Si tratta del sistema di integrazione e accoglienza promosso dal Ministero dell’Interno che offre ai richiedenti asilo e ai rifugiati - nei limiti delle disponibilità - supporto di tipo alloggiativo e assistenza per l’avvio di un percorso di integrazione sul territorio nazionale. Il tutto grazie alla presenza di figure professionali ad hoc, quali operatori sociali, assistenti sociali e mediatori linguistici-culturali. L’obiettivo per l’amministrazione guidata da Tassone sarebbe quindi quello di accedere al circuito Sprar, in maniera da poter accogliere stranieri con uno status specifico, come richiedenti asilo o rifugiati. Proprio il bando emanato dal Ministero dell’Interno disciplina l’accesso ai finanziamenti volti a progettare e sviluppare reti territoriali fra soggetti pubblici, come appunto un’amministrazione comunale, e privati «per – si legge nella delibera della giunta comunale – la definizione di strategie, azioni ed interventi integrati, pluridisciplinari e inter-settoriali, in materia di politiche per i servizi di asilo».

L’attenzione dell’amministrazione Tassone, così come specificato nello stesso atto, sembra dunque orientata verso la possibilità di accogliere minori stranieri non accompagnati. Lo stesso Tassone, in qualità di rappresentate legale dell’ente, ha avviato la predisposizione delle pratiche riguardanti il procedimento, dando mandato al responsabile dell’area amministrativa di porre in essere tutti gli atti consequenziali per la partecipazione al progetto aderente al Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati.

I progetti relativi allo Sprar hanno durata triennale e gli enti locali possono presentarli in qualsiasi momento. Per le domande pervenute entro il 30 settembre di quest’anno, però, il finanziamento potrà essere avviato dal 1° gennaio del 2018, mentre per le domande pervenute entro il 31 marzo, l’inizio delle attività è previsto dal 1° luglio successivo.