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Direttore responsabile: Bruno Greco
Redazione: Salvatore Albanese, Alessandro De Padova
Reg. n. 4/2012 Tribunale VV
VIBO VALENTIA – Nelle ultime settimane, di manifestazioni, cortei e scioperi ne sono stati fatti tanti, cosi come altrettanti sono stati gli appelli lanciati sugli organi di stampa.
Ad oggi, però, la situazione dei dipendenti della Provincia di Vibo – che, da mesi ormai, chiedono il pagamento delle spettanze arretrate – non ha avuto ancora una soluzione definitiva. Né tantomeno ci sono state rassicurazioni a riguardo da parte della classe politica. Così come a nulla pare sia servito l'incontro, tenutosi nella giornata di ieri a Roma presso il Ministero dell'Interno, al quale hanno preso parte anche il deputato Bruno Censore, il presidente dell'Upi regionale e della provincia di Catanzaro, Enzo Bruno, il sindaco di Gerocarne e consigliere provinciale, Vitaliano Papillo, ed i primi cittadini di Maierato e Pizzo, Sergio Rizzo e Gianluca Callipo. Una situazione di standby che, ormai, si protrae tra parecchi giorni e nella quale, al momento, gli unici a rimetterci sono, appunto, gli stessi dipendenti, i cui appelli, almeno fino ad ora, non hanno avuto alcuna risposta.
Ad intervenire sulla questione, è il presidente della Provincia di Vibo, Andrea Niglia che, in una lettera, ha rivolto un accorato appello a tutti i parlamentati calabresi al fine di «sensibilizzare il presidente del Consiglio ed i competenti Ministri, con lo scopo di fornire concrete, appropriate, risposte ad una crescente domanda di “rinascita” che, seppur tra indubbie difficoltà, tende a farsi strada in seno ad una comunità – quella Vibonese – che al fine di una duratura riattivazione della propria parte sana e vitale, a mio avviso necessita di segnali concreti, forti e chiari, magari con un provvedimento ad hoc “Salva Vibo”».
Il principale inquilino di palazzo ex Enel, dunque, si rivolge ai rappresentati calabresi di Camera e Senato, chiedendo loro di «sostenere alcune iniziative atte a creare una vera “Vertenza Vibo Valentia”, con un tavolo istituzionale per la salvaguardia dei livelli occupazionali della territorio vibonese».
«Al fine di garantire l’assolvimento delle funzioni essenziali così come individuato dalla Legge n. 56/2014 – spiega il presidente della Provincia di Vibo - si ha bisogno di un intervento straordinario che consenta di presentare un ipotesi di bilancio in equilibrio e di finanziare il disavanzo pregresso. Il credito vantato dallo Stato è pari a circa 1 milione e 500mila euro, e comunque non sufficiente a risolvere i problemi dell’Ente».
Niglia, dunque, chiede che venga posta in essere una «disposizione normativa che consenta alla provincia di Vibo Valentia l’utilizzo dei propri fondi vincolo oltre i 5/12 già autorizzati. Tale proposta non comporterà costi aggiuntivi visto che si tratta del’utilizzo di risorse proprie subito disponibili. Inoltre – prosegue - bisogna proporre per gli Enti in stato di dissesto finanziario la cancellazione delle sanzioni per il mancato rispetto del “Patto di Stabilità 2014” diversamente l’Ente inevitabilmente subirà un ulteriore taglio dei trasferimenti e la conseguente possibilità di ottenere maggiore spazi finanziari per saldare i debiti di parte capitale».
Nel concludere il proprio intervento, il presidente dell'Ente di contrada Bitonto riassume lo stato attuale in cui versa la Provincia di Vibo: «Ad oggi, non è possibile erogare il trattamento economico in favore del personale dipendente e non è ipotizzabile la data in cui si potrà procedere agli ulteriori pagamenti; i dipendenti sono costretti a lavorare senza riscaldamenti e nella sporcizia; allo stato attuale non risultano accreditati trasferimenti statali (mancato trasferimento dei fondi relativi all’anno 2014 e residuali 2013) e regionali in favore dell' Ente; permane lo stato di dissesto finanziario dell’Ente, dichiarato con delibera commissariale n. 68/2013 e, parimenti uno squilibrio medio annuale di circa cinque milioni di euro, come già evidenziato con delibera commissariale con i poteri del Consiglio n. 29/2014; nella giornata di ieri, in un incontro presso il Ministero dell’Interno con il sottosegretario Giampiero Bocci, abbiamo avuto rassicurazioni circa il finanziamento di circa 1milione e 200mila euro utili comunque, ma insufficienti per la soluzione della problematica descritta e che comunque sono stati già precedentemente assegnati a tutte le province e relativi all'anno 2014; prosegue ontinua lo stato di agitazione del personale dipendente che lamenta, oltre al ritardato pagamento delle spettanze, anche una palese incertezza per il proprio futuro, in stretta connessione al riordino delle province riferite all’applicazione della Legge n. 56/2014 e dalla Legge di Stabilità».
Per queste ragioni, dunque, Niglia chiede «interventi concreti in modo urgente, ovvero un contributo finanziario straordinario c.d. “Salva Vibo Valentia”, considerata l’impossibilità di ripianare il bilancio con i propri mezzi».
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