Giovedì, 09 Novembre 2017 12:49

Elezioni a Nardodipace, Soriero: «Il successo di Demasi è un bel segnale per la Calabria»

Scritto da Redazione
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«Con l’elezione a sindaco di Antonio Demasi, si apre una nuova fase nella storia travagliata di questo piccolo centro, per anni considerato il più povero d’Italia, in un territorio devastato dalle alluvioni e dall’incursione tremenda della mafia».

Ad affermarlo, in una nota, è Giuseppe Soriero, dirigente del Partito democratico che, in passato, è stato anche sottosegretario di Stato, commentando la vittoria di Antonio Demasi alle amministrative di domenica scorsa, che hanno interessato il Comune di Nardodipace

«Esprimo vivo compiacimento - prosegue Soriero - per il consenso riscosso di nuovo da una figura stimata, di grande passione politica, impegno civile e abnegazione personale. Ho conosciuto Antonio nel vivo della lotta per dare una casa dopo l’alluvione del 1972, io giovane dirigente del PCI che accompagnavo, nel giro delle Serre, dirigenti sperimentati e prestigiosi come Pasquale Poerio, Quirino Ledda e Franco Politano. Antonio Demasi, assieme al preside Salvatore Tassone e al medico Saverio Monteleone, costituivano un nucleo di pionieri generosi che, assieme a tanti giovani, venivano di volta in volta a Catanzaro e a Roma per rappresentare una comunità molto sofferente, ma affatto rassegnata, pur avendo il reddito medio più basso d’Italia. E’ significativo che la nuova elezione del sindaco sia avvenuto nella stessa giornata in cui la Svimez, presentando il proprio Rapporto annuale, ha descritto la Calabria che prova a rialzare la testa. Ancora il divario tra i redditi della Calabria e della Lombardia è enorme, ma si segnalano nella nostra area tante esperienze dinamiche e produttive. È il frutto anche del lavoro coraggioso di quel gruppo di giovani intellettuali legati alla loro terra e stimati nel circuito culturale calabrese (da Dino Vitale a Vito Teti, da Luigi Lombardi Satriani a Saverio Di Bella, ad Alessandro Guerricchio), per far maturare una cultura di base solida che ostacolasse le tendenze al ribellismo o alla rassegnazione, fino alla scoperta dei megaliti della stratificazione antropomorfica del periodo neolitico. Respirammo aria pulita quando negli anni successivi nel 2002 – accompagnammo da Roma il grande intellettuale francese Edgar Morin. Ammiravo la loro capacità di legare la formazione culturale dei giovani alle conquiste concrete per migliorare le condizioni di tutti gli abitanti a partire dai più anziano. Le lotte per la ricostruzione del centro danneggiato, le lotte per la casa, per il lavoro, per i servizi; la sperimentazione delle coop per l’abitazione per l’occupazione e per i servizi di trasporto. Anni difficili e conquiste importanti non cancellate dalle successive sconfitte e dalle ferite inferte dallo scioglimento del Consiglio Comunale per inquinamento mafioso».

«Ora - conclude Soriero - Nardodipace riparte. Abbiamo il piacere di commentare un successo, personale e collettivo; abbiamo il dovere di stare al loro fianco per la rinascita di Nardodipace e dell’intera Calabria».

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