In vista delle Regionali in Calabria, previste per il prossimo 14 febbraio, le liste che sosterranno Carlo Tansi alla presidenza sono già ai nastri di partenza dati i tempi ristretti. «Il movimento civico Tesoro Calabria – aveva reso noto l’ex capo della Protezione Civile regionale – parteciperà alle Regionali con tre liste denominate “Tesoro Calabria”, “Calabria Libera” e “Calabria Pulita”, suddivise in nove liste circoscrizionali da presentare nelle tre zone elettorali in cui è stato frazionato il territorio calabrese». Come spiegato dallo stesso Tansi, la rapidità dell’individuazione del candidato presidente è stata imposta dalla necessità di chiudere le liste nel più breve tempo possibile, in modo da potere avviare la raccolta delle firme (9mila entro metà gennaio). Pena l’esclusione dalla competizione elettorale. Tra i candidati scesi in campo al suo fianco per la lista “Calabria Pulita” (Circoscrizione Centro) ci sarà anche Pamela Bruno di Pizzo Calabro, giornalista e tirocinante originaria di Serra San Bruno. Gli altri vibonesi saranno invece per la lista “Tesoro Calabria” Caecilia Poggi di Vibo, dottoressa commercialista e Nicola Rombolà di Limbadi, docente delle scuole superiori. Per la lista “Calabria Libera” Giovannina Lo Cane di Zaccanopoli, avvocato libero professionista e Lucia Quattrocchi di Vibo Marina, docente di Religione.

Col piede premuto sull’acceleratore, per rassicurare già da adesso il proprio elettorato civico, Tansi ha dichiarato in un nuovo comunicato che «nessun accordo ci sarà con il Pd o il Put (Partito unico della torta)». Arrivano oggi dunque, sui social, gli ulteriori chiarimenti: «Molta gente – ha spiegato – si è chiesta perché ieri sono andato al tavolo di confronto con il Pd e altri gruppi politici e civici del campo progressista, peraltro sollecitato da esponenti di movimenti civici e della società civile che da tempo hanno dichiarato un fermo e forte dissenso nei confronti di chi ha governato negli ultimi anni la Calabria provocandone lo sfascio economico e sociale. Domanda più che legittima a cui mi sento di rispondere: tranquilli, non c'è alcun accordo o inciucio con nessuno. Noi abbiamo presentato le nostre 3 liste con Carlo Tansi presidente e con questa squadra andremo avanti fino in fondo». Confronto a parte, l’ex capo della Protezione civile calabrese ha detto ancora: «In verità è solo ed esclusivamente per amore della Calabria che mi sono dichiarato disponibile a confrontarmi con qualsiasi formazione politica e civica realmente intenzionata a salvare la nostra terra».

L’obiettivo del candidato alla presidenza della Regione sarebbe quello di combattere «interessi privati e di lobbies e speculazioni che hanno impedito la naturale evoluzione di una terra dalle enormi potenzialità, un Tesoro (Calabria) appunto!». Dito puntato contro le passate scelte della politica regionale come «l’approvazione unanime della legge sui vitalizi». L’auspicio poi che rimangano a casa «i candidati consiglieri che sono indagati per reati contro la pubblica amministrazione o per corruzione elettorale, oltreché, naturalmente, per reati di mafia» e «i consiglieri regionali che hanno finora partecipato alla spartizione della torta ricoprendo cariche di ogni genere negli ultimi 6 anni nel consiglio regionale». La data fissata per il voto sarebbe, a suo dire, stata fatta «in modo scellerato con la complicità di tutti i consiglieri regionali, di destra e sinistra, che evidentemente hanno il solo scopo non di vincere bensì di confermare la loro poltrona da 12mila euro al mese netti». Rispetto invece alle interlocuzioni avute dal suo movimento ha precisato: «Finora sono stato invitato a un confronto solo dalle forze di centrosinistra. Ma sono pronto a un dialogo costruttivo anche con i movimenti civici e i partiti tradizionali di centrodestra (eccetto la Lega), per liberare finalmente la nostra amata regione dalla zavorra dei politicanti di professione».