I lavoratori del bacino della mobilità in deroga in servizio al Parco naturale regionale delle Serre si sono riuniti stamattina in assemblea nei locali dell’ente di via Santa Rosellina per fare il punto della situazione sul proprio futuro e valutare, allo stesso tempo, le azioni da intraprendere visto che, da ottobre, non ricevono alcuna spettanza. 

Accanto a loro i rappresentanti della Cisl, secondo i quali «occorre mandare un segnale forte alla Regione, perché di questo passo non è più possibile andare avanti». I lavoratori, infatti, aspettano che venga nominato quanto prima il nuovo commissario del Parco, il quale dovrà poi firmare la convenzione per l’avvio dei tirocini. «Eravamo fiduciosi nella presidente della Regione Jole Santelli, che pensavamo fosse sensibile alle problematiche del lavoro. Evidentemente non è così. È da ottobre che non prendiamo lo stipendio e non è giusto lasciare circa 40 padri e madri di famiglia in mezzo a una strada. Se è scesa in campo con queste intenzioni, che vada a casa al più presto. Chiediamo che la presidente della Regione si assuma le proprie responsabilità, nominando un commissario o, in alternativa, che conceda a qualcuno dei poteri straordinari e sostitutivi per fare che in modo che i tirocini possano riprendere». 

I lavoratori, nelle scorse settimane, avevano promosso un’altra forma di protesta all’esterno del Parco naturale regionale delle Serre per reclamare di rientrare al lavoro. Alla manifestazione si sono aggiunti i tirocinanti del Comune di Serra San Bruno.