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Direttore responsabile: Bruno Greco
Redazione: Salvatore Albanese, Alessandro De Padova
Reg. n. 4/2012 Tribunale VV
Attorno al progetto "Pitagora Mundus" già da diverso tempo si è alzato un polverone di inaudite dimensioni, ma la questione – resasi sempre più concitata – sembra debba adesso conoscere il suo epilogo addirittura in un’aula di tribunale.
Il programma di cooperazione internazionale – promosso dall’Ambasciata Egiziana, dalla Regione Calabria e dall’Iscapi – a partire dal settembre del 2012 aveva condotto a Serra San Bruno circa 50 studenti di nazionalità egiziana. Il progetto avrebbe dovuto rappresentare un simbolico punto d’unione, economico e sociale, per due realtà mediterranee: la nostra regione e lo Stato del nord Africa. Ma a metà del ciclo quinquennale del percorso formativo previsto, la vicenda sta assumendo ora dei contorni abbastanza gravi.
Infatti, presso il Tribunale di Cosenza è stato notificato nelle scorse settimane un atto di citazione presentato dall’Istituto Calabrese di Politiche Internazionali (Iscapi), attraverso il quale sono stati richiesti complessivi 95.502,24 euro più interessi al Comune di Serra San Bruno. La somma sarebbe stata rivendicata per via del mancato rispetto dell’Accordo di Programma inerente proprio al progetto “Pitagora Mundus”.
Si tratta dunque di una vicenda dalla trama intricata, che aveva conosciuto il suo sconcertante preambolo già nell’estate del 2012, quando a solo un giorno dall’arrivo nella cittadina della Certosa dei cinquanta studenti egiziani, l’amministrazione comunale non aveva ancora trovato una giusta collocazione per i giovani ospiti. Secondo le linee guida del progetto sarebbe stato infatti il Comune a dover sopperire a tutti gli oneri inerenti all’alloggio dei 50 egiziani, ma nonostante i tempi larghi di preavviso, solo in extremis si era raggiunto un compromesso con alcuni albergatori della zona disposti ad ospitare gli stessi studenti.
I titolari delle strutture, rassicurati dagli amministratori serresi, avevano dunque accettato di ricevere gli studenti che, dopo qualche mese, sarebbero poi stati trasferiti in un’immobile di proprietà comunale del “Paese Albergo”. Ma, a trasloco ormai avvenuto, ancora le strutture ricettive sono rimaste in attesa dei pagamenti dovuti per il servizio offerto ai 50 studenti. La vicenda aveva portato nel gennaio 2014 anche ad una dura protesta posta in essere da parte di uno dei proprietari delle strutture coinvolte nel progetto, che, per reclamare i pagamenti dovuti, si era addirittura incatenato all’interno del Municipio assieme a due suoi dipendenti.
Adesso, invece, è stato quindi l’Iscapi, soggetto attuatore del progetto internazionale, a battere cassa all’ente di Piazza Tucci per, come già detto, una somma contestata di quasi 100mila euro. Dal canto suo, il Comune di Serra San Bruno, con delibera n.32 del 28 aprile scorso, ha deciso di costituirsi in giudizio avverso all’atto di citazione, conferendo l’incarico all’avvocato Maurizio Albanese. Nella stessa delibera è stato specificato come la corresponsione legale, di complessivi 9mila euro, sarà ripartita in un acconto di 2mila euro per spese e competenze a carico dell’anno 2015, mentre la restante parte riguarderà l’esercizio finanziario successivo.
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