Venerdì, 19 Marzo 2021 11:40

Sanità, Movi@Vento per Nicotera all’attacco del sindaco: «Da lui annunci mai realizzati»

Scritto da Redazione
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Riceviamo e pubblichiamo:

In 11 anni di commissariamento della sanità calabrese, il nostro presidio sanitario ha subito ulteriori penalizzazioni, e ancora oggi i LEA (Livelli essenziali di assistenza) da noi non sono garantiti. In realtà, non solo non si è fatto nulla per migliorare i servizi specialistici esistenti, ma addirittura sono stati cancellati alcuni di essi: dalla pediatria alla protesica, sino alla disattivazione del Centro obesità, che era un fiore all'occhiello per tutta la sanità calabrese e, cosa più grave, chi di dovere nulla ha fatto per riattivarlo.

E mentre il commissario Longo lamenta di essere rimasto da solo, noi ci poniamo una serie di domande. La prima: possibile che neanche questo periodo storico pandemico riesca a smuovere la coscienza professionale dei dirigenti della sanità calabrese (da quella provinciale, regionale a quella nazionale) per dare risposte definitive ai 2 milioni di calabresi che chiedono che venga garantito loro il diritto alla salute? La seconda: i rappresentanti politici (da destra a sinistra) hanno perso la parola? Hanno pensato di unirsi in un patto sanitario concordato, al fine di preparare un piano per ristabilire e tutelare detto diritto anche nei piccoli territori, di cui tutti ne ricordano l’esistenza soltanto durante le campagne elettorali? Sappiamo che i fondi ci sono da un pezzo, col decreto Calabria e che altri ne arriveranno dall’Europa, stanziati col Recovery fund e destinati anche alla sanità. Forse aspettano che le criticità del nostro sistema calabrese siano risolte dal commissario Longo e dalla ministra del Sud Mara Carfagna? È un dato di fatto che, ad oggi, nel nostro presidio sanitario alcuni dei pochi servizi rimasti attivi rischiano di chiudere, come nel passato, a causa di possibili pensionamenti. Un’ultima domanda per tutte: cosa succederà col servizio prelievi, la cui infermiera addetta andrà in pensione nel prossimo giugno 2021? Chiuderà anche questo? Premesso tutto ciò, sembra che la cosa non interessi a nessuno, neanche al nostro sindaco, come prima autorità sanitaria locale, che a parte credere alle false promesse del suo referente politico, a parte non disturbare i suoi superiori - che invece andrebbero sollecitati proprio dalla sua consapevolezza di infermiere sul campo - ha limitato il suo interesse per la questione sanitaria del nostro territorio a qualche annunciazione, mai realizzata: vedi il caso del 118, che ancora stiamo aspettando. Dopo anni di lotte e di iniziative trasversali da parte dei cittadini, il nostro territorio meriterebbe un 118 vero e non un suo surrogato inutile e dannoso, come quello estivo che il sindaco Marasco ha inutilmente pubblicizzato. Qual è dunque attualmente la situazione reale del nostro presidio sanitario? È quella che riportiamo, in forma molto sintetica, per ragioni di spazio, nell’elenco sottostante che fa parte di un rapporto dettagliato da noi elaborato e consegnato nelle mani della dottoressa Bernardi, nuova commissaria dell’Asp di Vibo, che ci ha promesso che verrà a Nicotera a visitare il nostro nosocomio.

Incominciamo dall’oculistica, col dottore incaricato (Paglianiti) che, pur essendo retribuito, non è nelle condizioni di esercitare poiché manca il tecnico competente col compito di mettere in funzione le apparecchiature e gli strumenti necessari. Passiamo all’ecografia, visto che attualmente si può effettuare soltanto l’eco addominale e, cosa importante, si potrebbe attingere alla graduatoria già predisposta e incrementare di 9 ore l’attuale servizio. E vogliamo parlare del centro dialisi? Il servizio potrebbe essere esteso anche di pomeriggio. Noi ci fermiamo. per ragione di spazio, ma i disservizi non finiscono qui. A tale proposito, ribadiamo che abbiamo fornito l’elenco completo alla dottoressa Bernardi. Noi riteniamo cosa importante incontrare le istituzioni competenti per rilanciare il nostro nosocomio, prima che sia destinato ad altro e magari gestito da privati. E allora la domanda è: era preferibile, oppure no, rendere esecutive le delibere da noi proposte e approvate da tutto il Consiglio comunale che prevedevano incontri tra la nostra delegazione comunale, costituita da maggioranza e minoranza, per interagire con le istituzioni provinciali e regionali in nome del diritto alla salute di tutti gli abitanti della nostra comunità, e non in base a referenti politici, in odore elettorale e collocazione partitica? Del resto così hanno fatto molti sindaci calabrese appena un po’ di mesi fa; con uno scatto di dignità, hanno scelto di alzare la testa. Appena pochi giorni fa abbiamo avuto conferma che quando le istituzioni locali si mobilitano, riescono a portare a casa qualche risultato ed è per questo che i vaccini che qualcuno voleva dirottare a Reggio Calabria, sono rimasti a Vibo Valentia, scongiurando, tra l’altro, una guerra tra poveri, di cui non abbiamo bisogno.

Per il gruppo consiliare Movi@Vento per Nicotera
Consigliera comunale prof.ssa Maria Adele Buccafusca

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