I consiglieri comunali di Chiaravalle Centrale Emanuela Neri e Giuseppe Maida (PD), Francesco Maltese (Cambiamo Chiaravalle) e Bruno Pelaia (Forza Italia) intervengono in merito alla seduta del 22 dicembre prossimo e prendono atto della «decisione del sindaco per le modalità di svolgimento della stessa».

«Il consiglio in videoconferenza - affermano i rappresentanti dell’opposizione - poteva andare bene all'inizio della pandemia, stante l'emergenza sanitaria epidemiologica da Covid-19, a tal punto che Chiaravalle è stata dichiarata zona rossa, e non ora. Ciò lede il diritto dei consiglieri comunali a esercitare pienamente il loro mandato, partecipare attivamente alla vita amministrativa, in virtù della delega avuta dai cittadini. In condizioni peggiori, si sono tenuti i consigli comunali in presenza, rispettivamente il 29 giugno, 30 luglio e 29 settembre». 

Neri, Maida, Maltese e Pelaia evidenziano, inoltre, che «in alcuni momenti il sindaco ha convocato, presso la sede comunale, riunioni con gli altri sindaci del circondario. Tutti i giorni, il sindaco presso la sede comunale si intrattiene con un certo numero di consiglieri e assessori della maggioranza, senza preoccuparsi più di tanto. Come mai il sindaco non ha sentito la necessità di convocare la riunione dei capigruppo, per valutare attentamente la situazione, alla luce delle mutate condizioni, rispetto a prima? Non piacciono le distanze, soprattutto quando non ce n’è la necessità. Il sindaco spieghi quali sono le condizioni sanitarie che impediscono al consiglio comunale di riunirsi in presenza».