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Direttore responsabile: Bruno Greco
Redazione: Salvatore Albanese, Alessandro De Padova
Reg. n. 4/2012 Tribunale VV
Alla fine la notizia “saliente”, rispetto ai temi affrontati nell’incontro promosso questa mattina a Serra San Bruno dagli esponenti di Noi con l’Italia in previsione della tornata elettorale del prossimo 4 marzo, è stata la diatriba tutta intestina alla coalizione del centrodestra emersa rispetto al destino della bistrattata Provincia di Vibo Valentia.
Una sala Chimirri non proprio gremita ha accolto, attorno alle 11.00, i rappresentanti della cosiddetta “quarta gamba” del centrodestra che, in definitiva, è costituita dai massimi esponenti provinciali e regionali dell’Udc. Padre nobile dell’iniziativa l’ex presidente della Provincia di Vibo Valentia, Ottavio Gaetano Bruni, che proprio in merito alla discussione che interessa la permanenza di alcuni Comuni delle Serre sotto la giurisdizione dell’ente intermedio di contrada Bitonto ha inteso mettere i puntini sulle i.
«La soppressione della Provincia di Vibo – ha spiegato Bruni – sarebbe una perdita enorme. Sono d’accordo sul fatto che ci ritroviamo senza strade, senza servizi e così via, ma questo comporterebbe anche la soppressione di importanti presidi di legalità. Il problema non è l’ente in sé, ma la politica. Sono i politici che hanno fallito – ha aggiunto ancora Bruni che forse ha dimenticato di aver guidato quell’ente per ben due mandati consecutivi –, sono loro i responsabili di questo sfascio. Il nostro errore, da elettori, è stato soltanto quello di aver mandato alla Provincia persone sbagliate, incapaci di governare. Se l’ente si trova in dissesto, la motivazione è soltanto una: sono stati approvati ben due bilanci falsi».
In platea era presente però anche il sindaco di Brognaturo, Cosmo Tassone, uno dei fondatori e maggiori sostenitori del comitato civico che da mesi si è attivato per avviare un processo che potrebbe condurre alcuni Comuni delle Serre a tornare sotto la giurisdizione della Provincia di Catanzaro. Tassone – che già nel corso della passata settimana aveva preso parte all’iniziativa promossa sempre a Serra a sostegno della meloniana Wanda Ferro (candidata all’uninominale per la Camera nel collegio Vibo) e del forzista Giuseppe Mangialavori (candidato al proporzionale per il Senato) – con un intervento fuori programma ha preso la parola dal pubblico per ribattere brevemente alle parole di Bruni, e perorare la causa del comitato Pro Catanzaro, ribadendo in particolare come sia ormai opportuna e necessaria, oltre che possibile, un’uscita imminente dalla Provincia di Vibo.
Un processo, quello che dovrebbe condurre il Comune di Brognaturo fuori dalla Provincia di Vibo, che il primo cittadino Tassone sta comunque portando avanti a passi spediti, tanto che proprio nei giorni scorsi dal palazzo municipale di piazza del Popolo sarebbe partita l’istanza, indirizzata direttamente al Consiglio regionale della Calabria, attraverso la quale – dando seguito alla petizione di iniziativa popolare promossa dal comitato Pro Catanzaro – è stato chiesto di procedere con gli adempimenti burocratici necessari. Lo stesso Tassone avrebbe in tal caso chiesto di essere ricevuto dal presidente del Consiglio regionale Nicola Irto.
È facile che un simile provvedimento possa partire già nel corso dei prossimi giorni anche dal primo cittadino di Simbario, Ovidio Romano, anche lui convinto sostenitore della “fuga” imminente dalla Provincia di Vibo. Tempi più larghi sono invece previsti per gli altri paesi in cui è stata effettuata la raccolta firme, come per il caso di Serra San Bruno, dove la convocazione dell’assise deputata a discutere sulla volontà espressa dai 2206 serresi che vorrebbero abbandonare la Provincia di Vibo Valentia per fare ritorno con quella di Catanzaro, è stata fissata in prima convocazione per il prossimo 12 marzo.
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