I quattro sodalizi, che hanno dunque costituito il Comocal (Comitato unico degli ospedali di montagna calabresi), si incontreranno per fare il punto della situazione in cui vertono attualmente i nosocomi di montagna, e soprattutto per pianificare una proposta comune da illustrare direttamente al Presidente della Regione Calabria, Mario °Oliverio, ed al Commissario ad Acta per l’attuazione del Piano di Rientro dal debito sanitario, Massimo Scura.

L’intenzione è dunque quella di arginare le indicazioni, non affatto soddisfacenti, che arrivano dalle linee guida introdotte dal decreto varato di recente dalla struttura commissariale, che proprio ai quattro presidi di montagna riserva un ruolo ancor più marginale perfino rispetto alla situazione attuale. Pertanto, i referenti del Comocal, chiederanno dunque ai massimi vertici della sanità regionale un incontro da tenere a breve, in rappresentanza delle migliaia di cittadini che nel tempo hanno simbolicamente conferito mandato ai comitati civici di agire a tutela della rete sanitaria dei diversi territori montani.

Il tutto mentre già in diversi territori, come per il caso di Soveria, già in questi giorni Oliverio ha tenuto degli incontri preliminari con i sindaci pronti a evidenziare come le strutture montane, «nel corso degli ultimi anni siano state pesantemente svuotate e depotenziate anche dei servizi essenziali, tanto che le popolazioni sono state private persino dei livelli essenziali di assistenza». «I servizi sanitari – si legge ancora in una nota diffusa dal Comocal – devono essere riqualificati partendo dalla primaria esigenza di tutela e cura della salute dei cittadini che vivono nei territori non dimenticando che una parte della popolazione calabrese vive nelle zone collinari e montane e non può essere tenuta in una condizione da terzo mondo».

D’altronde lo stesso Oliverio, nei prossimi giorni ha affermato che assieme al Commissario Scura avranno modo di visitare queste strutture ospedaliere per definire una proposta di riorganizzazione dei servizi da assumere nella riprogrammazione regionale. «Il Comocal – a tal propostito – plaude all’iniziativa del Presidente, ma nello stesso tempo è preoccupato, visto che i tempi sono sempre più ristretti e la data del primo giugno, giorno in cui diverrà efficace il decreto, è sempre più vicina. Pertanto i comitati intendono essere parte attiva in questa concertazione avendo dimostrato nel tempo un’appassionata lotta nella difese di questi territori con largo seguito popolare».