Il Vizzarro.it - quotidiano online
Direttore responsabile: Bruno Greco
Redazione: Salvatore Albanese, Alessandro De Padova
Reg. n. 4/2012 Tribunale VV
«La grave crisi sanitaria che sta attraversando il nostro Paese rischia purtroppo di essere, per territori deboli come quello Vibonese, solo l'anticamera di una più profonda e radicale crisi economica». Lo afferma l’ex consigliere regionale e attuale esponente del Pd calabrese Michele Mirabello. «La fase che stiamo attraversando - prosegue il politico vibonese - spinge, come è giusto che sia, l'intera classe dirigente calabrese a tenere alta l'attenzione, e la tensione direi, sulle gravi difficoltà della sanità, messe a nudo in maniera clamorosa dalla trasmissione televisiva Report, ma ben conosciute da tutti i cittadini della nostra terra ad ogni latitudine e da lungo tempo ormai. Credo che però non possa essere considerato prematuro iniziare ad affrontare un tema che si presenterà fra pochi giorni sul tavolo della politica in tutta la sua drammaticità. C'è un settore, quello turistico, di cui tutti conoscono la rilevanza nella nostra terra, la portata e l'indotto (edilizia, servizi, industria alimentare ed agroalimentare), che è già in fase di crisi irreversibile. Parliamoci chiaro. La stagione turistica 2020 è già gravemente compromessa. La bassa stagione è già archiviata, non resta che qualche tenue speranza di recuperare qualche piccolo segmento da agosto in poi. Tutto ciò avrà dei risvolti molto pesanti sulla tenuta economica dell'intero territorio calabrese, e di quello vibonese in particolare, che, come tutti comprendono, andrà molto al di là della inesorabile crisi del comparto».
Per Mirabello «tutte le aziende turistiche fanno già fatica a reperire la liquidità necessaria ad affrontare e sostenere gli impegni con le banche, con il fisco, con gli uffici tributari dei comuni. A tutto ciò si aggiunga che la fatale contrazione della domanda, quando non il suo azzeramento, comporterà l'evidente e consequenziale necessità di ricorrere a tagli dolorosi sulle assunzioni di personale stagionale e sugli investimenti per manutenzione ed ammodernamento delle strutture. Di fronte ad un quadro di questa natura credo sia necessario predisporre misure straordinarie a sostegno della tenue domanda che residuerà, se residuerà e se si uscirà dalla crisi sanitaria in tempo utile, per quella che siamo stati abituati a definire "alta stagione". Credo pertanto che, oltre ad essere necessaria l'assunzione di questa tematica economica da parte dell'intera deputazione nazionale affinchè si giunga ad una discussione in Parlamento, possa e debba iniziare un percorso più radicale ed approfondito che coinvolga il Consiglio e la Giunta regionale ed i Comuni maggiormente interessati al fenomeno turistico. In particolare, per quanto attiene agli enti locali - e cito non a caso, e ad esempio, i comuni della costa vibonese come Tropea, Ricadi, Parghelia, Zambrone, Briatico, Pizzo e la stessa città capoluogo - sarà importante avviare una riflessione sull'opportunità di assumere provvedimenti straordinari per garantire liquidità alle imprese, per favorire il rientro dai debiti tributari, per sostenere in ogni modo la domanda. Ritengo a mero titolo esemplificativo del ragionamento, che pensare ad un azzeramento delle tasse di soggiorno per quel che resterà della stagione estiva 2020, o ad un azzeramento, o abbattimento, dei costi per i parcheggi, possa rappresentare un primo segnale concreto di sostegno al settore. Così come penso che la Regione non possa non pensare di avviare con il Governo un tavolo di concertazione che possa portare al varo di meccanismi di sostegno al credito in grado di immettere liquidità e di garantire la solvenza dei debiti in essere. Questo al solo fine, come è oramai chiaro - conclude Mirabello - di evitare un tracollo dal quale questo territorio difficilmente sarà in grado di risollevarsi».
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