MONGIANA – Il 27 marzo scorso ha avuto termine il periodo di proroga della commissione d’accesso agli atti inviata dalla Prefettura nello scorso settembre. La terna, composta dal Capo di Gabinetto del Prefetto di Vibo Valentia Anna Aurora Colosimo, dal dirigente del Commissariato di Polizia di Serra San Bruno Domenico Avallone e dal Maggiore dei Carabinieri Vittorio Carrara, ha avuto il compito di passare al setaccio gli atti amministrativi per accertare se esistessero le presunte infiltrazioni mafiose ravvisate dalle pregresse attività info-investigative condotte dalle forze dell’ordine
e se ci siano state forme di condizionamento che abbiano compromesso la libera determinazione degli organi elettivi e il buon andamento dell’amministrazione comunale, nonché il regolare funzionamento dei servizi. Ora l’attività della commissione d’accesso si è conclusa e, secondo quanto siamo riusciti ad apprendere la relazione da essa redatta andrebbe verso la direzione dello scioglimento del consiglio comunale per infiltrazioni mafiose. Il tutto sarebbe stato confermato anche nella riunione del comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza presieduto dal prefetto di Vibo Valentia Michele Di Bari. Ora la parola passa al ministro degli interni Annamaria Cancellieri che, ove ne ravvisi le condizioni, dovrebbe chiedere al consiglio dei ministri lo scioglimento del consiglio comunale che verrà effettuato con decreto del Presidente della Repubblica. Il sindaco Rosamaria Rullo che si era subito detta serena e disposta a collaborare pienamente con la terna inviata dalla prefettura è stata già primo cittadino per due mandati consecutivi. Di provenienza democristiana, ha vinto alla testa di una lista di centrodestra le scorse elezioni comunali del 2009 per soli 18 voti di scarto contro l’ex primo cittadino Vito Scopacasa che si era ricandidato alla guida invece di una compagine di centrosinistra. E proprio dal 2009 sono partite le attività investigative delle forze di polizia che hanno messo sotto la lente d’ingrandimento le frequentazioni di alcuni membri dell’amministrazione comunale e le attività del comune delle Reali Ferriere, che ora rischia di cadere sotto la scure del ministro dell’Interno. Continuano quindi le indagini sui comuni del vibonese, e molti altri comuni tra cui Sorianello, Acquaro e Serra San Bruno sarebbero attenzionati dalla prefettura. Di recente è stato sciolto il consiglio comunale di Mileto e prima ancora quello di Nardodipace con il contestuale insediamento della Commissione ministeriale che guiderà il comune montano per i prossimi. A Fabrizia, comune già commissariato per infiltrazioni mafiose, nel novembre scorso i cittadini sono tornati alle urne e hanno scelto il nuovo sindaco dopo di quasi due anni di commissariamento a cura della terna ministeriale.