Martedì, 29 Settembre 2015 11:55

'Saggezza', gli effetti della sentenza: Bruno Zaffino è (di nuovo) consigliere comunale

Letto 2420 volte

SERRA SAN BRUNO - Potrebbe concludersi così com'era iniziata l'era dell'amministrazione comunale guidata dal sindaco Bruno Rosi che, a distanza di tre anni, si ritrova a dover nuovamente fare i conti con il "caso Zaffino", l'ex  assessore serrese coinvolto, nel novembre del 2012, nell'operazione "Saggezza", condotta dalla Dda di Reggio Calabria, e arrestato (e poi scarcerato) con l'accusa di violenza privata aggravata dalle modalità mafiose.

Nella giornata di ieri, infatti, il tribunale di Locri (Alfredo Sicuro presidente, giudici Maria Teresa Gerace e Adriana Cosenza) ha assolto lo stesso Zaffino dal reato per il quale era finito in manette e, normativa alla mano, un provvedimento del genere costringerebbe l'amministrazione comunale a doverlo riammettere in consiglio dopo che, nei giorni immediatamente successivi all'arresto, l'allora prefetto di Vibo, Michele Di Bari, aveva provveduto a sospenderlo dall'assise cittadina. 

In tema di sospensione, la normativa in vigore – e, nello specifico, l'articolo 11, comma 6, del D.Lgs. 235/2012 – prevede testualmente che la stessa cessi anche nel caso in cui «venga emessa sentenza, anche se non passata in giudicato, di non luogo a procedere, di proscioglimento o di assoluzione o provvedimento di revoca della misura di prevenzione o sentenza di annullamento ancorchè con rinvio». Quindi, considerato che l'ex componente della squadra di governo capitanata da Rosi è stato assolto perchè «il fatto non sussiste», viene meno la sospensione decretata nei suoi confronti dall'allora capo dell'Ufficio territoriale del governo e, di conseguenza, Zaffino dovrebbe essere riammesso in consiglio comunale. 

Altra questione è quella relativa alla sostituzione dell'ex consigliere a cui, subito dopo il provvedimento di sospensione, era subentrato in consiglio il primo dei non eletti, vale a dire l'attuale vicesindaco Raffaele Callà. Ebbene, in questo caso la normativa di riferimento è l'articolo 45, comma 2, del D.Lgs 267/2000, che prevede che «nel caso di sospensione di un consigliere ai sensi dell'articolo 59, il consiglio, nella prima adunanza successiva alla notifica del provvedimento di sospensione, procede alla temporanea sostituzione affidando la supplenza per l'esercizio delle funzioni di consigliere al candidato della stessa lista che ha riportato, dopo gli eletti, il maggior numero di voti». L'articolo 45, inoltre, precisa che «la supplenza ha termine con la cessazione della sospensione».

Tradotto: l'ex assessore, essendo stato assolto dalle accuse contestategli, secondo la normativa dovrebbe essere riammesso in consiglio. Anzi, essendo cessati con la sentenza gli effetti della sospensione, Zaffino – anche se è necessario il passaggio in consiglio – sarebbe già nuovamente consigliere comunale.

A questo punto, non resta che attendere e capire quali siano le reali intenzioni dell'ex assessore – che, tra l'altro, dopo essere stato defenestrato, aveva anche inviato un esposto a diverse autorità, tra cui anche la Procura vibonese, in cui sostanzialmente accusava Rosi di non aver detto la verità sulla sua esclusione dalla giunta, sostenendo che il vero motivo fosse la sua parentela acquisita con un ex detenuto – che dovrà decidere se mantenere o meno quel seggio conquistato alle amministrative del 2011.

Ad ogni modo la tenuta della maggioranza, con il potenziale reintegro di Zaffino, potrebbe iniziare a vacillare. Non è un mistero, infatti, che durante i mesi successivi all'estromissione dalla compagine amministrativa, i rapporti fra i vertici della maggioranza e lo stesso Zaffino si siano fatti ostili. Nel caso in cui Zaffino decidesse di continuare a fare politica, diventerebbero quindi risicati i "numeri" della squadra Rosi, considerato anche il persistere di un rapporto a dir poco turbolento con un altro ex assessore, Carmine Franzè, che nonostante non abbia ancora ufficializzato il passaggio fra gli scranni dell'opposizione si è astenuto dal voto, e talvolta addirittura assentato, nel corso delle ultime adunate del consiglio comunale.

Il Vizzarro.it - quotidiano online
Direttore responsabile: Bruno Greco
Redazione: Salvatore Albanese, Alessandro De Padova

Reg. n. 4/2012 Tribunale VV

redazione@ilvizzarro.it

Seguici sui social

Associazione "Il Vizzarro”

via chiesa addolorata, n° 8

89822 - Serra San Bruno

© 2017 Il Vizzarro. All Rights Reserved.Design & Development Bruno Greco (Harry)