Proprio la candidatura di Costa aveva, nei giorni scorsi, ricevuto il beneplacito di Forza Italia, pronta – per bocca della coordinatrice regionale del partito, Jole Santelli – a schierarsi a suo sostegno. Subito, però, era arrivata la levata di scudi da parte di diversi esponenti berlusconiani pronti a chiedere, senza alcuna remora, anche a Vibo, la presenza di una lista contrassegnata dal simbolo ufficiale di Forza Italia. Ipotesi, questa, che avrebbe dunque cozzato con le aspirazioni di Costa, che da tempo si era reso promotore di un progetto capace di trarre linfa vitale, in particolare, dal mondo delle associazioni e della società civile. Il colpo a sorpresa – secondo quanto riportato da 21righe – è arrivato ieri sera, quando nel corso di una iniziativa pubblica a Bivona, Costa – senza tanti giri di parole – ha annunciato: «Andremo avanti lungo questo percorso e lo faremo fino in fondo con le nostre liste civiche, senza alcun simbolo di partito». Una presa di posizione netta, quindi, che di fatto sancisce l’estromissione di Forza Italia dalla coalizione, aprendo però le porte a quell’area politica che ruota attorno all’ex presidente della Provincia, Gaetano Bruni, che qualche ora prima aveva lanciato il suo ultimatum: «Se Forza Italia va col simbolo, noi siamo fuori dalla coalizione».

Nel concreto dunque dalla coalizione guidata dall’ex magistrato dovrebbe uscire la compagine berlusconiana, mentre, sotto mentite spoglie, ecco farsi strada l’Udc di Bruni. Secondo i meglio informati, inoltre, la strategia di Costa mirerebbe in particolare a prendere definitivamente le distanze dal sindaco uscente Nicola D’Agostino, che nella sua maggioranza conta il sostegno di diversi consiglieri ed assessori berlusconiani. E proprio dalla compagine azzurra, a questo punto, ci si aspetta una contromossa. Quella più probabile è che Forza Italia possa adesso guardare altrove per trovare nuove intese in previsione del sempre più imminente turno elettorale.