Sabato, 03 Ottobre 2015 11:59

Ospedali di montagna, il Comune di Arena chiede che il ricorso dei comitati passi al Tar

Scritto da Redazione
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Il “famigerato” decreto 9, del commissario Massimo Scura, volto ad un’ulteriore depauperamento del sistema sanitario regionale, è ormai destinato ad essere attuato definitivamente, senza alcuna variazione di rilievo, nel corso delle prossime settimane.

Il provvedimento, come è noto, comporterà l’ennesimo depotenziamento dei servizi erogati dai presidi di zona montana, tra i quali l’ospedale “San Bruno”, destinati a subire ulteriori tagli dopo quelli posti in essere dalla gestione Scopelliti. Intanto, la questione sanità, nel concreto, sembra essere stata ormai definitivamente accantonata dalla quasi totalità degli schieramenti, partitici e non, presenti sul territorio. Ciò, ad esclusione del Comocal (l’associazione dei Comitati degli Ospedali Montani di Serra San Bruno, Soveria Mannelli, San Giovanni in Fiore e d Acri), che – rappresentato dall’avvocato Angelo Calzone del foro di Vibo Valentia – nel corso delle scorse settimane ha prodotto e depositato un ricorso straordinario al Presidente della Repubblica per impugnare, appunto, il decreto 9 sulla riorganizzazione della rete ospedaliera regionale. Nel merito del ricorso, riguardante le direttive volte ad un nuovo depotenziamento degli ospedali di montagna, venivano evidenziate le incongruenze proposte nel Piano, in particolare, rispetto alla riorganizzazione della rete ospedaliera che in modo sperequativo interessa i vari presidi regionali, oltre che denotare pericolose variazioni nella tempistica dell’emergenza, le mancate osservanze dei Livelli essenziali di assistenza ed il depotenziamento ingiustificato dei presidi montani a fronte di variazioni che non trovano nell’economicità i principi su cui si fondano i provvedimenti.

Ora, a distanza di settimane, l’amministrazione comunale di Arena, rappresentata dal primo cittadino Antonino Schinella, da sempre sensibile alla tematica, ha proposto, attraverso un’apposita delibera di giunta – per una celere definizione del predetto contenzioso e per le maggiori garanzie di difesa offerte dal ricorso giurisdizionale – un’opposizione (ex art. 10 del DPR 24.11.1971 n. 1199) al ricorso straordinario, chiedendone pertanto il trasferimento in sede giurisdizionale avanti al Tribunale regionale di giustizia amministrativa di Catanzaro.

L’amministrazione comunale di Arena, dunque, ha ritenuto opportuno avvalersi di tale facoltà chiedendo la trasposizione in sede giurisdizionale, in maniera da determinare, di fatto, il trasferimento del ricorso straordinario dal Consiglio di Stato al Tar di Catanzaro, ritenendo che in tale sede vi siano maggiori opportunità di difendere il provvedimento a tutela del pubblico interesse, con una drastica diminuzione dei tempi previsti per il raggiungimento di un risultato che andrà ad investire direttamente la società civile a fronte di un epilogo che avrebbe dovuto interessare, piuttosto, la classe politica, che si è debitamente defilata di fronte alle proprie responsabilità.

 

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