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Direttore responsabile: Bruno Greco
Redazione: Salvatore Albanese, Alessandro De Padova
Reg. n. 4/2012 Tribunale VV
Fine prematura della consiliatura per il sindaco di Chiaravalle Centrale, Gregorio Tino. A determinare lo scioglimento anticipato per effetto immediato della massima assise cittadina, una crisi nell’aria già da qualche mese e consolidatasi negli ultimi giorni, ma che ha trovato corpo nelle dimissioni, presentate questa mattina, da due consiglieri della maggioranza e cinque dell’opposizione.
Tino era stato eletto sindaco nella primavera del 2011 a capo della coalizione di centrodestra “Chiaravalle Futura”, ed avrebbe dovuto dunque guidare la giunta cittadina ancora per un anno, ma questa mattina sono arrivate le dimissioni di sette componenti del consesso cittadino, protocollate contestuale dall’assessore all’Ambiente, Sergio Garieri; dal consigliere e capogruppo di maggioranza Santo Sestito; dai consiglieri d’opposizione Pino Maida (Pd), Lorenzo Rauti (Udc), Claudio Foti (AnnoZero), Vincenzo Fabiano (Socialisti) e Fernando Damiano Nisticò (Indipendente).
Già da mesi la situazione inerente alla gestione amministrativa si era bruscamente incrinata, anche e soprattutto per le deficitarie condizioni economiche in cui verte l’ente. Lunedì prossimo è atteso, quindi, l’insediamento del commissario chiamato a traghettare l’amministrazione comunale verso la data della prossima tornata elettorale, e ad occuparsi della gestione ordinaria dell’attività amministrativa. Il nuovo commissario affiancherà dunque la Commissione straordinaria di liquidazione, già al lavoro sulla gestione economico-finanziaria. Il Comune di Chiaravalle, infatti, dal dicembre scorso è stato dichiarato in condizione di dissesto. Ad operare la designazione, nelle prossime ore, sarà il prefetto di Catanzaro, Maria Luisa Latella.
L’accordo fra i sette consiglieri dimissionari sarebbe stato siglato in presenza di un notaio. L’atto, protocollato poi presso gli uffici di Palazzo Staglianò, ha quindi fatto calare definitivamente il sipario sull’era Tino. Il primo cittadino, in definitiva, paga lo scontro con l'ormai ex alleato Santo Sestito che dopo aver vissuto in simbiosi con Tino i primi anni della consiliatura, aveva fatto presagire già mesi fa i sintomi di una rottura interna alla maggioranza. Nel novembre scorso, infatti, in occasione delle elezioni regionali, il sindaco Gregorio Tino aveva deciso di supportare la candidatura di Nazzareno Salerno in quota Forza Italia, mentre Sestito aveva invece sostenuto Baldo Esposito del Nuovo Centro Destra. Entrambi i candidati alla carica di consigliere regionale avevano centrato l'obiettivo, ma la lotta intestina alla maggioranza chiaravallese si era ormai ben avviata verso lo strappo definitivo.
Una frattura resa esplicita dalla costituzione del gruppo Ncd nel consesso cittadino già nell'autunno scorso al quale, oltre a Sestito, aveva aderito l'assessore Garieri. I due "alfaniani" avevano poi disertato le ultime riunioni di maggioranza per decidere questa mattina, assieme all'opposizione, di dare la spallata definitiva a Tino con le dimissioni protoccolate qualche ora fa.
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