In particolare, saranno chiamati al voto gli elettori di Vibo Valentia, Acquaro, Cessaniti, Ionadi, Limbadi, Monterosso Calabro, San Calogero, Spilinga, Zaccanopoli e Zambrone. Esclusivamente per il capoluogo, comune con oltre 15mila abitanti, sarà previsto un eventuale turno di ballottaggio da tenersi due settimane dopo, ossia il successivo 14 di giugno, nel caso in cui nessuno dei candidati a sindaco raggiungesse il 50% più uno dei consensi già al primo turno di voto.

Acquaro, Cessaniti, Ionadi, Monterosso Calabro, Spilinga, Vibo Valentia e Zaccanopoli, tornano al voto per scadenza naturale del mandato; mentre il consiglio comunale di San Calogero era stato sciolto il 9 aprile 2013 per un periodo di diciotto mesi prorogato per ulteriori sei; quello di Limbadi era stato sciolto il 16 maggio 2014 a seguito delle dimissioni contestuali della maggioranza e dei consiglieri assegnati al Comune; e quello di Zambrone era stato invece sciolto per decesso del sindaco in carica.

Saranno 32 i consiglieri da eleggere per la città di Vibo (33.357 abitanti), 12 i consiglieri da eleggere nelle città che superano i 3mila abitanti: Cessaniti (3.405 abitanti); Ionadi (3.822); Limbadi (3.498) e San Calogero (4.460). Saranno, invece, infine, 10 i consiglieri comunali da eleggere nelle città con meno di 3mila abitanti: Acquaro (2.448 abitanti); Zambrone (1.805); Zaccanopoli (802); Spilinga (1.470) e Monterosso Calabro (1.796).

Il decreto è stato comunicato all’attenzione del Presidente della Corte d’Appello di Catanzaro, a quello del Tribunale di Vibo Valentia, ai sindaci o commissari straordinari in carica nei comuni interessati dal voto, nonché ai presidenti della Commissione e Sottocommissione Elettorale Circondariale di Vibo Valentia per gli adempimenti di relativa competenza.