L’amministrazione ha custodito i bidoni gelosamente per mesi e mesi. Non li ha messi in giro un anno e mezzo fa circa, quando il consorzio per la carta Comieco li aveva consegnati a centinaia al Comune di Serra San Bruno. La trovata, balenata probabilmente fin da subito nelle menti degli amministratori, sarebbe stata quindi quella di tenerli fermi per mesi, immagazzinati lontano da occhi indiscreti, per poi sfoggiarli in prossimità dello sprint finale della consiliatura probabilmente con l’intento di ribaltare l’umore della cittadinanza rispetto all’operato politico-amministrativo di questi ultimi anni. Ecco, allora, che finalmente in queste ore i residenti nei condomini ubicati su tutto il territorio comunale, così come le attività commerciali, potranno finalmente beneficiare della distribuzione di questi formidabili bidoni fino ad ora taciuti.

Potrebbe bastare questo, magari, a risollevare le sorti di un comparto, quello della gestione dei rifiuti solidi urbani, che, nonostante le recenti innovazioni, tarda comunque a decollare. Acclarato il fallimento della “fase uno” del progetto DifferenziAmo Serra San Bruno varato nel 2012, nei giorni scorsi si è pensato di varare il piano B, passando dunque ad un calendario in parte rivisto, e secondo il quale la raccolta “porta a porta” dei rifiuti differenziati è stata distinta in giorni alternati e distinti per il quartiere “Spinetto” e per quello “Terravecchia”. Ma, ciò nonostante, a dispetto della buona condotta di cittadini e lavoratori destinati al servizio di raccolta sul territorio, l’Isola ecologica comunale è tornata a riempirsi fino al limite massimo della capienza. Inoltre, cosa ancora più ambigua, da settimane i camion per il conferimento della differenziata non hanno più viaggiato verso la discarica regionale, mentre solo i rifiuti indifferenziati hanno lasciato la struttura comunale sita sulla statale 110 per avviarsi verso il conferimento.

Ecco, allora, bello e pronto, il primo “contentino” di fine legislatura: centinaia di bidoni blu carrellati distribuiti alle “folle” per riconquistarne credito e fiducia. Il giusto regalo da parte dell’amministrazione Rosi ad una comunità pronta a dimenticare in un colpo solo tutti i mali che la gestione dei rifiuti solidi urbani ha riservato in questi ultimi quattro anni. O forse no.