Il Comune di Serra San Bruno non beneficerà dei fondi previsti nell’ambito del Fondo per lo sviluppo e la coesione 2000/2006 per la valorizzazione dei borghi della Calabria. La graduatoria definitiva delle domande ammesse a finanziamento, redatta dalla commissione regionale, ha infatti collocato il progetto del Comune di Serra San Bruno in posizione non utile a beneficiare dei fondi.

Sono 73 i Comuni ammessi per un finanziamento complessivo di 100 milioni di euro e a seguito del decreto odierno, conseguente all’Accordo di programma quadro “Borghi e ospitalità̀” stipulato da parte della Regione Calabria e dell’Agenzia per la coesione territoriale, verranno attivati i controlli propedeutici alla sottoscrizione della convenzione per poter finalmente passare alla fase operativa.

Nello specifico il Comune di Serra San Bruno si è posizionato come quarto tra gli esclusi, o meglio tra i comuni «ammessi ma non agevolabili per carenza di risorse». Nel Vibonese tra i comuni che invece sono risultati ammessi a beneficiare dei finanziamenti ci sono Mongiana (per 989mila euro), Polia (per 1,5 milioni di euro), Ricadi (per 1,5 milioni di euro), Arena (per 1,45 milioni di euro), Monterosso Calabro (per 1,5 milioni di euro), Francavilla Angitola (per 1,5 milioni di euro). Ammissione sub iudice, invece, per Capistrano. Nel comprensorio delle Serre, oltre alla cittadina della Certosa restano fuori dalla misura anche i Comuni di Spadola, Simbario, Brognaturo, Fabrizia, Nardodipace e Vallelonga. In tutto erano stati 359 i comuni calabresi che avevano preso parte al bando, dei quali sono 73 sono dunque stati ammessi. Il bando - per il quale sono stati stanziati 100 milioni di euro «a valere sul Fondo di Sviluppo e Coesione-FSC» - si propone di «valorizzare e promuovere in un’ottica di nuove strategie turistiche i borghi della Calabria, custodi di storia, identità̀ e tradizioni, stimolando proposte e progetti che vengono direttamente dai territori». Il contributo concedibile è pari al 100% delle spese sostenute per la realizzazione di interventi di importo non inferiore a 300mila euro, con un contri massimo concedibile per beneficiario è di 1.500.000 euro.