È stata approvata dal Cda e pubblicata sul sito web del Gal (http://www.galterrevibonesi.eu/graduatorie-pal-provvisorie/) la graduatoria provvisoria dell’intervento 6.2.1, annualità 2020, relativo al sostegno per l’avviamento di start-up innovative. Un risultato che giunge a 5 mesi dalla pubblicazione del bando ed a soli 3 dalla scadenza e che «conferma l’impegno dell’agenzia di sviluppo nel fare bene e presto il proprio lavoro, nonostante le difficoltà derivate dal blocco pandemico». Soddisfazione, pertanto, è stata espressa dal presidente Vitaliano Papillo e da tutto lo staff, per «essere riusciti ancora una volta a portare a compimento la propria missione votata allo sviluppo ed al progresso dell’area di azione, cha ha estremo bisogno dell’impegno di tutti gli operatori economici e finanziari, del coraggio di chi si mette in gioco e della validità delle idee con cui si intende farlo». L’intervento, il secondo del genere visto il successo ottenuto dal primo, andrà a finanziare con 25mila euro a fondo perduto l’avvio di nuove attività, che avranno positive ripercussioni economiche su tutto il territorio. Nel caso particolare sono 24 le istanze idonee, tra cui molte idee interessanti ed originali, per finanziare le quali, se la definitiva graduatoria regionale confermasse la provvisoria, il Cda si è impegnato a recuperare le risorse necessarie, aumentando da 300 a 600 mila euro la dotazione prevista e permettendo così ad un maggior numero di giovani di avere accesso al sostegno.

«Ognuna di queste 24 nuove idee – il commento del presidente Papillo - rappresenta una possibilità di riscatto in più per i giovani che le hanno partorite e di progresso del territorio dove le attività andranno ad operare. Per noi che svolgiamo questo lavoro con passione e dedizione è un vero piacere che appaga il nostro impegno sapere di aver contribuito con centinaia di migliaia di euro complessivi a dare un’opportunità a questi futuri imprenditori, in una terra che, nonostante le numerose potenzialità, ne offre poche ed in un periodo non particolarmente felice per l’economia in genere».