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C’è una «situazione di assoluta incertezza» intorno all’asilo nido comunale di Vibo Valentia. Ne è convinto il Codacons, che interviene dando rilievo all’«importanza del servizio in questione». A giudizio dell’associazione dei consumatori si tratta di una «vicenda che purtroppo ha messo in rilievo le evidenti difficoltà con le quali l'amministrazione deve fare i conti per gestire servizi così importanti. Certamente è doveroso dare atto degli estremi sforzi che i dipendenti profondono per far fronte alle difficoltà oggettive organizzative dell'ente. Ma ciò non basta, per un servizio come questo serve programmazione e pianificazione nel lungo termine».
Secondo il Codacons l’«asilo nido deve essere il luogo che accoglie i bambini in tenerissima età e assicura e garantisce serenità ai genitori che li affidano a maestre preparate e ad un sistema efficiente. L’asilo nido è, quindi, un servizio educativo e sociale di interesse collettivo che garantisce alla prima infanzia le condizioni di un armonico sviluppo psico-fisico e sociale attraverso un intervento educativo di cui il bambino è il vero protagonista. Avevamo già chiesto - prosegue il Codacons - che il servizio debba essere necessariamente pensato, gestito e valutato nel contesto di un programma e di un significativo inserimento nel tessuto sociale, in quanto l'amministrazione comunale ha il dovere, oltre che la prerogativa, di gestire il sistema educativo integrato promuovendo la condivisione delle finalità e degli orientamenti educativi dei servizi per l’infanzia, sostenendo progetti di interazione tra i bambini e le insegnanti dell’asilo nido comunale e delle scuole materne statali e paritarie del territorio, anche attraverso incontri di formazione e aggiornamento che coinvolgono le educatrici. Condizioni che presuppongono continuità sia didattica sia formativa, ma soprattutto gestionale. Ed ecco che le vicende che hanno riguardato l'ultimo bando, l'intervento del Tar e l’ultima determina comunale del 1° aprile 2021 oggi sembrerebbero dare spazio ad una situazione di assoluta incertezza. Oggi, mercoledì 7 aprile, riprenderà l'attività ma ancora l'amministrazione non ha consegnato il servizio alla ditta che lo gestiva prima del bando annullato».
Ecco, dunque, che il Codacons fa sapere di aver «richiesto formalmente al Comune di concludere con immediatezza le procedure per dare esecuzione alla pronuncia del Tar, ricorrendo, ove necessario - e per noi lo è - anche alla consegna con urgenza ed in via anticipata del servizio essendo prioritaria l'esigenza di assicurare continuità e armonia, oltre che dare voce alle paure, richieste ed aspettative dei genitori e, quindi, principalmente dei nostri bimbi che domani manderanno i bimbi all'asilo senza sapere chi e cosa troveranno».
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