Giovedì, 12 Marzo 2015 12:37

Provincia, pesce d’aprile anticipato per i lavoratori: i fondi sbloccati non coprono gli stipendi

Scritto da Redazione
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Nel giro di una sola notte si fa sempre più concreto il rischio che dall’ennesimo trionfale annuncio, si possa presto passare all’ennesimo eclatante nulla di fatto. Una nuova condizione di stallo che costringerebbe i 380 lavoratori della Provincia di Vibo a continuare a tenere la cinghia tirata.

Dopo gli annunci diffusi nel pomeriggio di ieri dalla delegazione di amministratori vibonesi in trasferta a Roma, riguardo al buon esito della trattativa per lo sblocco dei fondi ministeriali da destinare – a copertura del credito per le annualità 2013/2014 – all’ente di contrada Bitonto, qualcuno si è accorto, questa mattina, che in realtà i conti non tornano.

Gli amministratori, forse trasportati dall’euforia, hanno annunciato che il pagamento degli stipendi arretrati dei dipendenti si sarebbe finalmente concretizzato entro il prossimo primo aprile, proprio grazie ai fondi ministeriali sbloccati ieri: un milione e mezzo di euro. Ma rispetto a quanto annunciato dalla delegazione in trasferta a Roma, a sollevare non pochi dubbi sono stati questa mattina i referenti delle sigle sindacali che – conoscendo la situazione finanziaria in cui verte da anni la Provincia di Vibo – hanno evidenziato come i suddetti fondi, servirebbero in realtà a coprire esclusivamente il riequilibrio delle anticipazioni di tesoreria tra il 2014 e il 2015.

Smentiti dunque i componenti della delegazione (il presidente della Provincia Andrea Niglia, il presidente dell'Upi regionale Enzo Bruno, il sindaco di Gerocarne e consigliere provinciale Vitaliano Papillo e i colleghi di Maierato e Pizzo, Sergio Rizzo e Gianluca Callipo, e il deputato Bruno Censore), i dipendenti hanno già deciso di convocare per oggi pomeriggio una conferenza stampa. «Si tratta di risposte assolutamente insoddisfacenti – ha spiegato Bruno Schipano (Cgil Fp) al Corriere della Calabria – perché quelle sbloccate ieri erano somme dovute e che non serviranno a pagare gli stipendi. Quel che è più grave è che non c'è nessuna prospettiva per il 2015. Avevamo proposto di procedere a delle anticipazioni di liquidità e al congelamento dei mutui, ma hanno risposto picche. A questo punto chiediamo che i sindaci, come avevano annunciato, si dimettano. E chiediamo che si faccia una mappatura della dotazione organica dei Comuni in modo da cominciare a parlare di mobilità dei dipendenti della Provincia».

Per quanto riguarda gli stipendi l'unica certezza, piuttosto, fino a questo momento è rappresentata dall'impegno preso dalla Regione che, come annunciato dal governatore Mario Oliverio, attingerà ai sei dodicesimi della legge regionale 34/02 per consentire il pagamento di sole due mensilità arretrate, ovvero quella di dicembre e la tredicesima.

Eppure, secondo i membri della delegazione, il pagamento di tutti gli stipendi arretrati avrebbe dovuto avvenire proprio il primo aprile grazie allo sblocco dei fondi ministeriali. Si può dunque, a tutti gli effetti, parlare di un amaro pesce d’aprile anticipato per i sempre più “sventurati” dipendenti della Provincia più assurda d’Italia.

 

 

 

 

 

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