alla base del rifiuto la designazione, da parte dei vertici nazionali, alla carica di coordinatore provinciale di Forza Italia, «un’attività che mi lusinga e che chiede dedizione, energia e senso di responsabilità» ha concluso lo stesso Mangialavori.
ORE 14:59 - Antonio Scalzo è stato eletto al primo scrutinio con maggioranza qualificata di 22 voti favorevoli. La scelta alla prima votazione del Presidente del Consiglio non si era ottenuta nelle due legislature precedenti, quelle rispettivamente guidate da Loiero e Scopelliti, quando c'era invece stato bisogno di ulteriori turni di scrutinio. Scalzo nel suo discorso di insediamento ha citato più volte Papa Francesco, ed ha esordito ringraziando il presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio, per la fiducia ricevuta. In conclusione ha poi augurato buon lavoro a tutto il consesso regionale. Allo scrutinio non hanno preso parte sette consiglieri, due hanno espresso voto nullo.
ORE 15:30 - Francesco D'agostino è stato eletto vicepresidente vicario del Consiglio regionale. A favore del consigliere della lista "Oliverio presidente" dalle urne sono spuntati fuori 14 consensi. La seconda carica di vicepresidente d'opposizione è andata invece a Pino Gentile (Nuovo centro destra) con 8 preferenze. Lo scrutinio ha fatto emergere anche una spaccatura interna a Forza Italia, che si è scissa tra le 4 schede a favore di Domenico Tallini e le 3 per Ennio Morrone. Due, invece, le schede bianche. Le operazioni di proclamazione sono state effettuate nell'immediato.
La rottura consumatasi, dunque, all'interno della compagine berlusconiana ha giocato a favore di Gentile, il consigliere più anziano di tutto il consesso regionale. Un vero e proprio autogol degli esponenti di Forza Italia, che fino a pochi minuti dall'inizio del turno di scrutinio per la carica dei due vicepresidenti, avevano chiesto una sospensione dei lavori.
ORE 16:06 - Intesa quasi unanime per la nomina dei due Segretari-questori. La scelta è ricaduta su Giuseppe Graziano (eletto in quota Casa della libertà), con 18 preferenze, e Giuseppe Neri (della lista Democratici progressisti) che ha ricevuto invece 12 preferenze. Dalle urne estratta solo una scheda bianca.
Il Vizzarro.it - quotidiano online
Direttore responsabile: Bruno Greco
Redazione: Salvatore Albanese, Alessandro De Padova
Reg. n. 4/2012 Tribunale VV
Associazione "Il Vizzarro”
via chiesa addolorata, n° 8
89822 - Serra San Bruno