Giovedì, 25 Agosto 2016 14:09

A Serra il convegno sui migranti: 'Trasformare questa drammatica condizione in un'opportunità'

Scritto da Redazione
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SERRA SAN BRUNO - È stato un dibattito ampio, partecipato ed approfondito, quello tenutosi nei giorni scorsi presso il salone di palazzo Chimirri dal titolo “Migranti, oltre l'accoglienza: la sfida dell’integrazione”,organizzato dall'amministrazione comunale guidata dal sindaco, Luigi Tassone.

All'iniziativa hanno preso parte lo storico, scrittore e saggista Piero Bevilacqua, il presidente dell’associazione Gutenberg, Armando Vitale - tra l’altro esponente di primo piano della Fondazione Imes - il docente di Filosofia, Luigi Vavalà, il presidente del consiglio comunale, Maria Rosaria Franzè ed il deputato del Pd Brunello Censore, membro dell’assemblea parlamentare della Nato, il quale ha già partecipato ad alcune missioni internazionali. Non è stato, però, analizzato soltanto l’aspetto “migranti - aree interne”, per cui si è avuta una specifica proposta da parte del docente di storia contemporanea alla “Sapienza” Bevilacqua, ma si è proceduto a inquadrare il fenomeno nelle sue dinamiche nazionali e mondiali.

Dopo la proiezione del film di Wim Venders “Il Volo” che ha fatto da apripista alla discussione, ad introdurre l'evento – moderato dal capo ufficio stampa del Consiglio regionale, Romano Pitaro – è stato il presidente del consiglio comunale Maria Rosaria Franzè: «Per stare dalla parte di chi oggi è costretto a lasciare la propria terra a causa di guerre, carestie e fame, ci sono ragioni non solo umanitarie. Questa parte del Mezzogiorno ha urgenza di ripopolare, come insegnano i ‘casi’ Riace e Badolato, le proprie aree interne. Trasformare la drammatica condizione dei migranti in un’opportunità per loro e per l’osso della Calabria è la sfida da fronteggiare e vincere». Sommariamente abbozzata (con l’impegno a rivedersi presto per perfezionarne l’organizzazione) l’idea, promossa e condivisa dal presidente dell’associazione Gutenberg Vitale,  dall’onorevole Censore e dal sindaco Luigi Tassone, di un “Festival dei popoli”, da istituire col concorso del Comune di Serra San Bruno, la Regione, l’Imes (Istituto meridionale studi sociali) il Parlamento e l’Europa. Il “Festival dei popoli” (da tenersi ogni anno subito dopo Ferragosto) avrà più sezioni (enogastronomia inclusa) ad incominciare da quella letteraria con l’istituzione di un premio internazionale. L’obiettivo è quello di esaltare le ragioni dei migranti in una logica di piena accoglienza solidaristica ed integrazione che abbia in cambio il rispetto della legalità e delle regole europee. Il sindaco di Serra, Luigi Tassone, ha spiegato che «questo genere di iniziative, per cui Serra, cuore spirituale della Calabria, si candida a realizzarne una dotata di un comitato tecnico scientifico di alto spessore, può contribuire a mettere nei circuiti culturali internazionali la Calabria e, nello stesso tempo, ad attuare i principi di solidarietà e condivisione, previsti dai Trattati e dalla nostra Costituzione rimasti finora inattuati». Con cognizione di causa, Bevilacqua ha tracciato il quadro delle rotte dei migranti ed ha proposto che Governo e Parlamento assieme al sistema delle autonomie locali «trasformino l’emergenza migranti in una straordinaria risorsa di sviluppo per l’entroterra italiano. Occorre - ha spiegato - una soluzione non contingente né transitoria all’immenso problema dell’immigrazione, che possa risolvere i problemi demografici, territoriali, economici e sociali delle aree interne, attraverso la nascita di nuove e durevoli relazioni umane. In Italia c’è un grave squilibrio nella distribuzione territoriale della popolazione: il 70 per cento vive lungo le fasce costiere e le colline litoranee, mentre le aree interne e l’osso dell’Appennino, specie al Sud, è abbandonato. Sfuggire a questo impegno che è anche un’occasione storia sarebbe da irresponsabile». L’onorevole Censore ha espresso il suo apprezzamento per l’impegno dei premier Renzi sulla questione migranti in sede europea: «Rilanciare lo spirito di Ventotene, di un’Europa unita e libera, come sta facendo Renzi è fondamentale, cosi come importante è dotarsi e con urgenza di un efficace controllo delle frontiere per non lasciare sola l’Italia e in particolare il Sud e le sue regioni più esposte come la Calabria, visto che, bloccata la rotta spagnola e ristretto il corridoio ellenico – balcanico (secondo i dati resi disponibili dall’ Unhcr, Alto Commissariato Onu per i rifigiati), il Sud è diventato l’unico approdo possibile per chi scappa da fame, carestie e guerra». Sulle tante discrepanze che si registrano circa l’accoglienza dei migranti che sbarcano sulle nostre coste (incluso l’interesse delle mafie e dei tanti profittatori), Censore ha ventilato l’idea di proporre un’inchiesta parlamentare. «L’accoglienza va fatta ed è un dovere irrinunciabile – ha concluso il parlamentare democrat - ma altrettanto essenziali sono la formazione e l’integrazione dei migranti. Perciò ho condiviso la proposta del prefetto Morcone, affinché i profughi lavorino attraverso un piano con comuni e privati, per rimborsare le spese del sostentamento».  

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