Venerdì, 05 Febbraio 2021 09:35

Governo e Regionali, partiti nel caos. A "Detto tra noi" il punto di vista di Ferro, Vono e Granato

Scritto da Redazione
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Puntata quasi interamente dedicata alla politica quella di “Detto tra noi” andata in onda ieri su Radio Serra. E non poteva essere altrimenti dopo la crisi di governo, l’incarico a Mario Draghi e le elezioni regionali alle porte. Ospiti ai microfoni di Daniela Maiolo e Sergio Pelaia, con la regia di Bruno Iozzo, sono state tre parlamentari calabresi: la deputata Wanda Ferro (FdI) e le senatrici Silvia Vono (Iv) e Bianca Laura Granato (M5S).

Rispetto alle divergenze nel centrodestra su un appoggio o meno a Draghi, Ferro ha dichiarato: «Non siamo divisi ma attualmente ci sono 3 posizioni: l’apertura di Forza Italia, la Lega che chiede un confronto sui contenuti e noi di Fratelli d’Italia più propensi per le elezioni ma che, responsabilmente, abbiamo anche proposto una eventuale astensione. È chiaro che ancora resta da comprendere chi farà parte della maggioranza di governo e se i Cinquestelle non avranno pregiudizi nei confronti di pezzi del centrodestra per la formazione della stessa». La deputata del partito di Giorgia Meloni ha comunque sottolineato che le elezioni sarebbero state la via maestra e che nel traghettare il paese FdI avrebbe votato i provvedimenti urgenti. Sul fronte Regionali e in merito alle esternazioni dell’assessore Fausto Orsomarso che ha parlato proprio di lei quale candidato ideale del centrodestra, la deputata ha chiarito: «La crisi e la formazione del nuovo governo porteranno a dei risvolti per tutti, centrodestra e centrosinistra. Sono sicura che per la scelta del candidato alla Presidenza della Regione noi seguiremo un percorso unitario e rispetteremo con lealtà gli accordi con gli alleati. Bisogna puntare al meglio al di là della quota dei partiti. Per quanto riguarda il mio nome posso dire che non ho mai negato di voler tornare a mettermi in gioco nella mia terra». Rispetto alle vicende giudiziarie che hanno visto coinvolti esponenti regionali di FdI come Alessandro Nicolò e Domenico Creazzo, Ferro ha richiamato lo strumento del «codice etico» sottolineando anche come sia «estremamente importante il lavoro dei dirigenti sui territori; confidiamo nella loro responsabilità e anche nel lavoro dei magistrati, percorrendo sempre una strada garantista».

A prendere la parola subito dopo è stata la senatrice di Italia Viva Silvia Vono, eletta in parlamento nelle file dei Cinquestelle e poi passata al partito di Renzi. Rispetto alle accuse di una crisi senza logica la senatrice ha ribattuto: «La situazione era già instabile da un po’ di tempo per una evidente mancanza di visione. Ci è stato consegnato un documento sul Recovery Fund stilato nottetempo e poco chiaro. Infatti non siamo stati solo noi a chiedere le modifiche ma anche il Pd e i Cinquestelle. Alla fine i pregiudizi nei nostri confronti sono stati tali da far cadere nel vuoto anche un nuovo confronto». Sul suo percorso politico Vono ha poi chiarito: «Rifarei tutto perché il Movimento ha perso la sua anima, così come non mi sono pentita di essermi candidata allora con i Cinquestelle». Con lo sguardo alle Regionali poi ha spiegato che Iv è «al lavoro guardando a quello che si può fare e non ai nomi, senza arrivare a conclusioni fittizie e prive di contenuti. Al momento – ha aggiunto – sui nomi non possiamo che registrare la difficoltà da parte del centrosinistra». Sulla Trasversale delle Serre, l’eterna incompiuta di cui lei stessa si è occupata già prima dell’elezione in Senato come vicepresidente del Comitato, e sulle polemiche che l’hanno vista prima chiedere il commissariamento dell’Anas e poi tessere invece dei rapporti istituzionali con la società che si occupa delle strade statali, Vono ha detto: «Continuo a lavorare costantemente per la Trasversale. Appena sono stata eletta è venuto in visita anche l’allora ministro Toninelli. Con Anas ci siamo sempre confrontati, nonostante si voglia far credere il contrario con evidenti forzature, e abbiamo raggiunto risultati come l’apertura del tratto Gagliato-Serra. Ad oggi i tratti sono tutti finanziati tranne quello Gagliato-Soverato finanziato solo in parte. Alcuni lavori sono fermi per dei veri e propri cavilli burocratici e spero si possano presto sbloccare».

In chiusura l’intervento della senatrice grillina Bianca Laura Granato, che sull’attuale situazione politica nazionale e sulla posizione del Movimento ha detto: «Attualmente ci sono diverse posizioni, in particolare c’è chi pensa si debba appoggiare un governo politico e non tecnico e chi invece non vuole proprio appoggiare Draghi passando all’opposizione. Io prediligo quest’ultima. Diciamo che il gruppo al Senato è più propenso per questa linea mentre alla Camera no». Su cosa succederà nell’imminente futuro Granato ha poi aggiunto: «Dipende dalle posizioni ufficiali e non si escludono delle spaccature. Sarebbe auspicabile anche in questo caso interrogare la base con Rousseau, partendo dalla democrazia diretta come abbiamo sempre fatto». Rispetto alle imminenti Regionali e alla possibilità di fare la coalizione col Pd o rientrare nel progetto civico Tansi-De Magistris la senatrice ha chiosato: «Entrambe le posizioni attualmente sono a nostro svantaggio. Sulla scelta del candidato presidente e dei programmi bisogna lavorare assieme e non arrivarci alla fine. Con il Pd ci sono stati dei tavoli a cui hanno partecipato tre nostri coordinatori, tra cui il deputato Riccardo Tucci che dopo l’autosospensione per la vicenda che l’ha visto coinvolto non continuerà in questo ruolo di mediazione ma non verrà nemmeno sostituito da altri. In ogni caso se le cose rimanessero così vorrebbe dire che noi non riusciamo ad esprimere un candidato nostro. Adesso comunque bisognerà approfondire e capire se anche chi è sceso già in campo vorrà fare un passo indietro e ragionare a un progetto comune per formare una squadra che possa essere competitiva rispetto al centrodestra». Rispetto al nome del candidato presidente Granato ha concluso rilevando che si può cercare anche all’esterno del Movimento ma che nella scelta determinanti debbano essere i territori.

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