La messa in opera del progetto “Demetra”, riguardante la realizzazione di interventi di efficientamento energetico del presidio sanitario “San Bruno”, prevede nella fase attualmente in corso dei lavori la sostituzione dei vecchi infissi e la ristrutturazione degli esterni adiacenti al piano terzo in cui è ubicato il reparto di Medicina. L’operazione, che dovrebbe protrarsi solo per qualche giorno, ha dunque comportato lo stop ai ricoveri nell’ala destra del reparto, dimezzandone di fatto la capacità, ridotta adesso a soli 10 posti letto sui 20 totali. Esattamente la metà della capienza del reparto in condizioni di attività ordinaria.

Un provvedimento, questo, attuato in via temporanea per permettere dunque la ristrutturazione dell’intero piano e che, non appena completata, vedrà poi gli operai in forza all'impresa aggiudicatrice, spostarsi verso l’ala opposta del piano e poi, via via, sulla parte superiore della facciata. Le attività di ricovero all’interno del reparto dovrebbero dunque tornare a pieno regime già nei prossimi giorni, anche e soprattutto perché, secondo quanto indicato nel programma predisposto dal dipartimento Attività produttive della Regione Calabria, i lavori complessivi dovranno essere improcrastinabilmente ultimati e consegnati – come già detto – entro e non oltre il prossimo 31 dicembre 2015, al fine di non rischiare di incappare in sanzioni.

L’intervento è finanziato con i fondi concessi già nel novembre 2011, a seguito, all’adesione al programma “Por Calabria Fesr 2007/2013” atto al sostegno alla realizzazione di modelli per la diminuzione dei consumi energetici. Nel concreto, grazie all’ammodernamento, si sta mettendo mano agli esterni del presidio pericolanti da tempo, tanto che la base dell'edificio da anni era stata circondata da transenne in legno in maniera da vietare il transito di automobili e passanti. L'ospedale gioverà, dunque, di un nuovo “cappotto” termico che permetterà, allo stesso tempo, un corposo risparmio dal punto di vista del dispendio energetico per i consumi afferenti all’impianto di riscaldamento interno. Interventi dovrebbero essere attuati anche ai dispositivi di illuminazione, che dovrebbero essere sostituiti con moderne lampade a led, e sul tetto della struttura dove dovrebbe essere installato un impianto fotovoltaico. 

Insomma, il completamento dei lavori si sta rivelando una vera e propria corsa contro il tempo, frutto forse dei routinari cavilli burocratici, che portano, inesorabilmente, a prevedibili, e si spera realmente provvisori, disservizi.