Il Vizzarro.it - quotidiano online
Direttore responsabile: Bruno Greco
Redazione: Salvatore Albanese, Alessandro De Padova
Reg. n. 4/2012 Tribunale VV
Riceviamo e pubblichiamo
Nella maggioranza degli articoli della stampa locale e degli altri mezzi d’informazione, viene troppo spesso fatta passare l’idea che la sfida elettorale vera e propria nelle prossime elezioni amministrative si giocherà tra i candidati Costa e Lo Schiavo.
Tale impostazione – molto esplicita in un articolo de “Il vibonese” di qualche settimana fa - ci ha in qualche modo provocato e ci spinge ora ad una riflessione che vogliamo rendere pubblica pensando con ciò di avviare un dibattito più adeguato alla sfida che dobbiamo, come cittadini, affrontare nella prossima competizione.
Viviamo ormai da tempo l’assenza della democrazia o, in ogni caso, la crisi della democrazia rappresentativa, una democrazia “senza popolo” come dice Rodotà o, come sostiene Revelli, “dispotica”; una democrazia che “si è dissolta nelle entropie della globalizzazione e della mercificazione globale”(Sociologo Carlo Donolo - 2014); una democrazia trasformata che ci spinge a chiederci, come ha scritto efficacemente la scrittrice e giornalista indiana Arundhati Roy “Cosa succede quando ciascuna delle sue istituzioni si è fatta metastasi fino a trasformarsi in un’entità maligna e pericolosa? Cosa succede ora che capitalismo e democrazia si sono fusi in un unico organismo predatorio dell’immaginazione limitata e costretta, incentrata quasi esclusivamente sull’idea della massimizzazione del profitto? Viene da chiedersi se sia rimasto qualche legame tra elezioni e democrazia”.
La politica, in questo processo di profonda crisi, a cui è corrisposta una società enormemente strutturata, si è burocratizzata, personalizzata, consumata, svuotata, privata di significato, diventando così politica di mercato.
I partiti, con la deideologizzazione e secolarizzazione, hanno via via perso la loro identità (destra e sinistra sono diventati puri nomi) e si sono ridotti a “macchine per fare voti” e a “partiti pigliatutto”
Di fronte a questa realtà il XXI secolo si è aperto con movimenti che rifiutano tale democrazia formale ( ricordiamo, solo per fare qualche esempio, movimenti contro la privatizzazione dei beni comuni, gli armamenti, la brevettazione dei semi e del genoma umano, etc.) e si orientano, di volta in volta, ad aprire spazi di autentica democrazia.
Noi, come Forum delle Associazioni Vibonesi, ispiratori della lista civica CambiAmo Vibo, rientriamo, con la nostra specifica identità culturale, tra questi movimenti sociali e civili che vogliono radicarsi nel territorio, colmare il vuoto creato dal liberismo selvaggio che sta distruggendo il tessuto economico e sociale, specie del Sud Italia, rivendicare una democrazia dal basso, disseminare il potere e creare orizzontalità attivando tutti i possibili meccanismi della partecipazione per la crescita umana, sociale, politica e culturale della città.
Se questa è la realtà e la nostra prospettiva, a noi, come lista Civica “CambiAmo Vibo”, appare falsa l’alternativa posta dalla maggior parte dei giornalisti locali, di cui si è detto all’inizio. La vera sfida, quella che determinerà il futuro di questa città si giocherà tra gli interessi ormai stratificati che si nascondono dietro i partiti a cui Costa e Lo Schiavo hanno prestato la loro credibilità ed i cittadini vibonesi che hanno potuto constatare, nel tempo, come l’unica vera opposizione all’attuale Amministrazione sia stata portata avanti dal Forum delle Associazioni Vibonesi che lavora ormai da cinque anni sul territorio e che, con la presentazione della lista civica “CambiAmo Vibo”, parteciperà alla prossime elezioni avendo scelto come suo candidato a Sindaco l’ingegnere Antonio D’Agostino.
La vera sfida cioè si giocherà: tra il carro clientelare dei partiti e la volontà dei cittadini di rompere finalmente quel sistema ricattatorio che li rende prigionieri; tra chi ha mantenuto per anni lo status quo e chiuso gli occhi di fronte allo scempio che della città è stato fatto e chi ha tentato di cambiare la realtà locale con coraggio e determinazione denunciando chi non ha erogato i servizi essenziali e non ha salvaguardato la città, la sua storia, il suo paesaggio; tra chi si serve della legge e della burocrazia per rendere prigionieri e ricattabili i cittadini e chi vuole liberarli dall’asservimento attraverso la trasparenza e attivando tutti i meccanismi della partecipazione ; tra chi difende i beni comuni e la loro gestione pubblica e chi li vuole privatizzare a tal punto da rendere il Comune una casa privata da cui il comune cittadino è escluso; tra chi continua a personalizzare la politica e chi alla politica guarda come un servizio che consenta la crescita civile della popolazione; tra chi nasconde la sua perdita d’identità e di reale legame con la popolazione dietro la presenza o il rifiuto di un simbolo e chi, come CambiAmo Vibo, ha fatto della cittadinanza attiva e della collaborazione ( nove sono le associazioni che fanno parte del Forum) la sua bandiera; tra chi sostiene la logica del “vivi e lascia vivere” e chi testimonia un’etica che passa soprattutto attraverso il controllo sociale del potere; tra chi ha manifestato incoerenza fra affermazioni e comportamenti e chi quella incoerenza l’ha più volte denunciata individuando in essa una presa in giro della popolazione.
Potremmo continuare in questa opposizione di valori e di comportamenti, ma ci fermiamo qui ricordando ai cittadini che “ognuno è, politicamente parlando, chi lo circonda”e Costa è, in questo caso, l’ombra dei partiti della cosiddetta destra e lo Schiavo è l’ombra dei cosiddetti partiti di sinistra, tutti e due responsabili, in tempi diversi, della gestione amministrativa di questa città. Se i cittadini vogliono scegliere il passato se ne assumeranno tutta la responsabilità. Siamo convinti, e lo diciamo con umiltà agli elettori, che, con tutti i limiti che abbiamo, “CambiAmo Vibo” rappresenta la possibilità del cambiamento.
Comitato civico "CambiAmo Vibo"
Il Vizzarro.it - quotidiano online
Direttore responsabile: Bruno Greco
Redazione: Salvatore Albanese, Alessandro De Padova
Reg. n. 4/2012 Tribunale VV
Associazione "Il Vizzarro”
via chiesa addolorata, n° 8
89822 - Serra San Bruno