Giovedì, 26 Febbraio 2015 09:56

Amministrative, le proposte di 'CambiAmo Vibo' per il rilancio del porto

Scritto da Redazione
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Riceviamo e pubblichiamo

Inviamo la sintesi delle attività svolte dal gruppo di lavoro costituito in seno al Comitato Civico arricchito dalle successive consultazioni con cittadini a Vibo Marina e nella sede del Forum delle associazioni a Vibo città.

Per il Porto di Vibo Marina i cittadini devono sapere che:

  • L’infrastruttura è bisognosa da anni di interventi straordinari di risistemazione delle banchine e di messa in sicurezza dell’intero bacino; questi interventi sono urgenti e sono realizzabili sulla scorta del Piano Regolatore del porto attualmente in vigore; fantasiose proposte della Camera di Commercio non sono realizzabili con l’attuale contesto normativo di legge, abbisognano di lunghissime fasi di autorizzazioni e quasi certamente di un nuovo Piano Regolatore Portuale;

  • La gestione del Porto di Vibo Marina è oggi affidato dalla legge 84/94 e successive norme attuative alla Capitaneria di Porto che, per la sua natura, è inadatta a seguire lo scalo con profili manageriali; le ultime due amministrazioni comunali di Vibo avrebbero avuto la possibilità di modificare queste condizioni , ma , pur richieste, non hanno inteso farlo;

  • L’attuale amministrazione comunale non ha voluto attuare gli indirizzi politico-amministrativi contemplati dal piano strategico Comunale Vibofutura 2015” e dalla conseguente delibera del Consiglio Comunale del 16/2/2010 che definiva tra l’altro le opere prioritarie da proporre e far finanziare dallo Stato Italiano e dalla Regione Calabria;

  • Tutta la politica vibonese in ogni colore, con i suoi rappresentanti nelle Istituzioni Regionali e Nazionali, si è posta in modo subalterno alla politica Regionale e Nazionale; non ha svolto alcuna attività seria per l’utilizzo delle somme a suo tempo stanziate per la messa in sicurezza dell’infrastruttura, giungendo persino a consentire che fossero dirottate su altri territori;

  • Il territorio di Vibo Marina e lo scalo portuale sono destinati dallo Stato e dalla Regione Calabria alla funzione principale dell’approvvigionamento carburanti; i depositi costieri da una parte pregiudicano le possibilità di sviluppo turistico del territorio, dall’altra sottopongono quotidianamente i Cittadini a rischi ambientali e tecnologici gravi ed ingenti;

  • Dai depositi costieri deriva un beneficio allo Stato centrale e di seguito alla Regione Calabria in termini di accise pagate da Aziende che gestiscono traendo utili commerciali importanti; il tutto senza benefici all’amministrazione comunale di Vibo, alla quale non risultano assegnate compensazioni significative per i danni e i rischi sopportati dal territorio.

Ecco le proposte di “CambiAmo Vibo”:

  • L’Amministrazione Comunale, partendo dai contenuti della delibera del 16/2/2010 dovrà coinvolgere tutte le rappresentanze politiche, Sindacali e Associative del territorio per aprire un tavolo di trattativa con il Governo Nazionale e Regionale finalizzato ad acquisire fondi statali e regionali;

  • Il Comune di Vibo dovrà adoperarsi per favorire la delocalizzazione dei depositi costieri nella zona industriale di Porto Salvo facendoli rifornire tramite apposito campo boe a mare per: a) accrescere l’utilizzo del bacino portuale per le funzioni commerciali, del diporto, pescherecce e crocieristiche, b) ridurre i rischi ambientali e tecnologici, c) facilitare la riqualificazione , bonifica e messa in sicurezza del quartiere pennello, realizzando un accogliente Waterfront della città;

  • Assicurare la costruzione prioritaria delle opere di riqualificazione e messa in sicurezza della infrastruttura portuale recuperando idonei fondi statali previsti dalla legge 84/94;

  • Predisporre la banchina di riva, prevista dal Piano Regolatore Portuale vigente (dalla banchina antistante la Capitaneria fino alla ex pinetina), da affidare alla gestione comunale perché possa essere consentita una vera relazione tra le attività sociali e commerciali cittadine e il porto; il tutto da finanziare con le somme disponibili presso la Società ViboSviluppo Spa;

  • La gestione dello scalo portuale sia affidata all’Autorità portuale di Gioia Tauro che dispone delle potenzialità relazionali e finanziarie necessarie per realizzare gli obiettivi prefissi, ripetendo quanto già avviene per i porti calabresi di Corigliano, Crotone,Villa S. Giovanni e Palmi.

    Il Comitato civico "CambiAmo Vibo"

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